Ora l’ondata di caldo africano rischia di dare il colpo di grazia agli alveari dove, sottolinea la Coldiretti, le api ventilatrici sono impegnate a rinfrescare l’interno agitando velocemente le ali in modo da ricambiare l’aria e quelle acquaiole portano invece acqua in forma di goccioline per raffreddare, a scapito della normale attivita’ di impollinazione.
Il risultato, precisa la Coldiretti, e’ che quest’anno la produzione nazionale risultera’ sotto gli oltre 23,3 milioni di chili del 2018. La stato di sofferenza delle api, che sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente, e’ rappresentativo in realta’ dello sconvolgimento provocato dal clima sulla natura, animali e piante.
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