Aggiornamenti in Italia su contagi del 6 gennaio 2021: il bollettino parlava di 20.331 nuovi casi positivi al Covid-19 e 548 decessi
Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, mercoledì 6 gennaio 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile. Alle 17 la Protezione Civile ci ha aggiornato nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi.
Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 20.331 (15.378 martedì) nuovi casi a fronte di 178.596 (135.106 martedì) tamponi. Il rapporto positivi/tamponi era dell’11,4%.I decessi erano 548 e hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 77.993. 23.274 (-221) ricoverati con sintomi e 2.571 (+2) in terapia intensiva.
DECRETO POST FESTIVITA’
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria per Coronavirus.
Il 7 e 8 gennaio tutto il territorio nazionale sarà in zona gialla. Sarà comunque una zona gialla “rafforzata” e vedremo più sotto perché. Il 9 e il 10 gennaio 2021, su tutto il territorio nazionale saranno applicate le misure previste per la zona arancione. Negli stessi giorni saranno consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Dal 7 al 15 gennaio 2021, su tutto il territorio nazionale:
- é previsto il divieto di spostarsi tra Regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma.
- ci si potrà spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata del proprio comune. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono.
- sarà applicato il coprifuoco dalle 22 alle 5 del giorno successivo
Dall’11 al 15 gennaio le Regioni saranno classificate in zone colorate a seconda dell’indice di rischio, che il nuovo decreto ha rivisto.
RITORNO A SCUOLA L’11 GENNAIO
Il nuovo decreto ha fiissato la ripresa dell’attività in presenza, per il 50 per cento degli studenti , a partire dal prossimo 11 gennaio. In Veneto, Marche e Friuli Venezia-Giulia le scuole superiori continueranno con la didattica a distanza fino al 31 gennaio; la Campania, invece, ha annunciato che si tornerà in presenza dall’11 gennaio. Il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ai microfoni della RAI, ha dichiarato che se si chiude la scuola si deve chiudere tutto il resto, anzi la scuola dovrebbe essere l’ultima a chiudere. Questo perché la scuola ha un ruolo fondamentale.
OGGI ULTIMO GIORNO DI ZONA ROSSA
Intanto l’intero territorio nazionale é in zona rossa. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute e con autocertificazione. Sono prevista alcune deroghe a tale ferree regole. Due non conviventi che potranno fare visita a figli, genitori o nonni. Quindi, fermo restando il divieto di spostamento tra le Regioni, é consentito a massimo due non conviventi di effettuare visite nelle abitazioni private, con autocertificazione. Dalla deroga non sono conteggiati gli under 14, i cui spostamenti saranno quindi consentiti. Chiusi i centri estetici, bar e ristoranti.
Aperti invece supermercati, negozi di alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri. Fino alle 22 sono possibili le funzioni religiose. É consentito fare attività motoria nei pressi della propria abitazione purché nel rispetto della distanza di almeno un metro e con l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione e sportiva all’aperto in forma individuale. Il giorno 4 si tornerà in zona arancione per un solo giorno, dopodiché il 5 e il 6 gennaio sarà zona rossa per tutti.
IN ARRIVO IN ITALIA 470MILA DOSI DI VACCINO PFIZER
Prosegue la campagna vaccinale: in Italia vaccinate finora in Italia circa 180.000 persone,. Dopo personale sanitario e Rsa toccherà agli over 80. In arrivo 470mila dosi di vaccino Pfizer-Biontech che verranno distribuiti nei 294 punti vaccini indicati dalle Regioni al Commissario Strordinario per l’Eemergenza, Domenico Arcuri.
LA SITUAZIONE NEL MONDO
Nel mondo oltre 85 milioni di contagi. Nelle ultime ventiquattro ore in Germania si sono registrati 944 decessi in un giorno: la cancelliera Angela Merkel e i Governi dei 16 Land tedeschi avrebbero raggiunto un accordo per prorogare il lockdown fino al 31 gennaio In Francia ci sono stati 20.489 nuovi positivi e 867. Boom di contagi (60.916, il dato peggiore di sempre) nel Regno Unito, dove il Premier Boris Johnson annuncia un terzo lockdown nazionale.
IL BOLLETTINO DEL 5 GENNAIO
Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 15.378 (10.800 lunedì) nuovi casi a fronte di 135.106 (77.793 lunedì) tamponi. I decessi erano 649 e hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 77.993. 23.395 (+78) ricoverati con sintomi e 2.569 (-10) in terapia intensiva.
Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, il numero complessivo dei positivi era di: 94.228 in Veneto, 77.308 in Campania, 77.077 nel Lazio, 57.177 in Emilia Romagna, 53.580 in Puglia, 52.317 in Lombardia, 37.426 in Sicilia, 19.642 in Piemonte, 16.770 in Sardegna, 12.706 nelle Marche, 11.794 in Friuli Venezia Giulia, 11.094 in Abruzzo, 10.913 a Bolzano, 9.637 in Toscana, 8.498 in Calabria, 6.170 in Basilicata, 5.572 in Liguria, 3.933 in Umbria, 2.076 a Trento, 1.552 in Molise, 408 in Valle d’Aosta.