Nel merito è “necessario imprimere la più radicale discontinuità nella capacità di programmare e realizzare le riforme e gli investimenti per modernizzare l’Italia e rafforzarne il potenziale di crescita”. Strategica sarà la concentrazione delle risorse in progetti infrastrutturali destinati a migliorare in maniera permanente l’efficienza e la competitività dell’Italia. Determinante, a tal fine, sarà la semplificazione della normativa sulle opere pubbliche, l’efficientamento della gestione amministrativa e la riforma della pubblica amministrazione.
Per riavviare il motore dell’economia il Presidente CNA ha evidenziato che “la puntuale programmazione delle riaperture, correlata al miglioramento del quadro epidemiologico e alla distribuzione dei vaccini, potrà consentire ad artigiani e piccole imprese di riprendere rapidamente e in piena sicurezza le attività mentre sul prossimo Decreto sostegni bis “ci attendiamo il rafforzamento degli aiuti agli autonomi e alle imprese più impattate dalle chiusure. Vanno rivisti i criteri di assegnazione delle risorse e va evitata la riproposizione di una soglia di sbarramento per la frizione degli stessi. Auspichiamo contributi sulle spese fisse (affitti, rate di leasing…) e annullamento delle tasse scollegate dal reddito (IMU, TARI, TOSAP, canone tv).
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