Situazione contagi in Italia del 30 gennaio 2021 tra vaccini che mancano e il passaggio in zona gialla di ben undici Regioni
Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, sabato 30 gennaio 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile. Alle 17 la Protezione Civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi.
Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 12.715 (13.574 ieri) su 298.010 (268.750 ieri) tamponi. 20.298 (-99) ricoverati con sintomi e 2.218 (-52) in terapia intensiva. I decessi erano 421 e hanno portato il totale a 88.279.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dalla mezzanotte domenica 31 gennaio e che prevedono che restino in area arancione Puglia, Sardegna (che farà ricorso), Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano. Tutte le altre Regioni e Province Autonome sono in area gialla. Ci significa che sulla maggior parte del territorio nazionale bar e ristoranti potranno offrire la consumazione al pubblico dalle 5 alle 18; dopo le 18 potranno restare aperti per l’asporto solo gli esercizi dotati di una cucina. Sempre consentita la consegna a domicilio. Riapriranni anche i musei, solo nei giorni feriali. Sarà possibile uscire dal proprio Comune senza autocertificazione, ma fino al 15 febbraio non è permesso spostarsi in un’altra Regione. È possibile raggiungere seconde case fuori regione, ma solo se di proprietà o in affitto e solo insieme al proprio nucleo familiare. Resterà in vigore ovunque il coprifuoco dalle 22 alle 5. Le visite a parenti e amici saranno consentite, all’interno della propria Regione, massimo una volta al giorno spostandosi al massimo in due persone, fatta eccezione per i minori di 14 anni e conviventi disabili/non autosufficienti. Restano chiusi palestre, piscine, cinema, teatri; e sospesi congressi, fiere e manifestazioni.
“L’indice di trasmissione del contagio è sceso a 0,84. -ha commentato su Facebook il Ministro Speranza- È un risultato incoraggiante frutto dei comportamenti corretti delle persone e delle misure di Natale che hanno funzionato. Numerose regioni torneranno in zona gialla. Questa è una buona notizia, ma è fondamentale mantenere la massima attenzione. La sfida al virus è ancora molto complessa”.
REPORT SETTIMANALE DELL’ISS
Secondo il nuovo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia, nel periodo compreso tra il 18 e il 24 gennaio l’ Rt medio era di 0,84). Silvio Brusaferro, Presidente dell’ISS, ha dichiarato che la curva epidemiologica decresce lentamente. La situazione delle terapie intensive sta migliorando ma l’epidemia è ancora in una fase delicata ed é importante continuare a rispettare le regole. L’Italia, comunque, rimane sostanzialmente costante nella sua curva e si colloca a livelli più bassi rispetto agli altri stati Unione Europea. Giovanni Rezza, consulente del Ministero della Salute, ha sottolineato quanto sia ancora alto il numero dei morti.
SITUAZIONE VACCINI
Per quanto riguarda il vaccino di Astra Zeneca, dopo l’ok dell’Ema Rezza ha dichiarato che, per una rapida approvazione anche in Italia, oggi ci saranno due riunioni, una in Aifa e l’altra al Ministero della Salute.
Il Commissario Straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, ha dichiarato che anche Moderna ha annunciato di tagliare le consegne di dosi del vaccino e che per la settimana dell’9 febbraio delle previste 166mila dosi ne consegnerà 132mila, il 20% in meno. Ciò significa che mancano almeno 300mila dosi di vaccino che l’Italia avrebbe dovuto ricevere e che non riceverà
LA SITUAZIONE NEL MONDO
Nel mondo sono 101 milioni di casi e quasi 1,2 milioni di morti. Nelle ultime ventiquattro ore nel Regno Unito sono stati registrati 29.079 nuovi positivi e 1.245 decessi. In Francia 22.858 nuovi contagi mentre i decessi sono stati 465 morti. In Brasile i contagi superano i 9 milioni contagi mentre i morti sono oltre 220mila.
IL BOLLETTINO DEL 29 GENNAIO
Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 13.574 (14.372 ieri) su 268.750 (275.179 ieri) tamponi. 20.397 (-381) ricoverati con sintomi e 2.270 (-18) in terapia intensiva. I decessi erano 477 e hanno portato il totale a 87.858.