Ormai da tempo la tecnologia ha dato una svolta nella vita di moltissime persone. Se è vero che c’è sempre chi rimane qualche passo indietro o che magari, per via dell’età, fatica a capire i nuovi sviluppi tecnologici e la modalità con cui utilizzare i servizi più innovativi, è anche vero che il progresso tecnologico ha portato incredibili benefici in tutti i settori coinvolti.
Gran parte del progresso è dovuto al web e alla digitalizzazione: internet è uno strumento che inizialmente veniva “banalmente” utilizzato per cercare informazioni o inviare messaggi tramite posta elettronica, ma ora che è diventato uno strumento fondamentale nell’ambito di numerose attività quotidiane.
Siamo arrivati infatti ad un punto in cui ormai non possiamo più fare a meno di internet, dato che la maggior parte dei servizi con cui ci interfacciamo su base giornaliera sono basati sull’universo virtuale. In molti casi, inoltre, con un netto aumento del livello di sicurezza delle operazioni e una significativa semplificazione dell’accesso e della fruizione.
Gli stati e i governi stessi stanno adottando internet e la tecnologia digitale per migliorare la qualità dei servizi erogati ai loro cittadini e i risultati positivi sono sotto gli occhi di tutti: basti ad esempio pensare al sistema SPID, una tecnologia introdotta nel 2014 alla quale, seppur con qualche difficoltà e diffidenza iniziale, moltissime persone ormai si sono abituate.
È diventato infatti uno strumento indispensabile con il quale sbrigare in modo rapido molte operazioni online, evitando le vecchie e macchinose procedure burocratiche che rallentavano le pratiche degli utenti e degli enti pubblici.
Cos’è lo SPID
Ormai la quasi totalità delle persone residenti in Italia conosce questo sistema o ha sentito parlare di questo acronimo. SPID è infatti una sigla che sta a significare Sistema Pubblico di Identità Digitale e si tratta di un servizio messo a disposizione dei cittadini per accedere a molti dei servizi della pubblica amministrazione, in modo pratico ed efficace.
SPID rappresenta infatti la propria identità digitale e con esso si ha la possibilità di rivolgersi a enti come l’INPS o l’Agenzia delle Entrate, ma anche a diversi servizi sanitari e tributari. Anche i più scettici si devono ormai adeguare a questo nuovo sistema, che è diventato uno standard a livello nazionale.
Come fare per ottenere la propria identità digitale (SPID)?
Accedere al sistema SPID è piuttosto semplice. Il primo passo da compiere è quello di scegliere un identity provider, ossia un fornitore che permette di ottenere i dati di accesso al servizio SPID: ce ne sono diversi sul territorio italiano e uno dei più utilizzati a livello nazionale è Register.it.
Una volta scelto il fornitore che permette di accedere al servizio di identità digitale, è necessario raccogliere tutti i dati personali e i documenti necessari, che dovranno essere inseriti in fase di attivazione del servizio sul sito dell’identity provider.
Durante questo procedimento verrà infatti chiesto all’utente di fornire un indirizzo di posta elettronica personale e un numero di telefono. La mail scelta in fase di registrazione rappresenterà inoltre uno dei dati richiesti quando si proverà ad accedere al servizio.
Ulteriore dato da fornire è una password, che andrà ovviamente custodita con cura. È sempre bene pensare ad una password piuttosto complessa, composta da caratteri alfanumerici e di una lunghezza adeguata per massimizzare la sua sicurezza.
In seguito, dovranno essere forniti i dati relativi ai propri documenti personali, come ad esempio il numero di carta d’identità, la data di emissione del documento e la scadenza. Gli identity provider permettono l’inserimento di diversi documenti e solitamente quelli accettati, oltre alla carta di identità, sono la patente, il passaporto o il permesso di soggiorno.
Oltre a indicare i dati relativi ai documenti, questi ultimi andranno scansionati e caricati all’interno della piattaforma online. Terminata questa procedura sarà semplicemente necessario attendere la conferma, che arriverà via mail e comunicherà l’esito positivo della procedura.
La fase finale del processo
Per completare al 100% il processo di attivazione della propria identità digitale, manca ancora un ultimo fondamentale step, ovvero quello del riconoscimento. Quest’ultimo può essere effettuato con diverse modalità, sia con una procedura fisica che virtuale.
Nel primo caso basta dirigersi presso gli uffici indicati dal fornitore del servizio SPID, mentre nel secondo caso, per chi vuole completare l’attivazione direttamente da casa, è disponibile una procedura che può essere completata online, che prevede il riconoscimento da parte di un operatore per mezzo di una webcam collegata al computer. Terminata quest’ultima fase vengono attivate le credenziali per avere accesso a tutti i servizi digitali online messi a disposizione dalla Pubblica Amministrazione.
L’ottenimento di SPID sta diventando sempre meno facoltativo. Infatti, sono sempre più numerosi gli enti pubblici che utilizzano questo servizio, in abbinamento alle vecchie modalità di accesso, che verranno con tutta probabilità progressivamente disabilitate, lasciando SPID come unica modalità di fruizione dei servizi.
È quindi necessario organizzarsi e procedere all’attivazione della propria identità digitale che dopotutto, ha un costo di mantenimento che varia da gratuito a decisamente contenuto (a seconda dei plus integrati nel servizio) e rende molto più snelle numerose delle pratiche indispensabili nella vita quotidiana.