Coltiviamo l’agricoltura sociale 2019, si vota online

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agricoltura sociale

ROMA – Da oggi fino al 23 novembre 2019 si può scegliere il miglior progetto del concorso indetto dall’Organizzazione agricola, Onlus Senior – l’Eta’ della Saggezza, Reale Foundation, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e Università di Roma Tor Vergata.

Da oggi fino alla mezzanotte del 23 novembre si possono votare on line i più innovativi progetti che partecipano al bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale 2019”, organizzato da Confagricoltura e Onlus Senior – L’Età della Saggezza, Reale Foundation, in collaborazione con Rete Fattorie Sociali, Università di Roma Tor Vergata, con l’obiettivo di incentivare l’agricoltura sociale favorendo e accompagnando lo sviluppo di attività imprenditoriali in grado di coniugare sostenibilità e innovazione.

Il concorso, alla sua quarta edizione, prevede tre premi in denaro (ognuno da 40 mila Euro per un totale di 120 mila) e poiché l’agricoltura ha bisogno di imprenditori sempre più specializzati e preparati, oltre al premio in denaro, saranno destinate ai vincitori tre borse di studio per partecipare al ‘Master di Agricoltura Sociale’ presso l’Università di Roma Tor Vergata.

Gli 89 progetti presentati alla scadenza del 15 ottobre provengono da tutte le regioni d’Italia, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia. Con Piemonte, Puglia e Lombardia al vertice della classifica per maggior numero di progetti (rispettivamente 12, 8 e 7). Molteplici gli ambiti presi in esame, che spaziano dall’inserimento di persone con disabilità, all’educazione ambientale e alimentare, fino alla salvaguardia della biodiversità.

I progetti presentati sono stati inseriti, in ordine alfabetico e corredati da un breve abstract e foto, sulla piattaforma internet dedicata www.coltiviamoagricolturasociale.it e a partire da domani possono essere votati dal pubblico. Per votare occorre registrarsi sulla piattaforma nella pagina iniziale, cliccare su “iscriviti”, compilare la griglia e inviare. Arriva quindi un link di verifica che, con clic, vi riporta in “home”. Qui, nella sezione “accedi” occorre confermare mail e password. A questo punto si può votare il progetto prescelto.

Le trenta proposte che avranno raccolto il maggior gradimento passeranno al vaglio di una commissione di esperti per la selezione definitiva.

Entro dicembre si conosceranno i tre progetti vincitori, che dovranno essere realizzati entro ottobre 2020. L’importo dei premi sarà erogato in tre tranche; buona parte sarà messa a disposizione subito, per consentire alle iniziative una rapida operatività.

“Queste aziende – ha messo in evidenza il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – praticano agricoltura sociale senza perdere la propria connotazione imprenditoriale ed economica. Una dimensione etica d’impresa, capace di convogliare la propria attenzione più sulle persone che sul prodotto. Produrre è importante, ma qui si fa di più: attraverso l’attività agricola si fa anche inserimento sociale e lavorativo. La nostra Organizzazione, con questo premio, ha voluto sottolineare quanto creda in un nuovo modello di agricoltura, attento agli aspetti economici e produttivi, ma anche quelli salutistici, ambientali, energetici, sostenibili e sociali”.

“Crediamo molto nell’agricoltura sociale – ha rilevato il segretario nazionale della Onlus Senior–l’Età della Saggezza Angelo Santori – perché unisce etica e attività produttiva -. È un modello economico e sociale riconducibile a temi che ci stanno particolarmente a cuore: la solidarietà tra le generazioni, l’occupazione e l’assistenza socio sanitaria dei soggetti più deboli, la tutela dei diritti civili e l’inclusione sociale nelle zone rurali”.

“La creazione di alleanze che favoriscono la contaminazione di competenze è conditio sine qua non per rispondere alle sfide del presente e del futuro – ha dichiarato Luca Filippone, direttore generale di Reale Mutua –. La partnership con un alleato storico come Confagricoltura, ci permette di valorizzare lo spirito mutualistico che guida il nostro modo di fare impresa, contribuendo a generare impatti misurabili e intenzionali per la generazione di un bene comune”.