Dal 4 dicembre è disponibile in rotazione radiofonica “Come vorrei” (The Web Engine), il nuovo inedito di Dalise disponibile su tutte le piattaforme di streaming dal 25 novembre
“Come vorrei”, nuovo brano di Dalise, veicola un messaggio rivolto alla coscienza degli uomini che scende in profondità e si fa spazio nelle stanze più buie dell’inconscio. Con questa canzone Dalise pone l’accento sul fatto che ancora oggi il corpo delle donne è ricoperto di pregiudizi, stigmatizzazioni e significati che ostacolano la ricerca della felicità a cui tutti, uomini e donne, hanno diritto. Il brano segna per la cantautrice l’inizio di una nuova collaborazione con Roberto Vernetti, produttore artistico di Malika Ayane, Anna Oxa e Patty Pravo. L’artista ci ha gentilmente concesso un’intervista.
“Come vorrei” è il tuo nuovo singolo, come si caratterizza?
Il brano parla sottovoce con parole chiare e profonde come lame. Io ne consiglio l’ascolto.
Che tipo di messaggio vuoi lanciare con questo brano?
Vorrei che si potesse iniziare a parlare di un cambiamento culturale che metta sullo stesso piano l’uomo e la donna e che le differenze tra l’uno e l’altra , sia fisiche che sentimentali, possano diventare occasione di confronto e comprensione, arricchimento personale e sociale.
Questo lavoro segna l’inizio della tua nuova collaborazione con Roberto Vernetti, com’è nata e con quali propositi?
Ho incontrato Roberto in una video-intervista a marzo e mi colpì la sua domanda dopo aver ascoltato “Semplicemente e basta”, il mio brano precedente. Mi chiese “ sei un’artista pop. Come hai fatto ad essere presente in questi anni, a lavorare , a pubblicare anche se non fai ne trap ne indie, che è il nuovo pop italiano?” – in quel momento io decisi che volevo lavorare con lui, perché mi aveva capita. “Come vorrei” è solo il nostro primo capitolo insieme.
Il videoclip è caratterizzato da un’atmosfera onirica, com’è maturata questa scelta?
Stefano Zanchetti (co-autore e direttore artistico del mio progetto) ed io abbiamo scelto questa ambientazione dopo aver ascoltato l’arrangiamento di Roberto. Siamo partiti dall’idea di usare uno specchio per rappresentare la mia coscienza e il dialogo con me stessa. Avevo poi il desiderio di usare il mio corpo e Alessia Losavio, che ha curato le coreografie , mi ha aiutata a rappresentare con la danza i pensieri che espongo nel brano e che trovano una naturale rappresentazione solo in questo tipo di atmosfera.