Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, sabato 23 maggio 2020, andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.
Nel giorno in cui sono state annunciato l’allentamento delle misure restrittive, il totale delle persone che hanno contratto il virus era di 228.658, con un incremento rispetto a giovedì di 652 nuovi casi. Il numero totale di positivi era di 59.322, con una decrescita di 1.638 assistiti. Tra i positivi, 595 erano in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 45 pazienti. 8.957 persone erano ricoverate con sintomi, con un decremento di 312 pazienti. 49.770 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, erano in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. I deceduti sono stati 130 e hanno portato il totale a 32.616. Il numero complessivo dei dimessi e guariti é salito invece a 136.720, con un incremento di 2.160 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 26.715 in Lombardia, 8.710 in Piemonte, 4.926 in Emilia-Romagna, 3.286 in Veneto, 1.877 in Toscana, 2.075 in Liguria, 3.637 nel Lazio, 1.832 nelle Marche, 1.373 in Campania, 1.839 in Puglia, 66 nella Provincia autonoma di Trento, 1.522 in Sicilia, 578 in Friuli Venezia Giulia, 1.272 in Abruzzo, 250 nella Provincia autonoma di Bolzano, 61 in Umbria, 318 in Sardegna, 43 in Valle d’Aosta, 326 in Calabria, 194 in Molise e 60 in Basilicata.
Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha dichiarato in conferenza stampa che l’indice di contagio Rt è segnalato sotto il valore 1 in tutte le Regioni italiane tranne in Val d’Aosta, dove si registra un valore pari a 1.06. La Valle d’Aosta, però, contesta dicendo che l’indice Rt negli ultimi 10 giorni é stato di 0,5. Per il presidente dell’Iss il virus ‘ancora circola, non si può escludere un incremento dei contagi.
Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), in conferenza stampa su Covid-19 all’Istituto superiore di sanità (Iss), ha dichiarato che il tempo ragionevole per avere il vaccino in commercio é la primavera del 2021. Magrini ha spiegato che ci sono almeno 5-6 candidati vaccini in fase avanzata e l’Italia partecipa in diversi modi. Non crede che per settembre ci sarà alcun vaccino disponibile nonostante i buoni risultati dei vaccini testati. Sono in corso accordi con quattro Paesi europei, di cui l’Italia è parte per assicurare la produzione a livello europeo; ora sarà da vedere se concorrerà anche con un proprio vaccino.
Il Presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, ha dichiarato nella consueta conferenza stampa durante la quale sono comunicati i dati, che la presenza del Covid-19 in Liguria risale a molto tempo prima della comparsa a Codogno. Tre studi hanno evidenziato come il Coronavirus fosse in circolazione ben prima delle date già note sul ‘paziente zero’ di Codogno.
Gli spostamenti tra una Regione e l’altra non sono ancora consentiti se non per motivi di lavoro, urgenza, necessità. Il report del 29 maggio ci dirà se dal 3 giugno sarà possibile la mobilità interregionale: l’apertura potrebbe non essere totale ma consentita solo tra territori con lo stesso indice di contagio. Per esembio, dalla Lombardia ci si potrebbe spostare solo per andare in Umbria e Molise
Alle 18 la Protezione civile ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).
Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 23 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 229.327, con un incremento rispetto a ieri di 669 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 57.752, con una decrescita di 1.570 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 572 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 23 pazienti rispetto a ieri. 8.695 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 262 pazienti rispetto a ieri. 48.485 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 119 e portano il totale a 32.735. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 138.840, con un incremento di 2.120 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 25.630 in Lombardia, 8.025 in Piemonte, 4.570 in Emilia-Romagna, 2.841 in Veneto, 1.766 in Toscana, 1.734 in Liguria, 3.581 nel Lazio, 1.713 nelle Marche, 1.273 in Campania, 1.805 in Puglia, 565 nella Provincia autonoma di Trento, 1.512 in Sicilia, 459 in Friuli Venezia Giulia, 1.168 in Abruzzo, 214 nella Provincia autonoma di Bolzano, 56 in Umbria, 287 in Sardegna, 35 in Valle d’Aosta, 288 in Calabria, 189 in Molise e 41 in Basilicata.
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