Attualità

Come investire sul Recovery Fund Europeo, le proposte della Vietina

La parlamentare azzurra: “Investiamo su infrastrutture digitali, sosteniamo la ricerca scientifica, tecnologica e sanitaria, riformiamo il sistema fiscale, digitalizziamo le attività”

“L’Italia è stato il primo Paese europeo colpito dal Covid-19 ed è stato colpito da una crisi che ha messo in ginocchio l’economia nazionale: di fronte a questa situazione l’Europa ha scelto la solidarietà e, attraverso il Recovery Fund ha messo a disposizione importantissime risorse che l’Italia deve saper sfruttare al meglio. I pilastri di questo rilancio sono tre: digitalizzazione, riforma fiscale, investimento sui giovani, grandi progetti. È su questi temi che i fondi europei devono trovare piena espressione per ritrovare lo spirito che ha guidato il Paese negli anni del miracolo economico”. Così Simona Vietina, parlamentare di Forza Italia e sindaco di Tredozio (FC).

“La crisi sta colpendo in particolare le generazioni più giovani – incalza la parlamentare azzurra -: da febbraio a oggi il tasso di occupazione fra i giovani nella fascia di età 15-24 anni è calato del 14% mentre fra i 25 e i 34 si regista un -6%. Per la prima volta dal Dopoguerra, i giovani hanno prospettive peggiori dei propri genitori: se vogliamo sbloccare l’ascensore sociale serve un radicale cambiamento di mentalità. Possiamo e dobbiamo mettere a sistema la nostra capacità imprenditoriale, la nostra creatività e la nostra capacità di design rinforzandole con infrastrutture digitali adeguate a un Paese europeo: per farlo occorrerà supportare le PMI, che rappresentano il 90% del tessuto imprenditoriale italiano e occupano l’80% dei lavoratori, in un processo di digitalizzazione ormai improcrastinabile”.

“Serve un grande piano nazionale: Forza Italia propone con forza sia sul fronte nazionale che Europeo un vero e proprio “Patto per il Futuro”. Investiamo un terzo del Recovery Fund Europeo in infrastrutture digitali, sosteniamo la ricerca scientifica, tecnologica e sanitaria, riformiamo il sistema fiscale italiano con una quantomai necessaria flat tax, digitalizziamo le attività e i servizi muovendoci con decisione verso una imprescindibile sburocratizzazione. Solo in questo modo possiamo rilanciare il Paese e riportare l’Italia a rivestire il ruolo che le compete sul piano internazionale!”.

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