Coronavirus in Italia, bollettino del giorno 19 luglio 2020: +219 nuovi casi

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Il bollettino del 19 luglio 2020 parla di 219 nuovi casi, 771 ricoverati con sintomi, 49 in terapia intensiva. 3 morti

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, domenica 19 luglio 2020, andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.

DATI COVID-19 IN ITALIA IL 18 LUGLIO

Secondo il Ministero della Salute  i nuovi casi erano 249, i decessi 14. Il numero dei positivi, era 12.368, quello dei ricoverati 757; 50 i pazienti in terapia intensiva. I guariti erano 323. Nessun nuovo positivo solo in Valle d’Aosta, Molise e Basilicata.

I NUMERI REGIONE PER REGIONE

Secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, le persone positive nelle Regioni italiane sono state finora: 7.255 in Lombardia, 847 in Piemonte, 1.234 in Emilia-Romagna, 525 in Veneto, 314 in Toscana, 200 in Liguria, 866 nel Lazio, 155 nelle Marche, 19 nella Provincia autonoma di Trento, 287 in Campania, 72 in Puglia, 99 in Friuli Venezia Giulia, 117 in Abruzzo, 162 in Sicilia, 101 nella Provincia autonoma di Bolzano, 14 in Umbria, 11 in Sardegna, 75 in Calabria, 2 in Valle d’Aosta, 8 in Molise e 5 in Basilicata.

INFETTIVOLOGO BASSETTI: “NESSUNO SI É RIAMMALATO”

Il Professor Matteo Bassetti, Direttore del Reparto Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, rifacendosi ad un articolo pubbicato sul Quotidiano la Repubblica, dove si affermava la possibilità che gli anticorpi creati dall’organismo contro il covid addirittura avessero un effetto boomerang e i pazienti già colpiti potessero essere ricolpiti ed avere complicazioni ancora più gravi, ha dichiarato attraverso i social che oggi al mondo nessuno colpito dal covid si è riammalato. “Nessuno al mondo che aveva, anche se asintomatico un test sierologico positivo (che esprime la presenza di anticorpi) si è poi ammalato. l’evidenza di altri lavori scientifici e di alcuni da noi pubblicati recentemente invece, propendono verso una immunità acquisita che almeno per un po’ di tempo è in grado di proteggere i soggetti dalla malattia”.

SCUOLA, CONFERMATA LA RIPRESA IL 14 SETTEMBRE

Scrive su Facebook il Ministro della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina: “Oggi sono stata in Piemonte, a Torino, per lavorare con il Tavolo regionale alla riapertura di settembre, insieme agli Enti locali e ai rappresentanti di tutto il mondo della scuola. Il CantiereScuola ha un obiettivo che non cambia: il 14 settembre la scuola riapre e riapre per tutti. Gli organici e le risorse ci sono. È stato approvato il decreto Rilancio con 1,6 miliardi per la scuola e un altro miliardo è in arrivo. Voglio rassicurare non solo le famiglie e gli studenti ma anche tutto il personale scolastico. La data è chiara da tempo. Le risorse ci sono e sono importanti. Le linee guida sono chiare e sono state inviate da tempo. Basta polemiche e pessimismo cronico dunque. La riapertura della scuola coinvolge in primis il ministero dell’Istruzione, ma anche l’intera comunità educante e tutto il Paese. Dobbiamo ricordarlo sempre. La riapertura è una sfida che o si vince tutti insieme o si perde tutti insieme. Dunque ognuno deve fare la propria parte. Mi riferisco anche a chi, purtroppo fa assembramenti come quelli che molti di noi hanno visto in questi giorni. Non è il momento di abbassare la guardia. Dobbiamo essere assolutamente prudenti: più prudenza abbiamo oggi, più liberi saremo domani”.

I DATI COVID DEL 19 LUGLIO

Alle 18 il Ministero della Salute ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).

Secondo il Ministero della Salute i nuovi casi erano 219, i decessi 3. Erano quindi 12.440 le persone positive, i guariti 196.949: i soggetti ricoverati in terapia intensiva erano 49, 743 quelli ricoverati con sintomi, e 11.640 in isolamento domiciliare.