Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, giovedì 21 maggio 2020, andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.
Nel giorno in cui sono state annunciato l’allentamento delle misure restrittive, il totale delle persone che hanno contratto il virus era 227.364, con un incremento rispetto a ieri di 665 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 62.752, con una decrescita di 2.377 assistiti rispetto a martedì. Tra i positivi, 676 erano in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 40 pazienti. 9.624 persone erano ricoverate con sintomi, con un decremento di 367 pazienti. 52.452 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, erano in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. I deceduti sono stati 161 e hanno portato il totale a 32.330. Il numero complessivo dei dimessi e guariti é salito invece a 132.282, con un incremento di 2.881 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi positivi erano 26.671 in Lombardia, 9.151 in Piemonte, 5.098 in Emilia-Romagna, 3.532 in Veneto, 2.117 in Toscana, 2.178 in Liguria, 3.786 nel Lazio, 1.974 nelle Marche, 1.442 in Campania, 1.902 in Puglia, 126 nella Provincia autonoma di Trento, 1.523 in Sicilia, 596 in Friuli Venezia Giulia, 1.317 in Abruzzo, 272 nella Provincia autonoma di Bolzano, 66 in Umbria, 331 in Sardegna, 46 in Valle d’Aosta, 353 in Calabria, 198 in Molise e 73 in Basilicata.
Nel corso di un webinar gratuito organizzato dalla società marchigiana Innoliving Spa, il professor Massimo Galli, direttore di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ha dichiarato che il Coronavirus sarebbe arrivato in Italia attorino al 25-26 gennaio scorso dalla Germania, circolando liberamente per un periodo di svariate settimane. Per questo ha potuto causare in particolare in Lombardia una epidemia, con migliaia di casi, di gravità analoga a quanto era avvenuto a Wuhan.
Nel corso della conferenza stampa di Regione Liguria, il virologo Matteo Bassetti, primario di Malattie Infettive al ‘San Martino’ di Genova ha dichiarato che si può cominciare a dire qualcosa sulla riapertura. La situazione è assolutamente sotto controllo, nonostante tutti i protocolli di nuovi farmaci nessun paziente è stato trattato. Il virus non solo ha fatto diminuire il numero di ricoveri e, probabilmente, ha anche perso forza. La sensazione é che non sia lo stesso di due mesi fa, è cambiata la tipologia di pazienti che si vedono negli ospedali.
Con l’ordinanza firmata ieri dal Governatore Giovanni Toti, la Regione Liguria anticipa in parte gli spostamenti fuori regione e concede visite ai congiunti residenti nelle regioni confinanti. La norma “autorizza gli spostamenti tra comuni limitrofi di regioni confinanti per consentire incontri con congiunti, previa comunicazione dei presidenti di Regione dei territori interessati ai prefetti competenti”. Toti ha inoltrato le comunicazioni ai presidenti di Regione coinvolti ovvero al presidente Rossi per la Toscana, Cirio per il Piemonte e Bonaccini per l’Emilia Romagna. Non appena riscontrato e comunicato ai prefetti, si potrà operare” ha aggiunto Toti. Nella serata di ieri anche il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato un provvedimento per consentire gli spostamenti dei cittadini tra le Marche e le altre Regioni limitrofe
Interventuto alla tresmisione “Mattino 5” su Canale 5, il Ministro agli affari regionali, Francesco Boccia, in merito al passaporto sanitario istituito da Regione Sardegna, ha dichiarato che nno esistono passaporti e che le regole sono quelle del Parlamento. Sulla riapertura del 3 giugno ha detto che se, in base alla curva epidemiologica ci saranno Regioni a rischio, ne parlerà con i relativi Governatori.
Giuseppe Conte, nella sua informativa a Senato,ha dichiarato che se il peggio è alle spalle lo si deve ai cittadini che hanno modificato i loro stili di vita. Ora, si tratta di riavviare il motore economico e produttivo dopo aver superato la fase più acuta dell’emergenza ma la sfida è ancora più difficile. I cittadini sono chiamati ad affrontare la Fase 2 con la stessa determinazioni, senza party, movida o assembramenti. Dal 25 maggio in arrivo test sierologici volontari e si sperimenterà la app Immuni.
Alle 18 la Protezione civile ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).
Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 21 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 228.006, con un incremento rispetto a ieri di 642 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 60.960, con una decrescita di 1.792 assistiti rispetto a ieri.Tra gli attualmente positivi, 640 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 36 pazienti rispetto a ieri. 9.269 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 355 pazienti rispetto a ieri. 51.051 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 156 e portano il totale a 32.486. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 134.560, con un incremento di 2.278 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 26.715 in Lombardia, 8.710 in Piemonte, 4.926 in Emilia-Romagna, 3.286 in Veneto, 1.877 in Toscana, 2.075 in Liguria, 3.637 nel Lazio, 1.832 nelle Marche, 1.373 in Campania, 1.839 in Puglia, 66 nella Provincia autonoma di Trento, 1.522 in Sicilia, 578 in Friuli Venezia Giulia, 1.272 in Abruzzo, 250 nella Provincia autonoma di Bolzano, 61 in Umbria, 318 in Sardegna, 43 in Valle d’Aosta, 326 in Calabria, 194 in Molise e 60 in Basilicata.
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