Il bollettino dell’11 dicembre 2020 parlava di 18.727 nuovi casi. 28.562 ricoverati, 3.265 in terapia intensiva; 761 decessi
Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, venerdì 11 dicembre andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile.
Alle 17 circa la Protezione Civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi. Nell’attesa vediamo cosa é successo nelle ultime ore.
Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 18.727 (ieri 16.999 ) nuovi casi a fronte di 190.416 tamponi (contro i 171.586 di giovedì). Il rapporto nuovi positivi-tamponi era del 9,83% . I decessi erano 761 e hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 63.387. Gli attualmente positivi erano 690.323 (giovedì 696.527), di cui 28.562 (-526) ricoverati con sintomi e 3.265 (-26) in terapia intensiva. I dimessi/guariti erano, in totale, 1.052.163 (ieri 1.027.994).
POSSIBILE CAMBIO DI COLORE PER CINQUE REGIONI
Nella giornata di ieri lieve aumento del rapporto tra positivi e tamponi processati ma altissimo il numero del decessi (887), contro i 449 del giorno precedente. Intanto, a seguito del nuovo report dell’Istituto Superiore di Sanità, da domenica 13 dicembre cinque Regioni potrebbero cambiare colore: si tratta Lombardia, Piemonte, Toscana e Campania, che dovrebbero tornare in zona gialla, e dell’Abruzzo che potrebbe diventare zona arancione.
In realtà per l’Abruzzo si tratterebbe soltanto di una ufficializzazione dello stato attuale, dal momento che su tutto il territorio regionale sono state applicate le regole vigenti nelle zona arancioni da lunedì scorso, in conseguenza di un’ordinana firmata del Governatore Marsilio, contro la quale il Governo ha presentato ricorso davanti al Tar dell’Aquila per chiederne l’annullamento. Per il Governo posto che il 27 novembre la cabina di regia ha accertato per la prima volta la riduzione dello scenario epidemico condizione poi confermata dal monitoraggio del 4 dicembre, il periodo di 14 giorni era destinato a perfezionarsi non prima dell’11 dicembre.
IL GOVERNO VALUTA LA POSSIBILITA’ DI SPOSTAMENTI TRA COMUNI IL 25, 26 DICEMBRE E 1° GENNAIO
Il Governo, al contrario di quanto prevede l’ultimo dpcm, potrebbe consentire gli spostamenti fra i Comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno, fermo restando il divieto di spostamento tra Regioni dal 21 gennaio al 6 dicembre, anche tra quelle di fascia gialla. La decisione finale dovrebbe arrivare solo oggi. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha fatto, però, sapere, di essere contrario a tale deroga, invitando a ridurre il più possibile i contatti tra persone durante le festività natalizie.
Intanto un’ordinanza firmata dal Governatore della Campania De Luca stabilisce, da questo fine settimana, controlli rigorosi nelle principali stazioni ferroviarie della Campania e all’aeroporto per individuare persone in movimento senza motivazioni o con sintomi.
POSSIBILE RIENTRO A SCUOLA DOPO LE FESTE
Il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha dichiarato che l’obiettivo del Governo è quello di di far tornare a scuola in presenza, subito dopo le feste, gli studenti, anche quelli delle scuole superiori. Il coordinatore del Cts Agostino Miozzo ha ripetuto che la seconda ondata di contagi non é collegata in alcun modo alla scuola, così come non lo sarebbe un’eventuale terza ondata. I rischi non derivano dal ritorno tra i banchi ma dai comportamenti che terremo durante le festività natalizie.
209 MILIARDI ALL’ITALIA DAL RECOVERY FUND
Il Consiglio europeo ha trovato l’accordo sul Recovery fund e su Next Generation Eu. Lo ha annunciato il Premier Giuseppe Conte su Twitter: “Appena raggiunto in Consiglio Europeo l’accordo definitivo su Next Generation Eu. Questo significa poter sbloccare le ingenti risorse destinate all’Italia: 209 miliardi. Approvato anche il bilancio pluriennale. Ora avanti tutta con la fase attuativa: dobbiamo solo correre. Ha precisato che si andrà avanti solo con l’appoggio della maggioranza”.
LE SANTE MESSE DI PAPA FRANCESCO DEL PERIODO NATALIZIO
La vigilia di Natale le celebrazioni saranno anticipate a prima del coprifuoco, che avrà inizio alle 22. Papa Francesco celebrerà la Messa di Natale alle 19.30. Il pontefice celebrerà il rito della Notte di Natale nella Basilica di San Pietro, la sera di giovedì 24 dicembre, alle 19.30, due ore prima del consueto orario. Modificata anche la Benedizione ‘Urbi et Orbi’ del giorno di Natale alle 12.00, che avverrà nella Basilica e non dalla Loggia Centrale. Il Te Deum del 31 dicembre si terrà, come al solito, alle 17.00 mentre le Sante Messe del primo gennaio e dell’Epifania saranno alle 10 nella Basilica di San Pietro.
SITUAZIONE NEL MONDO
Nel mondo sono quasi 69 milioni i contagi. In Francia dal 15 dicembre si potrà circolare liberamente e senza autocertificazione, eccetto le ore di coprifuoco, dalle 20 alle 6 del mattino e ci si potrà spostare da una Regione all’altra del paese. Nella notte fra il 24 e il 25 dicembre tutti gli spostamenti saranno liberamente consentiti; resteranno, invece, chiusi, musei e cinema. In Svezia, a Stoccolma, le terapie intensive sono sature al 99%. Nelle ultime ventiquattro ore nel Regno Unito si registravano 20.964 nuovi casi e 516 nuovi decessi. In Spagna, secondo uno studio dell’Istituto di statistica, tra marzo e maggio ci sarebbero stati oltre 45mila morti legati alla pandemia, 18mila in più rispetto al bilancio ufficiale del Ministero della Sanità.
IL BOLLETTINO DEL 10 DICEMBRE
Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 16.999 (ieri 12.756) nuovi casi a fronte di 171.586 tamponi (contro i 118.475 di martedì). Il rapporto nuovi positivi-tamponi era del 10.8% (martedì del 9,9%). I decessi erano 887 e hanno portatoil totale dele vittima da inizio epidemia a 62.626. Gli attualmente positivi erano 696.527 (martedì 710.515), di cui 29.088 (-565) ricoverati con sintomi e 3.291 (-29) in terapia intensiva. I dimessi/guariti erano, in totale, 1.027.994.
Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, il numero complessivo dei positivi era di: 87.243 in Lombardia, 90.767 nel Lazio, 64.717 in Emilia Romagna, 96.165 in Campania, 22.332 in Toscana, 61.107 in Piemonte, 83.137 in Veneto, 36.969 in Sicilia, 48.802 in Puglia, 14.994 in Sardegna, 8.958 in Liguria, 15.991 in Abruzzo, 14.195 in Friuli Venezia Giulia, 13.219 nelle Marche, 5.379 in Umbria, 9.776 in Calabria, 10.721 a Bolzano, 6.271 in Basilicata, 2.446 a Trento, 2.555 in Molise, 783 in Valle d’Aosta.