Dal 16 ottobre è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “Colpa della verità”, brano d’esordio del giovane Damiano. Il brano di debutto si intitola “Colpa della verità”, ed è un quadro musicale che mostra all’ascoltatore come la verità può distruggere la barriera visiva che si crea quando si è innamorati e come il cuore e la mente possono trovarsi in continua disapprovazione su una scelta comune, che si tratti di responsabilità o di aspettative a lungo termine. L’artista ci ha gentilmente concesso un’intervista.
Lo scorso 16 ottobre è uscito “Colpa della verità” il tuo nuovo singolo. Com’è nato e come si caratterizza?
‘’Colpa della verità’’ è una canzone che mostra in maniera diversa la classica relazione finita. Il titolo è un ossimoro, la verità che ha una colpa, rappresentata poi nel videoclip. Essendo un grande fan di Jim Morrison mi piaceva l’idea di ricreare la scena della vasca da bagno molto famosa dove la ragazza rappresenta la colpa della verità, che si manifesta con la colorazione dell’acqua ed io che rappresento l’effetto (ansia, soffocamento, panico, stato catatonico).
Si tratta del tuo brano d’esordio. Con quale spirito e con quale auspicio arrivi a questa tua prima uscita discografica?
Lo spirito è la voglia di giocare ed emozionare. L’aspettativa non c’è perché parto da zero, e prendo tutto come un bellissimo traguardo. È ovvio che non mi fermo qua e la determinazione è molto. Quindi andiamo avanti.
Di questo brano c’è anche un videoclip, com’è strutturato?
Essendo un grande fan di Jim Morrison mi piaceva l’idea di ricreare la scena della vasca da bagno molto famosa dove la ragazza rappresenta la colpa della verità, che si manifesta con la colorazione dell’acqua ed io che rappresento l’effetto (ansia, soffocamento, panico, stato catatonico).
Nasci come ballerino e hai iniziato ad ampliare gli orizzonti artistici, scoprendo la recitazione e il cantautorato. Come hai scoperto e come coltivi queste tue inclinazioni?
Il canto: cantavo spesso a casa con i canta tu e karaoke vari, ai complenni, feste, appena si poteva mi esibivo con il canto o con il ballo, solo che non avevo mai preso lezioni quindi la qualità era quella che era. La recitazione è stata una scoperta. La storia è lunga ma la farò breve. 5 anni fa partecipai al casting del musical Romeo&Juliet della scuola PopMusicSchool di Paolo Meneguzzi. Mi candidai come ballerino, ma dovetti sia cantare che recitare. A casting concluso mi assegnarono il ruolo di Mercutio (un ruolo fantastico!) e quindi dovetti sia studiare recitazione che canto. Fu solo a spettacoli terminati che Pablo (Paolo Meneguzzi)mi disse ‘’dami perché non provi a farmi questa cover..’’e da qui è partito tutto; mi ha dato il ‘’Do’’.
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