“I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni” disse il pittore Pablo Picasso. Dal rosso, che simboleggia carica e passionalità, all’arancione, tipico delle persone solari, passando per il blu, che rappresenta calma e tranquillità. I colori influenzano ogni attimo della vita: da una decisione che si deve prendere, al come vestirsi la mattina prima di andare al lavoro. Inoltre essi possono dire molto, per chi ci crede, sui gusti e le preferenze di una persona, ma anche sul carattere e sullo stato d’animo. E chi l’avrebbe mai detto che, partendo proprio dai colori, si riuscisse anche a decretare il cocktail adatto ad ogni personalità? Da uno Strawberry Bitter per le persone energiche a un Midori Sour per quelle profonde e riflessive: ad ogni stato d’animo ecco il relativo drink.
É quanto emerge da uno studio condotto da Sanbittèr Aperitivo Cool Hunting, osservatorio sulle nuove tendenze in materia di drink e mixability, condotto attraverso un monitoraggio su oltre 150 fonti tra testate, magazine, portali, blog e community lifestyle internazionali e su un pool di 20 tra esperti e cromoterapeuti per collegare a un determinato stato d’animo il relativo cocktail.
Nella cromoterapia, disciplina nata nell’antico Egitto grazie al dio Thot, l’utilizzo di diverse tonalità aiuterebbe il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio. Secondo la tradizione ermetica sia gli Egizi che i Greci utilizzavano infatti minerali, pietre, cristalli e unguenti colorati per tale scopo, oltre a dipingere con diversi colori le pareti stesse dei luoghi di cura. Nel 1920, poi, il colonnello indiano Dinshah Pestanji Framji Ghadiali inventò la spettrocromoterapia, una tecnica che prevedeva per qualsiasi tipo di patologia l’utilizzo di luci con colori diversi. Egli, che operò negli Stati Uniti per diversi anni, costruì lo spettrocromo, un macchinario che consisteva in una forte sorgente luminosa davanti alla quale potevano essere inseriti dei filtri colorati.
“Il colore influisce in ogni istante della nostra vita – dichiara Sara Cicolani, autrice di diversi libri, fra cui ‘Cromoterapia emozionale’ e ideatrice del Wellness Coaching e dell’Holistic Coaching – Tutto intorno a noi è colore, basti pensare al sole che ogni giorno ci illumina e porta luce nelle nostre vite. Dato che il colore influenza notevolmente i nostri stati emotivi, basterebbe poco per vivere sempre con una giusta dose di buon umore, nonostante le mille peripezie che si incontrano. Ci sono poi dei colori che ci aiutano moltissimo a cambiare il nostro stato d’animo, si tratta dei cosiddetti ‘colori caldi’, che vanno dal giallo, all’oro fino all’arancio. Ce ne sono altri, invece, che aiutano a metterci in contatto con le nostre discordanze emozionali quotidiane, come per esempio il sentirsi un pesce fuor d’acqua (porpora), l’essere scarichi e senza energie (verde luminoso), la frustrazione (arancio chiaro). Tra le tinte più comuni che utilizziamo nella vita quotidiana ci sono sette classici, ma quelle che possono dare una mano dal punto di vista emozionale sono molto di più. La cromoterapia emozionale è accesso ai colori che abbiamo intorno a noi: sta quindi alla persona scegliere quali utilizzare per riuscire nelle piccole-grandi cose di ogni giorno”.
La ricercatrice Sally Augustin, in un articolo scritto per Psychologytoday.com, ha parlato degli “effetti sorprendenti” dei colori sulla mente e sull’umore degli esseri umani. La cosa più importante da tenere in considerazione circa le tonalità e le emozioni ad essi collegate sono la saturazione e la luminosità. Il primo termine si riferisce a quanto puro sia un colore: meno è saturo, più è grigiastro. Il secondo, invece, fa riferimento a quanto leggera sia una determinata tinta. Tutte quelle che sono meno sature ma brillanti, come per esempio un verde lucente, sono rilassanti; e le restanti, considerate più sature e meno brillanti, come per esempio il blu zaffiro, sono più energizzanti alla sola vista. I colori, infine, si suddividono in “caldi”, come il rosso e l’arancione, e “freddi”, tipo il blu e il verde per un motivo ben preciso: quando un individuo si trova in uno spazio con delle pareti a tinte “calde” prova la sensazione che l’ambiente sia più accogliente rispetto a quella tipica di uno con pareti dipinte con colori “freddi”.
La teoria esposta dalla Dottoressa Sally Augustin è stata seguita e condivisa anche da una celebrity come Kylie Minogue. Secondo quanto si legge su Scotsman.com, infatti, la cantante, durante un periodo di convalescenza in cui era ricoverata in ospedale, aveva chiesto che le venisse assegnata una camera con le pareti dipinte di rosa. Katy Perry e Jennifer Lopez, invece, hanno dichiarato di fare ricorso alla teoria dei colori, che influenzano lo stato d’animo, per sentirsi più sicure di se stesse e a proprio agio in un determinato contesto.
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