Coronavirus in Italia, le notizie e i dati del 14 aprile [VIDEO]

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I dati del bollettino del 14 aprile 2020 sono stati ufficializzati da Angelo Borrelli, nella conferenza stampa del pomeriggio, le ultime news

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, martedì 14 aprile 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile.

Pasquetta all’insegna del lockdown con le forze dell’ordine che da Nord a Sud  hanno presidiato stradali e parchi, fermando 252.148 persone verificare se fossero fuori casa per un valido motivo sanzionando 88 per aver fornito false dichiarazioni e 29 per violazione della quarantena. Sono state controllati anche 62.391 esercizi commerciali: 146 titolari di attività’ sono stati denunciati e per 63 è’ stata disposta la chiusura.

I numeri forniti nella giornata di ieri dal Dipartimento di Protezione Civile parlano di un calo, a livello nazionale dei contagi. Nelle ventiquattrore precedenti il totale di contagiati é salito a 159156. Ci sono stati 1.363 casi in più (contro i 1984 delle ventiquattre precedenti), che hanno portato il numero dei positivi attuali a 103.616 di cui 3.260 sono in terapia intensiva, 28.023 ricoverati (-297) e gli altri 72.333, pari al 70%, a casa. Ancora i decrescita il dato di pazienti in rianimazione, questa volta di  83 unità. In aumento il numero dei morti, che sono risultati 566 (contro i 431 del giorno di Pasqua) e quello dei ricoverati.

I dati nazionali non fanno altro che seguire la Regione più colpita, la Lombardia. Dati non soddisfacenti” ha detto in conferenza stampa l’assessore al Welfare Giulio Gallera, che ha sottolineato come a Milano, la cui situazione epidemiologica continua a preccupare, ci sia sempre troppa gente in giro. Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 280 (contro i 110 delle 24 ore precedenti) e ha raggiunto il totale di 10.901. I nuovi positivi in regione sono stati 1.262  (198 in più rispetto al giorno prima), in totale 60.314 Sono, invece, scesi di 33 unità i pazienti in terapia intensiva e di 59 i ricoverati.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, però, un’analisi compiuta dall’Ufficio comunicazione dell’Unsic, associazione datoriale, sulla penetrazione del Covid-19 nelle regioni e nelle province italiane in percentuale al numero dei residenti ha rivelaro che non é la Lombardia, ma la Valle d’Aosta, con 70 contalgiati ogni 10mila abitanti, la regione italiana con il più alto tasso di contagiati da Coronavirus in base al numero dei residenti.

Nella Conferenza stampa del Dipartimento di Protezione civile era presente il Professor Rezza dell’Istituto Superiore di Sanità che ha spiegato la differenza tra contagio e caso al fine di avere più chiarezza circa i dati forniti e ha aggiunto che ad oggi non é stata riscontrata residualità nei soggetti guariti. Per quanto riguarda i recidivi é ancora da capire se potranno essere contagiusi oppure no; quello ché certo, ha detto Rezza, é che il virus non fermerà da solo la sua corsa finchè non arriverà il vaccino. Rezza si é detto miolto dubbioso circa la possibiità di riprendere la stagione calcistica: “Il calcio é una sport che implica dei contatti e questi contatti possono implicare un certo rischio di trasmissione. Ho sentito che qualcuno proponeva un monitoraggio con test più stretti, a distanza di quache giorno, ai calciatori. Sinceramente mi sembra un’ipotesi tirata. Se fossi chiamato io a dare un parere tecnico, in questo momento non lo darei favorevole”

Anche David Nabarro, portavoce dell’Oms in una intervista alla Bbc, avrebbe dichiarato che il Coronavirus non andrà via né quando si avrà un vaccino; pertanto, la mascherina diventerà la norma, anche se solo per rassicurare le persone Sul vaccino va detto l’amministratore delegato dell’Advent-Irbm, l’azienda di Pomezia che sta lavorando insieme alla Oxford University sul farmaco, ha annunciato che a fine aprile dovrebbero iniziare i test su 550 volontari sani; se dovessero avere esito positivo, si potrebbe pensare a settembre di cominciare a vaccinare forze dell’ordine personale sanitario inglese.

A partire dal 21 aprile, invece, ventimila test sierologici al giorno saranno effettuati sugli operatori sanitari e socio sanitari e sui cittadini che devono tornare al lavoro in Lombardia,  con particolare riferimento alle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Lodi. I test certificheranno l’immunità, permettendo di gestire in modo consapevole la Fase 2. Test a saponetta sono già provati all’Ospedale San Martino di Genova, con risultati piuttosto attendibili anche e ci sono ancora incertezze circa il “periodo finestra”. Lo ha annunciato il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, in collegamento con la tramissione “Mattino 5” su Canale 5

Il Governatore Giovanni Toti, ieri aveva anche annunciato in conferenza stampa di aver firmato un decreto che, di fatto, autorizzerà l’allestimento di stabilimenti balneari e chioschi, la manutenzione e la coltivazione di giardini e orti, pubblici e privati, l’edilizia libera e la consegna delle imbarcazioni già allestite nei cantieri navali. Anche Il Governatore della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha firmato una ordinanza che consente di effettuare lavori di manutenzione degli stabilimenti balneari, pur con tutte le sicurezze del caso,  la possibilità di recupero e smaltimento dei rifiuti accumulati durante l’inverno sulle spiagge e il mantenimento e la coltivazione degli orti, includendo anche la cura e il taglio della legna nei boschi. Il Governatore del Veneto, Luca Zaia, ha invece tolto il limite di 200 metri da casa per le attività motorie, purchè si resti in prossimità dell’abitazione, fermo restando che per ogni spostamento fuori dalla propria abitazione è obbligatorio indossare mascherine e guanti.

Oggi riaprono anche cartolibrerie, librerie, negozi di abbigliamento per bambini e tutti gli altri esercizi commerciali indicati nell’allegato al DPCM 10 aprile 2020, tranne in Lombardia, Piemonte e Toscana dove in Governatori hanno disposto il prolungamento del lockdown per tutti fino al 3 maggio. Anche in Campania cartolerie e librerie non riapriranno oggi ma resteranno chiuse fino al 3 maggio: lo ha stabilito un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Vincenzo De Luca, che ha previsto anche che i negozi di abbigliamento per bambini reteranno aperti solo il martedì e il venerdì. Il Governo, intanto, comincia ad anticipare il passaggio alla Fase 2 anche per alcuni settori, quali moda e metallurgia.

Mentre l’Italia piange altri sei medici morti per Coronavirus (in totale ora sono 115) arriva il Bollettino giornaliero dell’Ospedale Spallanzani di Roma, che parla di 166 persone positive, di cui 23 necessitano di respiratore.

A Milano la Guardia di Finanza ha sequestrato un ingente mole di documenti all’Albergo Pio Truvio di Miano. Anche i PM delle Province di Lecco e Sondrtio hanno avviato un’indagine conoscitiva per capire se il numero dei decessi degli anziani nelle Rsa del territorio abbiano avuto un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e verificare gli eventuali decessi per Covid-19.

Nella Conferenza stampa delle 18 il Capo del Dipartimento di Protezione civile, Dottor Angelo Borrelli, ci  ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva) e morti con Coronavirus e sull’attività svolta per fronteggiare questa terribile epidemia.

Oggi i guariti sono stati 1.695. Ci sono stati 675 casi in più e il numero dei positivi é salito a 104.291 di cui 3.186 (-74) sono in terapia intensiva, 28.011  -12 ricoverati e gli altri 73.094 (70%) in isolamento domiciliare. I decessi odierni sono 602. I nuovo contagi sono stati 4.092, totale 156.393. Sono stati 10.598 volontari impegnati nelle attività di assistenza alla popolazione, cui si aggiungono Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco,  Forze Armate, Polizia e Personale sanitario. Ha volito ringraziare David Sassoli per aver definito i volontari come “il cuore pulsante dell’Italia”. Sono stati raccolti  122.511.060 euro che saranno utilizzati per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e ventilatori polmonari; oggi sono stati spesi 5 milioni  euro, in totale circa 26 milioni. Il Dottor Borrelli ha voluto richiamare il tema della disabilità.