Coronavirus in Italia oggi, 19 aprile 2020: dati e notizie

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In attesa del bollettino del 19 aprile 2020 in Italia sono in calo i pazienti in rianimazione ma resta alto il numero di decessi giornalieri

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, domenica 19 aprile 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.

DATI COVID-19 IN ITALIA

I numeri forniti ieri dal Dipartimento di Protezione Civile ci hanno detto che nelle ventiquattrore precedenti il totale dei positivi é salito a 109.711, con 809 casi in più. Di questi 2.733 sono in terapia intensiva, 25.077 (-779 rispetto a venerdìdì) ricoverati e gli altri 80.031 in isolamento domiciliare. Ancora i decrescita il dato di pazienti in rianimazione, questa volta di 79 unità. Purtroppo, ancora alto  il numero dei morti, che sono risultati 482 (il giorno prima, però, erano stati 575). Aumentati i guariti, sono stati 2.200 per un totale di 44.297. Sono stati effettuati 61.725 contro i 63.000 di venerdì.

STATISTICHE PER REGIONE

Stando a quanto comunicato dal Ministero della Salute, i numeri dei contagiati sono i seguenti: Lombardia 65.381 (+ 1.246); Emilia-Romagna 22.184 (+ 350); Veneto 15.692 (+ 318); Piemonte 20.464 (+ 661); Marche 5.721 (+53); Liguria 6.301 (+ 113; Campania 3.951 (+64, +1,6%); Toscana 8.237 (+ 127); Sicilia 2.672 (+47); Lazio 5.524 (+ 144, +2,7%) Friuli-Venezia Giulia 2.731 (+56); Abruzzo 2.487 (+44); Puglia 3.327 (+69, +2,1%); Umbria 1.344 (+7); Bolzano 2.325 (+29); Calabria 1.011 (+20); Sardegna 1.198 (+20); Valle d’Aosta 1.073 (+ 80); Trento 3.431 (+55); Molise 269 ( 0); Basilicata 339 (+2).

Nello specifico, in  Lombardia i nuovi positivi erano 1246 i nuovi casi nelle ultime 24 ore nella regione per un totale di 65.381. I morti salgono a 12.050 (+199). In calo i ricoveri (-585) e le terapie intensive (-24). Erano 22.184 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 350 in più rispetto a ieri. 9.166 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (118 in più rispetto a ieri). 296 i pazienti in terapia intensiva: 13 in meno di ieri. Diminuiti anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-96). In aumento le guarigioni: 289 le nuove registrate oggi per un totale di 5.635; 62 i decessi. In Liguria erano 2.406 i pazienti a domicilio (-49) e 1.006 gli ospedalizzati (+4), di cui 105 in terapia intensiva. I positivi clinicamente guariti a casa 1.203 (+56), i guariti non più positivi 789 (+73) e i deceduti 895 (+29). In Abruzzo rispetto al giorno primai si registrava un aumento di 44 casi su un totale di 1231 tamponi analizzati. Nella giornata di positivi erano stati 97 su un totale di 1113 tamponi. 321 pazienti (+2 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva, 41 (-2 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 1609 (+29 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

SCUOLA

Il Ministro dell’istruzione Lucia Azzolina ha ufficializzato che, a causa dell’emergenza Coronavirus e dell’impatto che esso ha avuto sulla scuola, agli esami di Maturità del 2020 ci sarà  una commissione formata da sei commissari interni e dal presidente esterno

FASE 2

Con che modalità non si sa ancora. Di certo c’é che gran parte delle Regioni vogliono riaprire le attività produttive il prossimo 4 maggio, qualcuna addirittura prima. A tale proposito Il Premier Giuseppe Conte ha escluso che ci possano essere allentamenti delle misure restrittive prima di detta data.

Il Commissario Domenica Arcuri, premettendo che stiamo vivendo una grande tragedia che sta facendo cinque volte le vittime della Seconda Guerra Mondiale, ha precisato che arà necessario usare cautela, come é stato finora, contemperando salute ed economia. “Senza salute, la ripresa durerebbe un battito di ciglia”.

Ha fatto scalpore il Governatore della Campania De Luca che ha fatto capire che, in caso di ripaertura del Nord Italia, chiuderebbe i confini della sua Regione. Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha tisposto che non crede che i suoi corregionali che sono soliti andare in vacanza siano contenti di questa affermazione.

Più deciso il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e governatore della Liguria, Giovanni Toti, che all’Ansa ha dichiarato: “La chiusura delle regioni è incompatibile con la ripresa economica e sociale che si basa sulla mobilità, semmai bisogna consentire spostamenti in modo graduale e per categorie”.li. Cinque volte di più. Stiamo vivendo una grande tragedia, siamo riusciti a fronteggiarla ma non ancora a sconfiggerla”, ha detto il commissario straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri, nel punto stampa in Protezione Civile. Non contrapporre salute e economia “Dobbiamo agire con cautela e prudenza come in questi mesi, è clamorosamente sbagliato comunicare un conflitto tra salute e ripresa economica. Senza salute, la ripresa durerebbe un battito di ciglia, bisogna tenere insieme questi due aspetti che non confliggono, anzi colludono. Dobbiamo ripartire ma garantendo la salute e la sicurezza del numero massimo di cittadini possibile. Serve esperienza e intelligenza”, ha sottolineato il commissario.

Sempre Toti, prima di andare in videoconferenza con gli altri Preidenti di Regione e con il Presidente del Consiglio Conte, aveva scritto sui social: “Mi auguro che il Governo dia delle linee guida nazionali per la fase 2 e che lasci alle Regioni la possibilità di declinarle sulla base delle loro realtà territoriali. Altrimenti andremo incontro a ingiustizie come quelle a cui abbiamo già dovuto porre rimedio con le ordinanze regionali. Cerchiamo di prevenire invece di inseguire”.

Proprio da questa riunione, a seconda che Conte ha tenuto in giornata (la prima é stata in mattinata con il capo della task force per la Fase 2 Vittorio Colao e con membri del comitato tecnico scientifico) é emerso che le Regioni hanno presentato un documento nel quale chiedono di adottare linee guida nazionali lasciando autonomia alle Regioni per contemplare le singole specificità regionali in ordine agli aspetti relativi ai dati geografici, economici e sociali. Tra le richieste anche quella di posticipare, rispetto alla prima fase della riapertura, la mobilità extraregionale. Pare, invece che il Premier abbia chiesto collaborazione. Sarebbe rafforzato lo smart working e previsti orari scaglionati e autobus a ingresso limitato; riaperti i parchi e concessa l’attività all’aperto. Più lenta la ripresa per i bar.

PAPA FRANCESCO

Nella Domenica della Misericordia ha celebrato la Santa Messa nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia,  Il Pontefice ha detto che mentre pensiamo a una lenta ripresa dalla pandemia, si insinua il pericolo do dimenticare chi è rimasto indietro. Il rischio è che ci colpisca un virus ancora peggiore, quello dell’egoismo indifferente. Siamo tutti fragili, tutti uguali, tutti preziosi. Soltanto usando la misericordia verso i più deboli costruiremo un mondo nuovo.

I DATI DEL 19 APRILE

Non ci sarà la Conferenza stampa delle 18 con il Capo del Dipartimento di Protezione civile, Dottor Angelo Borrelli,  in programma soltanto il luneì e il giovedì. Sarà la stessa Protezione Civile, tramite nota ufficiale, ad aggiornarci su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva) e morti con Coronavirus.

I numeri forniti ieri dal Dipartimento di Protezione Civile ci hanno detto che nelle ventiquattrore precedenti il totale dei positivi é salito a 108.257, con 485 casi in più. Di questi 2.635 sono in terapia intensiva (-98), 25.033 ricoverati (+36) e gli altri 80.589 (74%) in isolamento domiciliare. I morti, che sono risultati 433 (contro i 575 del giorno prima). Aumentati i guariti, sono stati 2.128 per un totale di 47.055.

DATI PER REGIONE

In Abruzzo sono stati registrati 2521 casi positivi al Covid 19. Rispetto a ieri si registra un aumento di 34 casi su un totale di 1028 tamponi analizzati . 317 pazienti (-4 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva 40 (-1 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 1630 (+21 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 258 pazienti deceduti. In Toscana sono stati 135, per un totale di 8372. Sono 90invece i guariti. Attualmente sono positive in Toscana 6496 persone; 19 i nuovi decessi. Nelle Marche sono 86 i pazienti ricoverati; continua anche a crescere il numero dei guariti e dimessi: 1.780. Si mantiene stabile ma basso il numero dei nuo e 24 ore sono 163, per un totale di 12.213 vittime. I casi salgono a 66.236 per un incremento di 855. Continuano a calare i numeri della terapia intensiva: -25 per un totale di 922. In Liguria i 98 nuovi positivi portano a 4.713 il numero delle persone infette. In Liguria i pazienti a domicilio (+98) e 986 gli ospedalizzati (-20), di cui 101 in terapia intensiva (UTI, -4); i guariti dimessi 1.223 (+20) e non più positivi 887 (+98): I deceduti 926 (+31).