Il caro-energia sta avendo un impatto negativo in particolare sugli immobili adibiti ad attività ricettive dell’alberghiero coinvolgendo quasi 33mila imprese del settore di cui 521 a 5 stelle, quasi 6mila a 4 stelle, oltre 15mila a 3 stelle e oltre 5.500 tra 1 stella e residenze turistico alberghiere.
Anche il settore extra-alberghiero è in estrema difficoltà con oltre 145mila immobili adibiti a bed & breakfast e alloggi gestiti in forma imprenditoriale. Nel complesso oltre 170mila immobili per attività ricettive che in assenza di interventi di calmierazione rischiano di perdere competitività, a partire dall’autunno.
“È necessario estendere gli interventi previsti nel nuovo decreto per contrastare il caro-energia anche al settore degli immobili della ricettività turistica (alberghiero ed extra-alberghiero) che ricopre un ruolo strategico per l’offerta turistica nazionale e internazionale”, ha dichiarato Marco Misischia, Presidente nazionale di CNA Turismo e Commercio.
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