Conte al Corriere della Sera: “Siamo leali al governo, ma pretendiamo il rispetto degli impegni”

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ROMA – Giuseppe Conte, in un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera, dice di non rimpiangere di non aver fondato un suo partito: «Non rimpiango nulla, anzi. Gli attacchi della stampa e di alcuni avversari politici sono una conferma che siamo sulla strada giusta. Il processo di rilancio del M5S è solo all’inizio e già facciamo tanta paura. Occorrerà tempo per raccogliere il risultato della semina».

Poi aggiunge: «Ho sentito Draghi, il reddito di cittadinanza verrà rifinanziato e modificato in base alle nostre proposte. Noi siamo leali al governo, ma non abbiamo firmato assegni in bianco. Non staremo “zitti e buoni” se si tratta di difendere i nostri valori. Partiti e movimenti sono l’anima della democrazia, non un fastidioso rumore di fondo». E conclude: «Pretendiamo il rispetto degli impegni».

Su cashback e Quota 100, Conte è chiaro: «Il cashback può essere rivisto, ma è importante per la digitalizzazione dei pagamenti e il contrasto all’evasione. Le nostre non sono bandierine, prova ne sia la proroga del superbonus che vale 12 miliardi di Pil all’anno. Quanto a Quota 100, non ha retto l’analisi costi/benefici sulle casse pubbliche, per cui la soluzione migliore è puntare a meccanismi di pensionamento anticipato graduati sulla diversa gravosità del lavoro».