Dalla giusta quantità di ghiaccio ad un colino per filtrare, passando per un pestello per schiacciare il lime. Sulla scia dell’House Bartending, la nuova tendenza d’Oltreoceano legata al mondo della mixability
Utilizzare la scorza d’arancia oppure quella del limone? Come regolarsi con il dosaggio degli ingredienti? Servire il bicchiere a temperatura ambiente oppure “raffreddato” con dei cubetti di ghiaccio? Sono queste, ma anche altre, le piccole accortezze che “mandano in crisi” gli italiani quando organizzano una cena a casa propria e, per stupire parenti o amici, decidono di servire loro un gustosissimo cocktail durante l’aperitivo di benvenuto.
Complice l’arrivo del freddo e la scarsa attitudine nell’uscire di casa per una serata in compagnia, gli italiani preferiscono restare tra le mura domestiche. Seguendo la tendenza d’Oltreoceano dell’ House Bartending, indossando per una sera i panni del bartender, si dilettano così nella preparazione di cocktail buoni e belli da vedere, come quelli dei locali.
É quanto emerge da uno studio condotto da Sanbittèr Aperitivo Cool Hunting, osservatorio sulle nuove tendenze in materia di drink e mixability, condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio su oltre 150 fonti fra testate, magazine, portali, blog e community lifestyle internazionali e su un pool di 50 fra esperti e bartender per sondare quali siano i consigli e segreti per realizzare a casa un cocktail di qualità.
“L’arte di preparare cocktail – dichiara Guido Sapienza, brand manager Aperitivi di Sanpellegrino – è una moda che, piano piano, si è trasferita dai locali di tutto il mondo fino alle case di tutti noi. Seguendo la tendenza d’Oltreoceano dell’House Bartending, infatti, gli italiani si cimentano nella preparazione di cocktail da bere assieme ai propri amici, commettendo talvolta degli errori”.
La raffinata Arte di preparare cocktail, quindi, non si ferma nei locali più alla moda, ma si consuma sempre di più tra le mura domestiche, seguendo la tendenza d’Oltreoceano dell’ House Bartending, secondo la quale oggi i drink si preparano a casa, consolidando i valori dell’amicizia e della condivisione. Un italiano su 2 (52%), infatti, vuole preparare a casa il cocktail preferito durante un aperitivo fra amici e, dunque, con la giusta compagnia. Fra le diverse motivazioni, a prevalere è il desiderio di sperimentare, in prima persona, la propria abilità nel miscelare i diversi ingredienti o dare libero sfogo alla fantasia ideando nuovi drink.
“Per preparare dei cocktail ‘di livello’ , la prima cosa da tenere in considerazione, fondamentale ed importante – commenta Giacomo Fiume, bartender pugliese con una pagina Instagram (@theworldofdistillery) che conta quasi 70mila follower – è avere una grande quantità di ghiaccio in grosse dimensioni dato che, se piccolo, tenderebbe ad annacquare subito il drink. Prima di creare il drink, poi, è consigliabile raffreddare il bicchiere con alcuni cubetti e, successivamente, prima di servirlo, ricordarsi di sostituirli con del nuovo ghiaccio. Se si vuole creare un cocktail ‘a regola d’arte’ è preferibile utilizzare uno shaker, che magari non tutti possiedono, ed è per questo motivo che può facilmente essere sostituito con un classico thermos. Importante, poi, è filtrare il tutto grazie all’aiuto di un comune colino a forma conica, per non disperdere e sprecare gli ingredienti. Il drink, infine, può essere servito in bicchieri tumbler, che si trovano in tutte le case degli italiani”.
Quella dell’ House Bartending è una tendenza che è partita e che si sta sempre più consolidando anche fra le celebrities hollywoodiane, tra cui Justin Timberlake e Gwyneth Paltrow. In occasione del suo 35° compleanno, come riporta People, il cantante ha ricevuto da Eddy Buckingham, suo mixologist personale, un drink dal nome “Three Five” che si ottiene shakerando la tequila con amari all’arancia, cognac, succo di limone e sciroppo d’agave e che può essere facilmente replicato a casa. L’attrice Gwyneth Paltrow, invece, in un’intervista concessa al Wall Street Journal, si è confessata “amante del Martini sporco”, che le piace preparare mixando il celebre liquore con il liquido di salamoia delle olive.
“Per quanto riguarda il dosaggio degli ingredienti, che in alcuni casi potrebbe essere un problema – conclude Giacomo Fiume – al posto che un misurino professionale si può utilizzare una tazzina da caffè e, per mescolarli, un normalissimo cucchiaino. Se si vogliono stupire gli ospiti, magari con la preparazione di drink un po’ più complessi come i pestati in stile Mojito e Cuba Libre, suggerisco l’acquisto di un pestello, che può tornare utile per schiacciare il lime. Disporre, sempre, di succo di limone e, infine, non dimenticarsi delle decorazioni: dallo zest di arancia o limone ad un mazzetto di foglioline di menta, magari coprendo il bordo dei bicchieri con dello zucchero”.
Ecco quindi, per non fare brutte figure, i 10 consigli di Giacomo Fiume, giovane bartender pugliese, originario di Monopoli, che lavora in un locale della sua città che si chiama “Mikasa”. Amore incondizionato per la mixology, sbocciato quand’era ancora un ragazzino, ed una passione nello sperimentare utilizzando tecniche e prodotti sempre nuovi sono i suoi tratti distintivi.
10 consigli per un cocktail di qualità in casa
- Ghiaccio come se piovesse. È la cosa più importante ed è fondamentale averne in gran quantità;
- Bicchieri rigorosamente freddi. Prima di preparare il cocktail raffreddare il bicchiere inserendovi del ghiaccio e ricordarsi di cambiarlo prima di servire;
- Vai con lo shaker! Se si vuol creare un cocktail “a regola d’arte” è consigliabile l’acquisto di uno shaker. Come alternativa può andar bene anche un thermos da tè;
- Ricordarsi di filtrare: utilizzare un colino a forma conica;
- Vanno bene i bicchieri classici, come per esempio i tumbler bassi;
- Utilizzare delle tazzine da caffè per dosare gli ingredienti;
- Per mescolare è sufficiente un cucchiaino;
- Il pestello per i pestati, per sorprendere i vostri amici o parenti con dei cocktail “speciali”;
- Disporre sempre di un po’ di succo di limone;
- Anche le guarnizioni sono importanti: dallo zest di arancia o limone, ma anche un mazzetto di menta fresca.