Il bollettino del 21 luglio 2020 ci parla di 129 nuovi casi, 767 ricoverati con sintomi, 49 in terapia intensiva, 15 nuovi decessi
Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, martedì 21 luglio 2020, andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.
DATI COVID-19 IN ITALIA IL 20 LUGLIO
Secondo il Ministero della Salute i nuovi casi erano 190, i decessi 13. I guariti erano 217: i soggetti ricoverati in terapia intensiva erano 47, 765 quelli ricoverati con sintomi, e 11.612 in isolamento domiciliare
I NUMERI REGIONE PER REGIONE
Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, le persone positive nelle Regioni italiane sono state finora: Lombardia 95.548, Emilia-Romagna 29.220, Veneto 19.649, Piemonte 31.537, Marche 6.811, Liguria 10.105, Campania 4.833, Toscana 10.375, Sicilia 3.144, Lazio 8.450, Friuli-Venezia Giulia 4.557, Abruzzo 3.356, Puglia 4.557, Umbria 1.456, Bolzano 2.684, Calabria 1.239, Sardegna 1.379, Valle d’Aosta 1.196, Trento 4.889, Molise 446, Basilicata 408.
SPERANZA: “RISCHIO CONCRETO DI NUOVE CHIUSURE”
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato che il rischio di nuove chiusure purtroppo sussiste e invitato gli italiani a continuare a mantenere comportamenti responsabili. Speranza ha annunicato che qualora ci fosse necessità di interventi duri il Governo é pronto a disporli.
BASSETTI:” BASTA ALLARMISMI”
Scrive su Facebook il Professor Matteo Bassetti, Direttore del Reparto Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova. “Mi spiace constatare che nel nostro paese sul COVID ci siano ormai di fatto due fazioni contrapposte: una che esulta quando c’è un nuovo focolaio o un nuovo ricovero, per dimostrare che bisognerebbe stare tutti ancora chiusi in casa e un’altra che aspetta con ansia il bollettino delle 18 per sapere se verrà ancora criticata dall’altra parte. In mezzo una parte dell’opinione pubblica e dei mass media a cui l’allarmismo giova e fa audience. I medici e gli scienziati, che sono stati criticati per essersi divisi, si muovono con difficoltà in questo contesto partigiano. Io credo infatti, che noi medici abbiamo detto tutti le stesse cose, con punti di vista differenti. Quindi nessuna divisione. Anzi. Ma da che parte sta’ la verità? Io credo che l’unico modo per analizzare la situazione italiana sia quello di guardare ai numeri. Ieri 3 decessi in tutta Italia, zero in Lombardia (la nostra Wuhan), 49 ricoverati in terapia intensiva (un centesimo del numero a cui arrivammo a aprile), riduzione del numero dei ricoveri in generale e del numero complessivo dei positivi. A me sembravano numeri incoraggianti”.
I DATI COVID DEL 21 LUGLIO
Alle 18 il Ministero della Salute ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).
Secondo il Ministero della Salute i nuovi casi erano 129, i decessi 15. I guariti erano 217: i soggetti ricoverati in terapia intensiva erano 49, 767 quelli ricoverati con sintomi, e 11.647 in isolamento domiciliare