Lo si legge in un comunicato di CNA Balneatori, che ha tenuto a Rimini l’assemblea nazionale, con la partecipazione di circa 500 imprenditori e di parlamentari, amministratori regionali, avvocati esperti della materia.
“Per garantire la continuità aziendale alle oltre 30mila imprese balneari – prosegue la nota – ora è il momento di risolvere alcune questioni chiave. Va precisata la nozione di legittimo affidamento, vale a dire il riconoscimento della continuità aziendale alle imprese che operavano prima che entrasse in vigore la direttiva Ue servizi e venisse notificata all’Italia la relativa procedura d’infrazione. Si deve riconoscere che nel nostro Paese le spiagge non sono una risorsa scarsa, in quanto in Italia i litorali posseggono spazio sufficiente anche per nuovi operatori. E’ necessario definire, infine, il concetto di periodo transitorio, entro il quale non andrà in vigore la direttiva europea, che riteniamo debba terminare solo fin quando le nuove concessioni esauriranno le coste ancora disponibili”.
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