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Coronavirus in Italia, bollettino del giorno 2 novembre 2020: +22.253 nuovi casi

Il bollettino del 2 novembre 2020 parlava di 22.253 nuovi casi 21.862 ricoverati, 2.022 quelli in terapia intensiva; 233 decessi

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, lunedì 2 novembre andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.

DATI COVID-19 IN ITALIA IL 1° NOVEMBRE

Il bollettino del 1 novembre 2020 parlava di 29.907 nuovi casi 18.902 ricoverati, 1.939 quelli in terapia intensiva; 208 decessi.

I NUMERI REGIONE PER REGIONE

Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, le persone positive nelle Regioni erano: 90.075 in Lombardia, 47.178 in Campania, 36.106 nel Lazio, 34.414 in Piemonte, 31.414 in Veneto, 29.974 in Toscana, 24.917 in Emilia Romagna, 15.324 in Sicilia, 12.032 in Puglia, 8.714 in Liguria, 7.210 in Umbria, 6.723 nelle Marche, 6.633 in Abruzzo, 6.378 in Sardegna, 5.631 a Bolzano, 5.376 in Friuli Venezia Giulia, 3.362 in Calabria, 2.100 a Trento, 1.920 in Valle d’Aosta, 1.595 in Basilicata, 1.053 in Molise.

VERSO UN NUOVO DPCM

Si é svolto nella mattinata di ieri il confronto tra Governo e Regioni sulle nuove misure per contenere il Covid-19. L’orientamento dei Governatori é quello di evitare un nuovo lockdown perché il  tssuto economico-sociale non se lo può permettere e andrebbe a colpire sempre le medesime categorie. Nella serata di oggi, o al più domani, é atteso il nuovo DPCM. Da indiscrezioni si sa che sono in corso riunioni per cercare si arrivare a un compromesso sulle limitazioni agli spostamenti e la chiusura delle attività. Si potrebbe fissare il coprifuoco alle 21 per tutto il territorio nazionale ma il Cts preferirebbe le 18.

Inoltre, per le Regioni con un alt indice RT la chiusura di bar e ristoranti anche a pranzo, mentre resterebbero sempre consentiti la consegna e l’asporto. Chiuderebbero i negozu , tranne farmacie, parafarmacie, tabacchi e alimentari) e i musei. Nella Pubblica amministrazione si applicherebbe per intero lo smart working, eccezion fatta per i servizi pubblici essenziali. Le scuole superiori sarebbero tutte solo in didattica a distanza, cosi’ come le seconde media e terze medie; solo le scuole elementari e la prima media resterebbero aperte in presenza.

FONTANA: “SI’ A LOCKDOWN NAZIONALE”

Il Governatore della Lombardia Attilio Fontana ha sottolineato che il lockdown è l’unica misura che si è dimostrata efficace e se gli esperti dovessero ritenerla necessaria andrebbe applicata su tutto il territorio nazionale. Nello specifico si è detto contrario a un lockdown territoriale, perchè se fermiamo Milano, si ferma la Lombardia e il virus oggi è diffuso su tutto il territorio nazionale.

IL POST SOCIAL DEL GOVERNATORE TOTI OGGETTO DI POLEMICHE

Ha fatto discuterere un post su Twitter del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.Per quanto ci addolori ogni singola vittima del #Covid19, -si leggeva nel post- dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della #Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate”. A chiudere le polemiche, che lo accusavano di insensibiità verso gli anziani, é stato lo stesso Governatore, che di proprio pugno ha scritto sui social: “Un mio precedente tweet, scritto in effetti malamente da un mio collaboratore, ha scatenato l’inferno. È stata una cosa mal fatta. Mi dispiace e chiedo scusa, per me e per chi l’ha scritto. Chi lavora talvolta sbaglia. E magari imparando dall’errore, migliorerà in futuro.
Chi temo non possa migliorare e farà grandi danni al Paese nel prossimo futuro è chi meschinamente strumentalizza per evitare di dare risposte su un tema difficile, umanamente, eticamente, politicamente ed economicamente. Pertanto meglio buttarla, come si dice, in gazzarra”.

LOCATELLI: “PRESTO PER VEDERE GLI EFFETTI DEL DPCM DEL 25 OTTOBRE”

il presidente del Consiglio superiore di sanita’ e componente del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli ha ribadito che gli effettidelle misure restrittive contenute nel DPCM del 25 ottobre potranno vedersi non prima del 9-10 novembre. Ha annunciato che 11 vaccini all’ultima fase di sperimentazione saranno approvati dalle autorità internazionali i primi di dicembre; in primavera, pertanto, potrebbe essere vaccinata una larga fascia della popolazione.

SITUAZIONE NEL MONDO

Si allunga di giorno in giorno la lista dei Paesi europei che stanno imponendo nuovi lockdown. Dopo Francia, Spagna, Regno Unito, Belgio e Austria, dal 4 novembre anche il Portogallo adotterà un lockdown parziale che coinvolgerà circa il 70% della popolazione, che potrà uscire di casa solo per lavoro, dove non è possibile lo smart working, o per portare i figli a scuola; coprifuoco per tutte le attività commerciali dalle 22.

I DATI COVID DEL 2 NOVEMBRE

Alle 17 circa la Protezione Civile ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).

Il bollettino del 2 novembre 2020 parlava di 22.253 nuovi casi 21.862 ricoverati, 2.022 quelli in terapia intensiva; 233 decessi.

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Pubblicato da
Marina Denegri

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