Coronavirus in Italia, aggiornamenti e news del 25 novembre 2020: +25.853 nuovi casi

590

coronavirus covid-19 mercoledì

Il bollettino del 25 novembre 2020 parlava di  25.853 nuovi casi. 34.313 i ricoverati, 3.848 in terapia intensiva; 722 decessi

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, mercoledì 25 novembre andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile.

Alle ore 17 la Protezione Civile ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sonno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi. I nuovi casi di positività registrati nelle ultime 24 ore sono 25.853, in aumento rispetto a ieri. I morti sono 722, per un totale di 52.028 da inizio epidemia.Per il secondo giorno consecutivo in calo i pazienti ricoverati, che sono passati dai 34.577 di ieri ai 34.313  di oggi (-264). In aumento di 32 unità le terapie intensive.

Nella giornata di ieri i nuovi casi erano stati 23.232, in leggero aumento rispetto a lunedì, ma con 40mila tamponi in più (188.659). Il rapporto tra positivi e test era sceso al 12,3i%. I  positivi erano 798.386 di cui 34.577 ricoverati con sintomi e 3.816. Purtroppo i decessi erano stati 853: una cifra che non si registrata dallo scorso 28 marzo ma, come ripetono sempre gli esperti, il dato delle vittime sarà l’ultimo ad abbassarsi.  Il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, si é detto cautamente ottimista perché diminuiscono i positivi, mentre in riferimento ai numeri sui decessi ha detto che gli effetti di questa lunga scia si vedranno ancora per qualche tempo. Dello stesso parere  il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, il quale ha dichiarato che si conferma una chiara riduzione della trasmissibilità ma che, riguardo ai decessi, purtroppo si continuerà ancora per qualche giorno a pagare un prezzo collegato a un periodo in cui il virus circolava in maniera più massiva.

LA SITUAZIONE REGIONE PER RAGIONE

Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, in ciascuna Regione il numero di persone positive era di: 148.760 in Lombardia, 85.796 nel Lazio, 71.344 in Emilia Romagna, 102.851 in Campania, 50.706 in Toscana, 77.075 in Piemonte, 73.354 in Veneto, 38.199 in Sicilia, 32.959 in Puglia, 12.562 in Sardegna, 14.783 in Liguria, 16.656 in Abruzzo, 13.347 in Friuli Venezia Giulia, 15.717 nelle Marche, 10.197 in Umbria, 10.135 in Calabria, 11.656 a Bolzano, 5.591 in Basilicata, 2.472 a Trento, 2.459 in Molise, 1.767 in Valle d’Aosta.

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza con cui si rinnovano le misure restrittive relative alla Provincia autonoma di Bolzano (zona rossa) e alle Regioni Basilicata, Liguria e Umbria (zona arancione). L’ordinanza é valida fino al 3 dicembre 2020, salva diversa classificazione secondo quanto previsto a dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020.

FESTIVITA’ NATALIZIE

Il Premier Giuseppe Conte sul nuovo Dpcm di Natale che se continuerà l’andamento positivi a dicembre verrà posta fine alle zone rosse a dicembre e per Natale verranno emanate misure ad hoc. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha anticipato che il coprifuoco alle 22 potrebbe valere anche per la Messa di Natale, che é una occasione come le altre per diffondere il virus. Una valutazione sarà comunque fatta nei prossimi giorni. Intanto in  Germania si é già stabilito che durante la festività natalizie sarà possibile ritrovarsi al massimo in 10 persone mentre i botti di Capodanno non si terranno in in piazza e sono sconsigliati a casa. In Spagna, invece, il limite sarà di sei persone e dal 24 al 31 dicembre il coprifuoco dall’una alle 6.

IMPIANTI SCIISTICI

Altro tema scottante é quello degli impianti sciistici. La Federazione Sci ha fatto sapere che nel 2020 il fatturato subirà una perdita di 14 miliardi di euro. Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ha però ribattuto che nessuno sottovaluta l’impatto di una chiusura delle attività sciistiche, però i numeri attuali non rendono compatibile una ipotesi di riapertura, perché vorrebbe dire esporre tutto il Paese a una ripresa della curva epidemica. Sarà fondamentale una concertazione europea.

SITUAZIONE VACCINO

Mentre Oxford-AstraZeneca fa sapere che 200 milioni di dosi sarannodisponibili entro il 2020, Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, intervenuto a Cartabianca, suRai 3, si é detto scettico rispetto alla possibilità che le prime dosi di vaccino possano entro la fine del mese di gennaio. Matteo Bassetti, Direttore del Reparto Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, scrive su Facebook che é chiaro che una terza ondata Sars-CoV-2 sarà molto probabile, ma forse ne avremo anche una quarta, una quinta e chissà quante altre. Dobbiamo metterci in testa che con il coronavirus dovremo convivere e non esserne terrorizzati. “Abbiamo imparato a fare la diagnosi e a riconoscerne i sintomi. Sappiamo tracciare i contatti e assistere chi ha bisogno di cure in ospedale e a casa. Immagino che nel 2021 avremo altri focolai e probabilmente picchi Sars-CoV-2, ecco perché i sistemi sanitari non devono rilassarsi, ma essere sempre pronti a convertire e riconvertire rapidamente le strutture in reparti Covid e viceversa. Sta arrivando il vaccino, anzi i vaccini. Gli italiani devono essere fiduciosi, responsabili, giustamente preoccupati, ma non farsi prendere dal panico”.

SITUAZIONE NEL MONDO

Nel mondo si é toccato il tetto i59,4 milioni di contagi e si é superata anche la soglia di 1,4 milioni di morti. Nelle ultime ventiquattro ore in Francia si registravano 9.155 nuovi casi 458 decessi , che portavano il totale a 50.237. In serata il Presidente Macron ha annunciato che il picco della seconda ondata è passato e ha prospettato  un alleggerimento del lockdown, con diverse tappe per le riaperture, a partire dal prossimo sabato. In Spagna i nuovi contagi erano 12.228 mentre per quanto riguarda i decessi si era arrivati a 43.668 da inizio epidemia. Nel Regno Unito i nuovi casi accertati erano 11.299 e 608 i decessi; ridotta a 5 giorni con test negativo la quarantena per chi arriva nel Regno Unito.