Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, martedì 24 novembre andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile. Nella giornata di ieri erano i nuovi casi di Coronavirus erano stati 22.930: un numero decisamente inferiore rispetto ai 28.737 del giorno precedente ma a fronte di un numero (148.945) inferiore di tamponi processati: il rapporto tra nuovi positivi e test era alito al 15,39%. I positivi erano 796.849, dei quali 758.342 in isolamento domiciliare.
Per quanto riguarda la situazione negli ospedali, i pazienti ricoverati nelle terapie intensive erano aumentati di 9 unità (i calo rispetto alle 42 di domenica), per un totale di 3.810 mentre l’incremento di quelli ricoverati nei raparti ordinari era stato di 418 unità (contro i 216 del giorno 22). Per la prima volta dall’inizio della seconda ondata il numero dei guariti era stato superiore a quello dei nuovi contagi.
Ieri in Italia si é superata la soglia dei 50mila morti per Covid, con un incremento rispetto di 630; domenica l’aumento era stato di 562 unità. Il 23 novembre le Regioni che avevano registrato un maggior incremento dei casi di positività erano state la Lombardia con 5.289 uovi casi, il Veneto con 2.540 nuovie l’Emilia-Romagna con 2.347 nuovi casi.
Alle ore 17 la Protezione Civile ci ha aggiorneto nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi.
Nelle ultime 24 ore i nuovi casi erano 23.232 su 188.659 tamponi. Il rapporto positivi/tamponi era sceso al 12,3%. Idecessi erano 853, che hanno protato il totale, da inizio epidemia, di 51.306: non succedeva dallo scorso 28 marzo che le vittime fossero così tanti ma, come ripetono sempre gli esperti, questo dato sarà l’ultimo ad abbassarsi. Gli attualmente positivi erano 798.386I pazienti ricoverati con sintomi erano 34.577 (-120), mentre quelli in terapia intensiva erano 3.816 (-6).
In Alto Adige i nuovi casi erano 160 su 342 tamponi, 16 i decessi. In Toscana 962 nuovi casi su 5086 tamponi, 47 i decessi. Nelle Marche 351 nuovi casi su 1220 tamponi; in Umbria
218 nuovi casi su 4653 tamponi, 10 decessi. In Basilicata 268 nuovi casi su 1826 tamponi. 16 decessi. In Veneto 2194 nuovi casi su 15205 tamponi, 95 decessi. Nel Molise 72 nuovi casi su 616 tamponi, un solo decesso.
In attesa in aggiornamenti, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, in ciascuna Regione il numero di persone positive é di: 149.918 in Lombardia, 103.509 in Campania, 83.889 nel Lazio, 76.923 in Piemonte, 73.727 in Veneto, 69.380 in Emilia Romagna, 52.419 in Toscana, 37.913 in Sicilia, 31.979 in Puglia, 16.349 in Abruzzo, 15.462 nelle Marche, 15.321 in Liguria, 13.205 in Friuli Venezia Giulia, 12.464 in Sardegna, 11.615 a Bolzano, 10.483 in Umbria, 10.146 in Calabria, 5.372 in Basilicata, 2.518 a Trento, 2.408 in Molise, 1.849 in Valle d’Aosta.
Secondo i calcoli eseguiti dal fisico Roberto Battiston, dell’Università di Trento, e basati sui dati forniti dalla Protezione civile, la curva dell’epidemia di Covid-19 in Italia è ormai molto vicina al picco, previsto fra il 26 e il 27 novembre. In quei giorni il numero dei positivi potrebbe essere di 830.000 per poi scendere fino ad arrivare quasi a dimezzarsi per Natale. Proprio parlando di Natale il Premier Giuseppe Conte, intervenuto a “Otto e mezzo” su La7 ha detto che si dvrà ridurre la socialità ma non dovrà venire meno la tradizione di scambiarsi i doni. Proprio per questo si sta lavorando per dilatare l’apertura dei negozi fino alle 22; il Governo sta pensando anche a un “bonus cash”per chi nel mese di dicembre effettuerà più di dieci acquisti pagando con carta di credito. Il Ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto al Tg5, ha sottolineato che, anche se le misure stanno sortendo i primi effetti ci vuole ancora cautela. Se l’inidce Rt di contagio scenderà sotto 1, si potrà valutare di aprire una nuova fase per il Paese ma ora é importante correre troppo perché la pressione sugli ospedali è ancora alta e per questo le misure restano indispensabili. Prudente anche il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, il quale ha dichiarato che si valuterà nel prossimo Dpcm cosa si potrà fare.
Per quanto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte abbia parlato di una possibile apertura, anticipando che con Merkel e Macron si sta lavorando ad un protocollo comune europeo é stato categorico nel dire che non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve perché quello che é incontrollabie non sono gli impianti da sci ma tutto ciò che ruota attorno. Forti le reazioni provenienti dall’ambiente montano. Giuseppe Cuc, presidente del Collegio Nazionale dei Maestri di Sci e dell’Associazione Valdostana Maestri Sci , ha dichiarato che sarebbe un danno irreparabile se il Governo non consentisse di aprire gli impianti da sci per le festività natalizie. Anche un campione del passato, Alberto Tomba, ha espresso il suo parere favorevole per l’apertura delle piste da sci sostenendo che lo sci è uno sport all’aperto che non pone un problema di distanziamento. Le piste dovrebbero dunque essere aperte, anche e con tutti gli accorgimenti del caso.
AstraZeneca ha dichiarato che il suo vaccino mostra “un’efficacia media al 70%”, dunque inferiore rispetto a quelli di Pfizer e Moderna, che avrebbero un’efficacia, rispettivamente, del 95% e del 94,5%), anche se é risultato quello più economico e di più facile conservazione. Il commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri, nella sua audizione in Commissione Biancio, ha detto che sono già stati spesi 94 milioni per acquistare vaccini. Al TG5 il Ministro della Salute Roberto Speranza ha assicurato che un vaccino potrà essere somministrato ad una persona soltanto in condizioni di piena e assoluta sicurezza. L’obiettivo é quello di raggiungere l’immunità di gregge e, quindi, c’é bisogno che un numero molto alto di persone prenda il vaccino. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto a precisare che il vaccino non sarà obbligatorio ma fortemente raccomandato,
Nelle ultime ventiquattro ore in Francia si erano registrato 4.452 nuovi casi, che é il dato più basso da inizio ottobre, e 500 decessi. Il Premier inglese Boris Johnson ha annunciato che il 2 dicembre, allo scadere del lockdown in atto, potrebberi riaprire palestre e anche ristoranti e pub con coprifuoco, però, alle ore 22, esteso alle 23 per le consumazioni già servite.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza con cui si rinnovano le misure restrittive relative alla Provincia autonoma di Bolzano e alle Regioni Basilicata, Liguria e Umbria. L’ordinanza e’ valida fino al 3 dicembre 2020, alva diversa classificazione secondo quanto previsto a dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020.
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