“Riteniamo senz’altro positivo – continua la nota – differenziare le modalità di svolgimento dei lavori della nuova Conferenza di Servizi legandola alla complessità del parere da esprimere, rafforzarne lo svolgimento in modalità telematica, valorizzare il silenzio/assenso. Questo combinato disposto dovrebbe semplificare le attività di valutazione e rendere certi i tempi decisionali delle amministrazioni coinvolte. In questo modo si potrebbero superare le incertezze e le lentezze che hanno rallentato, e spesso bloccato, attività imprenditoriali e opere pubbliche. Bene anche il limite di cinque mesi per concludere i lavori e la partecipazione di un solo rappresentante per le amministrazioni statali. Sarebbe stato opportuno, però, prevedere un più stretto collegamento tra il premio di risultato dei dirigenti pubblici e il rispetto dei termini per concludere il procedimento: avrebbe costituito un forte deterrente a resistenze e lentezze burocratiche”.
“Condividiamo – aggiunge il comunicato – l’obiettivo del decreto sulla nuova Scia: facilitare la vita di imprese e cittadini alle prese con la Segnalazione certificata di inizio attività. Per la prima volta ci si pone come traguardo l’adozione di misure omogenee. Per valutare l’efficacia della nuova disciplina, però, sarà necessario verificare – conclude la nota della Cna – se la materia verrà effettivamente semplificata dal decreto denominato Scia 2, da poco licenziato dal Consiglio dei ministri e a breve all’esame del Parlamento”.
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