A margine del confronto di idee tra i vari attori presenti, Francesca Petrini, presidente CNA Agroalimentare, ha dichiarato: “Abbiamo posto le basi per dare una risposta congiunta alla crisi del modello agricolo attuale. Crediamo in un sistema alimentare sostenibile che veda protagonisti gli imprenditori agricoli e della trasformazione alimentare artigianale. Assicurare un uso sostenibile delle risorse come il suolo agricolo diventa prioritario quanto contrastare le pratiche commerciali sleali che danneggiano gravemente i produttori agricoli e le piccole imprese della filiera alimentare. In questo percorso auspichiamo una interlocuzione con il mondo politico e il coinvolgimento della società civile tutta, affinché possa compiere scelte di consumo consapevoli”.
Per Gianni Fabbris, coordinatore Altragricoltura: “Esiste già un primo esperimento di collaborazione per difendere la filiera bufalina nato a Caserta sulla base della comune visione tra allevatori bufalini e trasformatori della CNA, che si è concretizzato nella collaborazione stretta tra artigiani e agricoltori. Oggi puntiamo a sviluppare sui singoli territori italiani, che esprimono istanze diverse, altrettante forme di collaborazione a partire dal modello Caserta”.
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