A causa di questa emergenza si sono già ammalate milioni di persone in tutto il pianeta e altre se ne ammaleranno, ammonisce l’agenzia ginevrina. “Ma c’è spazio per la speranza – assicura – in particolare se i governi agiranno ora per onorare gli impegni presi a Glasgow nel novembre 2021”. Ricordando che “il costo delle energie rinnovabili è diminuito in modo significativo negli ultimi anni”, e che ad esempio “l’energia solare adesso è più economica del carbone o del gas nella maggior parte delle principali economie”, l’Oms chiede ai governi di “procedere a un’eliminazione graduale giusta, equa e rapida dei combustibili fossili e alla transizione verso un futuro di energia pulita”. Sul fronte decarbonizzazione l’agenzia propone “un trattato di non proliferazione dei combustibili fossili, per l’eliminazione graduale di carbone e simili”, che “rappresenterebbe uno dei contributi più significativi alla mitigazione del cambiamento climatico”.
“Tutti possono contribuire a migliore la salute umana – rimarca l’Oms – sia promuovendo la diffusione degli spazi versi nelle città, sia sostenendo campagne per limitare il traffico locale e migliorare i trasporti. L’impegno e la partecipazione delle comunità” nel contrasto al climate change “è essenziale per costruire la resilienza e rafforzare i sistemi alimentari e sanitari, e questo è particolarmente importante per le popolazioni vulnerabili e i piccoli stati insulari in via di sviluppo, che stanno sopportando il peso maggiore degli eventi meteorologici estremi. Ma anche le comunità e le regioni che hanno meno familiarità con il clima estremo devono potenziare la propria capacità di resilienza”, precisa l’agenzia, alla luce di quello che “abbiamo visto recentemente con inondazioni e ondate di caldo nell’Europa centrale”. L’Oms incoraggia tutti a “lavorare con i loro leader locali su questi problemi e ad agire nelle loro comunità”.
“La politica climatica ora deve mettere la salute al centro – ribadisce l’organizzazione – e promuovere politiche di mitigazione del climate change che portino contemporaneamente benefici per la salute. Una politica climatica incentrata sulla salute aiuterebbe a costruire un pianeta con aria più pulita, acqua dolce e cibo più abbondanti e più sicuri, sistemi sanitari e di protezione sociale più efficaci ed equi e, di conseguenza, persone più sane”.
L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube