Il reddito di inclusione ha sostituito dal primo gennaio 2018 il sostegno per l’inclusione attiva (Sia), dimostrandosi “più generoso e favorendo le famiglie numerose”, sottolinea Boeri. Nei dati comunicati dall’INPS si legge che nel primo trimestre di quest’anno il Rei a aggiunto 317 mila persone pari a 110mila nuclei familiari. La maggior parte dei benefici vengono erogati al sud per il 76% delle persone coinvolte, con in testa Campania, Calabria e Sicilia.
Il numero medio di componenti per nucleo familiare e’ passato da 4 per il Sia a 3 per il Rei e l’incidenza dei percettori del reddito di inclusione risulta massima per i nuclei con 6 o più componenti. L’importo medio mensile e’ di 297 euro e risulta variabile a livello territoriale con un minimo di 225 euro per la Valle d’Aosta fino ai 328 per la Campania; complessivamente le regioni del sud hanno valore medio piu’ alto di quelle del Nord e del Centro.
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