Il bollettino del 10 giugno 2020 ci parla di 202 nuovi casi e da una decrescita di 1.162 ricoverati, 14 in terapia intensiva; 71 decessi
Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, mercoledì 10 giugno 2020, andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.
DATI COVID-19 IN ITALIA IL 9 GIUGNO
Nel giorno in cui sono state annunciato l’allentamento delle misure restrittive, il totale delle persone che hanno contratto il virus era di 235.561, con un incremento rispetto a lunedì di 283 nuovi casi. Il numero totale di positivi era di 32.872, con una decrescita di 1.858 assistiti. Tra i positivi, 263 erano in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 20 pazienti. 4.581 persone erano ricoverate con sintomi, con un decremento di 148 pazienti. 28.028 persone, pari all’85% degli attualmente positivi, erano in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. I deceduti sono stati 79 e hanno portato il totale a 34.043. Nel totale odierno sono conteggiati 32 decessi, riferiti a giorni precedenti e non alle ultime ventiquattrore, comunicati solo ieri dalla Regione Abruzzo. Il numero complessivo dei dimessi e guariti é salito invece a 168.646, con un incremento di 2.062 persone.
STATISTICHE PER REGIONE
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi erano 18.297 in Lombardia, 3.671 in Piemonte, 2.156 in Emilia-Romagna, 1.004 in Veneto, 628 in Toscana, 249 in Liguria, 2.570 nel Lazio, 992 nelle Marche, 675 in Campania, 613 in Puglia, 81 nella Provincia autonoma di Trento, 853 in Sicilia, 128 in Friuli Venezia Giulia, 567 in Abruzzo, 95 nella Provincia autonoma di Bolzano, 29 in Umbria, 54 in Sardegna, 8 in Valle d’Aosta, 68 in Calabria, 120 in Molise e 14 in Basilicata.
OMS: VIRUS NON TRASMISSIBILE DAGLI ASINTOMATICI
Maria Van Kerkhove, direttore del team tecnico dell’Organizzazione mondiale della sanità per la pandemia, nel corso di un media briefing da Ginevra, ha dichiarato che molto raro che un asintomatico possa trasmettere il Covid-19. Oggi è tornata sull’argomento, chiarendo che le sue parole sono state fraintese. “Molto rara” perché c’é una difficoltà oggettiva d’individuare gli asintomatici con test e tamponi. Sul punto i pareri sono discordi. Ranieri Guerra dell’Oms ritiene che i veri asintomatici siano pochissimi, per Pierluigi Lopalco bisogna stare attenti. Andrea Crisanti sottolinea che il virus é presente negli asintomatici e nei sintomatici in eguale misura; Giuseppe Ippolito, direttore dello Spallanzani pensa che non ci sia certezza sulle modalità di trasmissione.
IL VIROLOGO BASSETTI SPIEGA L’EVOLUZIONE DELLA MALATTIA
Il Direttore del Reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha spiegato in un lungo post su Facebook l’evoluzione della malattia. “Ci sono varie novità molto interessanti, oltre ad alcune conferme sul fronte COVID. A distanza di più di 5 settimane dalla riapertura del 4 maggio (ovvero dopo un tempo che è di 2 volte e mezzo quello massimo di incubazione della malattia) non si è assistito, come qualcuno aveva previsto, ad un aumento dei contagi nè tanto meno dei casi di malattia ricoverati in ospedale o gestiti a casa. Il primo focolaio italiano di COVID-19, che è iniziato con numeri importanti a febbraio, sta quindi volgendo al termine in tutte le regioni italiane, compresa la Lombardia. Speriamo di arrivare a zero contagi entro le prossime 3-4 settimane. Credo che questa sia una buona notizia. Basta terrorismo e catastrofismo. Con molta cautela e senza il “liberi tutti”, guardiamo con ottimismo al futuro. Per quel che riguarda la presentazione clinica e la gravità dei nuovi malati di COVID è stato detto molto, forse troppo negli ultimi 10 giorni. Posso confermare che anche gli ultimi ricoveri presentano le medesime caratteristiche. Sono meno gravi, meno aggressivi, meno impegnativi già nella loro presentazione iniziale rispetto a quelli di marzo. Non abbiamo più visto branchi di tigri assassine latrici di morte, ma soltanto qualche gatto selvatico, il più delle volte, docili come felini domestici. Uno studio inglese dell’University College di Londra ha confermato che il virus è mutato per ben 189 volte nel in tutto il mondo adattandosi quindi all’uomo. Lo ha fatto in un tempo veramente molto breve rispetto ad altri virus simili del passato. Lo stesso studio è stato anche in grado di ridatare la comparsa del virus nel mondo agli inizi di ottobre 2019. Dopo tutte le polemiche editoriali suscitate dallo studio sulla clorochina pubblicato su Lancet, ne arriva un altro che in maniera, direi inequivocabile, spegne definitivamente gli entusiasmi su questo farmaco per la cura di pazienti ospedalizzati con il COVID. Si tratta dello studio “Recovery” in cui sono stati trattati oltre 11000 pazienti e non si è visto alcun beneficio con il’uso della drossiclorochina (plaquenil). Finalmente l’OMS (meglio tardi che mai…) rivede le sue posizioni sui guanti. Non servono per strada, al supermercato, sugli autobus, sui treni, in aereo, nei negozi, ecc. Lo dicevo da mesi. Laviamoci bene le mani, evitiamo di inquinare e lasciamo i guanti a chi ne ha veramente bisogno.Speriamo che presto ci si uniformi in tutta Italia anche sull’uso delle mascherine, che deve essere fortemente raccomandato quando non si possa mantenere la distanza di sicurezza. Lasciamo che prevalga sempre l’evidenza scientifica nella prevenzione e nella gestione clinica e terapeutica del COVID, oltre a tanto buonsenso”.
ARCURI: “92MILA TAMPONI FINO AL 31 DICEMBRE”
Il Commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, ha dichiarato che a maggio la media era di 61mila tamponi al giorno al giorno ma si arriverà a 92mila tamponi al giorno fino al 31 dicembre 2020, incrementando quindi di un ulteriore 50% la possibilità delle regioni di somministrare test molecolari ai cittadini.
IL MINISTRO AZZOLINA RINGRAZIA IL PROFESSOR BIANCHI
Il Professor Patrizio Bianchi in qualità di coordinatore del Comitato di esperti costituito dalla Ministra dell’Istruzione Azzolina ha presentato in commissione Istruzione alla Camera le proposte per la scuola con riferimento all’emergenza sanitaria. Così scrive su Facebook il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina: “Ho appena incontrato il professor Patrizio Bianchi e ho voluto ringraziare lui e tutto il Comitato di esperti per il lavoro che stanno portando avanti. Riapriremo le scuole a settembre e getteremo le basi per una scuola nuova”.
MERKEL E MACRON SCRIVONO ALLA UE
La cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron e altri quattro membri dell’Unione europea hanno inviato una lettera alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: chiedono che l’Ue si prepari alla prossima ondata della pandemia da Coronavirus.
I DATI COVID DEL 10 GIUGNO
Alle 18 la Protezione civile ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).
Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 10 giugno, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 235.763, con un incremento rispetto a ieri di 202 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 31.710, con una decrescita di 1.162 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 249 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 14 pazienti rispetto a ieri. 4.320 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 261 pazienti rispetto a ieri. 27.141 persone, pari all’86% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 71 e portano il totale a 34.114. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 169.939, con un incremento di 1.293 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 17.857 in Lombardia, 3.372 in Piemonte, 2.061 in Emilia-Romagna, 965 in Veneto, 539 in Toscana, 245 in Liguria, 2.566 nel Lazio, 947 nelle Marche, 642 in Campania, 557 in Puglia, 80 nella Provincia autonoma di Trento, 853 in Sicilia, 113 in Friuli Venezia Giulia, 550 in Abruzzo, 94 nella Provincia autonoma di Bolzano, 28 in Umbria, 50 in Sardegna, 6 in Valle d’Aosta, 54 in Calabria, 120 in Molise e 11 in Basilicata.