COP26, Giansanti su importanza ruolo imprese agricole per il rinnovabile

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ROMA – “Risultati inferiori alle aspettative dell’Unione europea, ma non è stato un fallimento”. E’ la posizione del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sull’accordo raggiunto nella serata di ieri a conclusione della COP 26, a Glasgow.

“L’accordo di Parigi non è stato rimesso in discussione ed è stato trattato in modo formale il problema della riduzione indispensabile delle energie fossili. Inoltre, non vanno sottovalutate le decisioni specifiche assunte da gruppi di Paesi, come nel caso del blocco della deforestazione” – rileva Giansanti.

“Senza dimenticare, poi, che nel documento finale del G 20 che si è tenuto a Roma è stato fissato l’obiettivo di piantare mille miliardi di alberi a livello globale, entro il 2030, per contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico”.

In Italia, ricorda Confagricoltura, le foreste già assorbono con il processo di fotosintesi 40 milioni di tonnellate di CO2 che corrispondono al 10% delle emissioni totali annuali di gas ad effetto serra. Risultati che possono essere migliorati con la piantumazione di alberi nelle aree urbane e periurbane e l’agroforestazione nelle zone rurali.

“Le discussioni alla COP 26 hanno ribadito la funzione fondamentale delle energie rinnovabili e della cattura e trattenimento al suolo del carbonio. Il nostro settore è chiamato direttamente in causa per incrementare la produzione di biogas e biometano, facendo anche ricorso alle biomasse leggere e alle deiezioni animali” -aggiunge il presidente di Confagricoltura – Vanno accelerate le procedure per realizzare il piano del governo che prevede l’aumento della capacità di energie da fonti rinnovabili in misura di 70 gigawatt nei prossimi nove anni, in cui l’agricoltura potrà svolgere un importante ruolo anche con lo sviluppo dell’agrisolare, sugli edifici ad uso produttivo, con l’agrivoltaico attraverso soluzioni innovative che prevedono sinergie positive tra la produzione agricola ed energetica e le comunità energetiche”.

“Alla Commissione europea abbiamo chiesto il varo di un programma che consenta di incrementare e valorizzare il ruolo delle imprese agricole nella cattura e trattenimento al suolo del carbonio – conclude Giansanti – Dai riscontri avuti riteniamo che il programma sarà presentato entro il primo semestre dell’anno prossimo”.