Come pregare a Pasqua? Ce lo stiamo chiedendo tutti in questi giorni. Siamo nella Settimana Santa, la più importante dell’anno, il culmine delle celebrazioni e non possiamo andare in chiesa.
Niente paura. Gesù ci dice: “Quando vuoi pregare, entra nella tua cameretta, chiudi la porta e prega il Padre tuo in segreto. E il padre tuo ti ricompenserà“. Non è indispensabile andare in Chiesa per pregare. Si possono seguire le celebrazioni in tv e sui social, ce ne sono davvero tantissime e di tutti i tipi: del Papa del Vescovo, del parroco. La CEI e le Chiese hanno messo a disposizione tutta una serie di sussidi per i riti della Settimana Santa, che spiegano passo per passo come seguire la preghiera da casa e in famiglia.
In questa settimana dobbiamo prepararci al meglio per vivere il più intensamente possibile quel giorno. Esattamente come se dovessimo andare in Chiesa.
Innanzitutto, si prepara l’anima. Se quest’anno non si può andare a confessarsi dobbiamo sapere che se siamo veramente pentiti dei nostri peccati, se siamo convinti di cambiare modo di vivere e non possiamo andare fisicamente dal prete, siamo già in pace. Realmente, pienamente conciliati con il Signore e con la Chiesa. É il catechismo a dirlo. Anzi, é l’occasione per prenderci un giorno e fare un esame di coscienza come non abbiamo mai fatto. Esprimendo a Dio il pentimento, chiedendoGli il perdono, in ginocchio e compiendo un gesto di penitenza che saremo noi a scegliere. Proprio questo é il segno che si vuole cambiare rotta Appena si potrà, poi, ci si andrà a confessare da un prete perché la Confessione sacramentale ha tutto un altro valore.
Poi bisogna preparare il corpo. Facendosi trovare fisicamente nel luogo in cui viene trasmessa la Messa, ordinati esattamente come se dovessi andare in Chiesa, lavati, pettinati vestiti bene. Stando composti e muovendosi per pregare esattamente come si fa in Chiesa.
La preghiera è un atto molto intimo ma la casa è un luogo di intimità quindi non bisogna vergognarsi di farsi vedere dai familiari: se ci si vergogna, vuol dire che allora c’è ancora da lavorare.
Lo spazio dove si pregherà dovrà essere ordinato per evitare distazioni; ci si dovrà organizzare in modo da poter fare tutto con tranquillità.
Anche quest’anno festeggeremo la Pasqua. La storia della Pasqua é sempre la stessa, sarà semplicemente una Pasqua diversa. Saremo noi a celebrarla senza affidarci al prete. Il Signore passerà anche quest’anno, si dovrà solo fare in modo di non farselo sfuggire.
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