Economia

Confindustria, vero rimbalzo Pil non prima del terzo trimestre

ROMA – Anche se “migliora lo scenario per il Pil nel 2021”, con più fiducia dei mercati sull’Italia, con le restrizioni Covid ancora in campo “nel primo trimestre un recupero dell’attività è ormai compromesso” e ci sono “rischi al ribasso” legati al ritmo di aumento dei vaccini che “deve essere più rapido” per rispettare gli obiettivi della tabella di marcia prevista dall’Ue: per il Centro studi di Confindustria, così, “cresce la probabilità di un segno positivo del Pil già nel secondo trimestre ma si conferma che un vero rimbalzo si potrà avere solo nel terzo trimestre”.

Oggi “sui mercati finanziari c’è più fiducia nell’Italia ma i consumi restano in attesa, pronti a scattare”, così gli economisti di via dell’Astronomia avvertono: “Un allentamento delle restrizioni potrebbe rilanciare fortemente i consumi”.

Lo scenario della crisi rilevato, aggiornato con la consueta nota mensile ‘congiuntura flash’ del CsC, evidenzia anche che in Italia i servizi vanno peggio dell’industria, gli investimenti privati faticano a ripartire, l’export è in altalena. E sulla scena internazionale, resta una dinamica incerta degli scambi mondiali, l’Eurozona a rilento, mentre gli Stati Uniti ripartono con le massicce misure di policy varate dalla nuova amministrazione con l’American Rescue Plan da 1.891 miliardi di dollari in tre anni.

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Redazione L'Opinionista

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