Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, sabato 28 novembre andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile. la soglia più alta raggiunta in questa seconda ondata, visto che ieri il numero delle vittime era 822. Cala il numero delle terapie intensive, sono 64 in meno rispetto a ieri. Il totale è 3.782.
Alle ore 17 la Protezione Civile ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi.
Nella giornata del 28 novembre i nuovi casi erano 26.323 contro i 28.352 del giorno precedente e a. Complessivamente i tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore sono stati 225.940 contro i 222.803 di venerdì. Il rapporto positivi/tamponi é sceso al12,7 %. I positivi erano 78.308 (in aumento di 1.418 unità) di cui 33.229 ricoverati con sintomi (-385, in calo per il terzo giorno consecutivo) e 3.762 in terapia intensiva (in calo di 20 unità). In calo il numero dei decessi, da 822 a 686 per un totale di 54.363 morti.
Il report settimanale dell’Istituto Superiore della Sanità ha rilevato che nel periodo dal 4 al 17 novembre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt del Covid 19, calcolato sui casi sintomatici, era pari a 1,08 (la settimana scorsa 1,18). Gli ultimi dati sull’andamento dell’epidemia “sono incoraggianti e segnalano l’impatto delle misure di mitigazione realizzate nelle ultime settimane“-si legge nel report- “si accompagnano ad un lieve aumento nelle ospedalizzazioni in area medica e in terapia intensiva con pressione ancora molto elevata sui servizi ospedalieri che complessivamente non è in regressione”.
Dodici le Regioni con indice di trasmissibilità Rt superiore a 1. Si tratta di Lombardia e Toscana (1.24), Veneto (1.23), Basilicata (1.22), il Friuli Venezia Giulia (1.17), Molise (1.12), Abruzzo ed Emilia Romagna (1.11), Puglia (1.06), Sicilia (1.05), Provincia Autonoma di Bolzano (1.03) e Valle d’Aosta (1.01).
Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, commentando il monitoraggio settimanale, ha parlato di una lieve discesa, per la prima volta, dell’incidenza dei casi, anche se ancora molto elevata. Ha rilevato che, purtroppo, aumentano i ricoveri ospedalieri e soprattutto quelli in terapia intensiva. Vista la situazione, Rezza ha invitato a continuare a tenere comportamenti prudenti.
A fronte dell’andamento della curva e dei nuovi dati dell’Iss, in alcune Regioni c’é stato un allentamento delle misure restrittive. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà infatti una nuova ordinanza, in vigore dal 29 novembre, con cui dispone la zona arancione per le Regioni Calabria, Lombardia e Piemonte e la zona gialla per Liguria e Sicilia. L’Emilia-Romagna e le Marche torneranno ad essere zona gialla il 4 dicembre; contemporanemente la Toscana rientrerà in zona arancione. Fine del lockdown per l’Alto Adige, dove lunedì riapriranno i negozi.
Per quanto riguarda il dpcm che verrà emanato il prossimo 3 dicembre, con entrata in vigore il giorno successivo, va detto che non dovrebbe cambiare la suddivisione in tre fasce di rischio correlate ad altrettanti colori. Si discute, invece, sul coprifuoco e sugli spostamenti tra Regioni. Il Governo parrebbe intenzionato a mantenere il coprifuoco alle ore 22 anche a Natale mentre per quanto riguarda gli spostamenti interregionali potrebbe arrivare qualche deroga per le feste, in particolare per ricongiungersi con i parenti stretti. Ma per ora non c’é nulla di certo. Punto controversi é anche l’orario di apertura delle attività commerciali per lo shopping dei regali e di quelle di ristorazione.
Tema scottante é anche quello della scuola. Il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha proposto un rientro in classe per il 9 dicembre ma Regioni e Comuni vorrebbero far ripartire le lezioni in presenza a gennaio. Ieri era circolata voce che il Ministro dei trasporti Paola De Micheli avrebbe proposto di mandare gli alunni in classe in tarda mattinata, con uscita nel tardo pomeriggio, e anche nelle giornate di sabato domenica. É arrivata, però, la smentita sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, che ha definito improponibile un tale scenario.
Continua a migliorare la situazione in Francia, segno che le ferre misure restrittive hanno prodotto gli effetti dovuti. Ieri il numero di nuovi casi registrati nelle ventiquattro ore precedenti era di 12.459; quello dei morti 393. Intanto la Germania ha confermato è stato prorogato il lockdown fino al 20 dicembre
Nella giornata del 27 novembre i nuovi casi erano 28.352 contro i 29.003 del giorno precedente e avevano portato il totale, dall’inizio della pandemia, a 1.538.227. Complessivamente i tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore erano 222.803, contro i 232.711 di giovedì. Il rapporto positivi/tamponi era salito al12,7 %. I positivi erano 787.893 (in diminuzione di 7.952 unità) di cui 33.684 ricoverati con sintomi (-275, in calo per il terzo giorno consecutivo) e 3.782 in terapia intensiva (in calo di 2 unità). In aumento il numero dei decessi, da 827 a 822 per un totale di 53.677 morti ma, come ripetono sempre gli esperti, il dato delle vittime sarà l’ultimo ad abbassarsi.
Ecco l’incremento giornaliero Regione per Regione: Lombardia 5.389, Piemonte 3.149, Campania 2.924, Veneto 3.418, Emilia Romagna, Lazio 2.276, Toscana 1.117, Sicilia 1.566, Liguria 606, Puglia 1.737, Marche 490, Abruzzo 510, Friuli Venezia Giulia 864, Umbria 261, Bolzano 410, Sardegna 375, Trento 229, Calabria 468, Valle d’Aosta 101, Basilicata 243, Molise 79.
Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, il numero complessivo dei positivi era di: 130.555 in Lombardia, 103.982 in Campania, 87.934 nel Lazio, 77.589 in Piemonte, 76.888 in Veneto, 70.289 in Emilia Romagna, 46.531 in Toscana, 39.083 in Sicilia, 36.417 in Puglia, 17.560 in Abruzzo, 16.843 nelle Marche, 13.011 in Liguria, 14.255 in Friuli Venezia Giulia, 13.155 in Sardegna, 11.483 a Bolzano, 10.822 in Calabria, 9.050 in Umbria, 5.965 in Basilicata, 2.625 in Molise, 2.309 a Trento, 1.547 in Valle d’Aosta.
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