“Lo scaricabarile in atto non ci interessa – affermano Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, e Ivan Marinelli, Presidente di Aeci – questo non è il momento delle polemiche. Bisogna rimboccarsi le maniche per aiutare i nostri concittadini a tornare a casa e abbiamo deciso di fornire la nostra assistenza per evitare che, oltre al danno, arrivi anche la beffa. Sia chiaro, gli italiani bloccati in Gran Bretagna non hanno nessuna responsabilità per quanto accaduto, quindi chiediamo alle compagnie aeree di assumere un comportamento adeguato, ascoltando le richieste dei consumatori”.
“Ai passeggeri spetta il rimborso in denaro – aggiunge Stefano Gallotta, Responsabile Trasporti e Turismo di Codici – e ci stiamo muovendo in questa direzione, riservandoci di richiedere il risarcimento danni nel caso le compagnie aeree dovessero porre ostacoli all’esercizio di un diritto su cui non sono ammesse obiezioni o interpretazioni. Considerando il momento estremamente caotico e la situazione in continua evoluzione, che certamente non permettono di fare programmi, invitiamo inoltre i vettori a evitare di proporre voucher o prenotazioni alternative per un’altra data”.
Codici ed Aeci sono a disposizione per fornire assistenza agli italiani bloccati in Gran Bretagna, che possono mettersi in contatto con le associazioni scrivendo a segreteria.sportello@codici.org e assistenza@euroconsumatori.eu.
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