Mietta racconta così il brano, scritto da Karin Amadori, Valerio Carboni e Vincenza Casati e prodotto artisticamente da Diego Calvetti e Valerio Carboni: “Mi sono sentita subito a mio agio con questa canzone, è la giusta conseguenza di “Milano è dove mi sono persa”.
Ci sono due cose che mi piacciono di questo brano: il testo, che riesce a essere di qualità pur con l’uso di parole inconsuete come Cloro, e toccare momenti di poesia come con “se vuoi ti parlo di mio padre ma senza usare la parola distante”, e poi la grammatica musicale, mai banale, che, allo stesso tempo, riesce invece a regalare una canzone che si ricorda dopo il primo ascolto. Finalmente ho dei brani che, per la loro struttura, pur di spessore, mi consentono di regalarvi una Mietta inedita, più leggera dolcemente in bilico tra l’ironia e tenacia di chi è pronta a portare in pubblico mondi musicali tenuti sempre nascosti, conservati nel proprio cuore; forse anche a costo di stupire”.
TESTO DI CLORO – MIETTA
Dimmi che sono eccezionale
che l’hai capito appena mi hai visto arrivare
con i capelli raccolti a caso
nel vestito più lungo per non farmi notare
dimmi che sono eccezionale
che l’hai capito dal mio modo di restare
nonostante gli schiaffi presi
che ho finito le guance e mi fa ancora male
se vuoi ti parlo di mio padre
ma senza usare la parola “distante”
ci sono cose che porto dentro
lo spazio del cuore come l’universo
e mentre tutti stanno li a guardare
le stelle cadenti che non cadono mai
io provo a credere ancora in noi.
Il mare di mattina è già un capolavoro
ho sempre gli occhi rossi ma è soltanto il cloro
ma è soltanto il cloro.
E allora dammi quello che ci meritiamo
perché ci meritiamo quello che ci diamo
e allora dammi quello che ci meritiamo
perché ci meritiamo quello che ci diamo
e dammi un po’ di felicità
e dammi un po’ di felicità
e dammi un po’ di felicità.
Dimmi che sono eccezionale
come l’aurora boreale
come a Milano che mi ero persa
e tu mi hai ritrovato che ero lì a ballare
e mentre tutti stanno lì a guardare
senza riuscire a capirmi mai
tu sei riuscito a credere in noi.
Do sempre gli occhi rossi quando mi innamoro
forse è solo il cloro.
E allora dammi quello che ci meritiamo
perché ci meritiamo quello che ci diamo
e allora dammi quello che ci meritiamo
perché ci meritiamo.
E dimmi che possiamo, dai
dimmi che possiamo, dai
dimmi che possiamo, dai
e ora dimmi che possiamo, dai
dimmi che possiamo, dai
dimmi che possiamo
Scambiarci un po’ di vita senza avere un piano
decidere al mattino che cosa siamo
che cosa siamo.
E allora dammi quello che ci meritiamo
perché ci meritiamo quello che ci diamo
e allora dammi quello che ci meritiamo
perché ci meritiamo quello che ci diamo
e dammi un po’ di felicità
e dammi un po’ di felicità
e dammi un po’ di felicità
e dammi un po’ di felicità
e dammi un po’ di felicità.
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