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Coronavirus: in Italia il 23 marzo 602 decessi e dati ancora in calo [VIDEO]

I dati sono stati ufficializzati dal Capo del Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli nella conferenza stampa del 23 marzo 2020

ROMA – Si è conclusa da poco la Conferenza stampa del Capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, che ogni giorno, da tre settimane, ci aggiorna su quelli che sono i dati giornalieri, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva) e morti con Coronavirus e sull’attività svolta per fronteggiare questa terribile epidemia. Nell’occasione é stato affiancato dal Professor Brusaferro dell’Istituto Superiore di Sanità.

Oggi i guariti sono stati 408, 7.423 in totale. Ci sono stati 3.380 casi in più e il numero dei positivi é salito a 50.418 di cui: 26.522 sono in isolamento domiciliare (senza sintomi o con sintomi lievi), 3.204 (6% del totale) sono in terapia intensiva, gli altri ricoverati in ospedale. I decessi odierni sono 602; in totale 5.451.

Passando all’attività svolta nella giornata del 21 marzo, il Dottor Borrelli ha segnalato che sono stati trasferiti quattro pazienti dalla Lombardi (68 in totale, di cui). La Germania ne ha accolto due pazienti (dovrebbe accoglierne otto) e questo ci evidenzia quanto sia importante la solidarietà internazionale. Così come lo é quella degli italiani. Finora sono stati raccolti 25 milioni e mezzo sul conto corrente del Dipartimento. Saranno utilizzati per l’acquisto di  dispositivi di protezione individuale e di respiratori, che aiuteranno a fronteggiare l’emergenza. Borrelli ha ringraziato i numerosi Paesi che hanno contribuito alle attività dell’Italia: in particolare Russia, Cina e Cuba. Frutto di relazione che la Protezione ha avuto nel corso degli anni.

Il Professor Brusaferro ha sottolinato come il grande contributo alla diminuzione dei casi é dovuto alle Regioni maggiormente interessate (Lombardi, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto). Occorre fare in modo che il contenimento avvenga in tutte le altre. Ha evidenziato come, ora che gli italiani sono confinati tra le mura domestiche, le start up sapranno sviluppare la migliore creatività; segno di un mondo che sta cambiando.

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Pubblicato da
Marina Denegri

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