Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, domenica 5 luglio 2020, andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.
Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, nelle ventiquattr’ore precedenti si erano registrati 236 casi e 21 morti. I pazienti in terapia intensiva erano 79 (-3). 477 guarti/dimessi.
In Lombardia i nuovi casi erano 95 10.160 tamponi effettuati e hannoportano il totale dei contagi da inizio emergenza a 94.298. I decessi erano 16. Nel Lazio i positivi erano 31 e si era registrato un decesso. Nelle Marche non vi erano nuovi casi e i ricoverati erano solo 5. In Liguria quattro nuovi casi e un decesso.
Scrive il Professor Matteo Bassetti, Direttore del Reparto Malattie del Policlinico San martino di Genova: “Uno studio interessantissimo del Karolinska Institutet e del Karolinska University Hospital di Stoccolma (Svezia) potrebbe spiegare perché nonostante le “movide” e la pressochè totale apertura continuano a calare i casi in zone particolarmente colpite come le nostre… la risposta sarebbe perché la maggior parte di noi ha immunita’ che è difficile da rilevare…. una immunità molto maggiore di quella rilevata dai test sierologici che hanno il grosso limite di una bassa sensibilità. Lo studio che è una nuova ricerca mostra che molte persone malate di Covid-19 in modo lieve o asintomatico — e che dunque non si sono, in moltissimi casi, mai rese conto di aver contratto la malattia — hanno sviluppato la cosiddetta «immunità mediata da cellule T» a SARS-CoV-2, anche se non risultano positivi agli anticorpi nei test sierologici. Secondo i ricercatori, in altre parole, ciò significa che probabilmente più soggetti nella popolazione hanno sviluppato immunità al SARS-CoV-2 rispetto a quanto suggerito dai test anticorpali. Questa ricerca potrebbe anche spiegare come mai alcune persone che si sono ammalate di Covid-19 non risultano positive ai test sierologici, focalizzando l’attenzione su un’altra parte della risposta del sistema immunitario alla malattia. Insomma estrapolando il messaggio del lavoro, il fatto che il virus sia molto più innocuo deriverebbe da una elevata percentuale di immuni che non permettono al virus di replicarsi. I test sierologici sono stati testati su malati molto gravi, con cariche virali e rispettive risposte anticorpali elevate e pertanto la sensibilità del test (che si intende la capacità di un test di identificare correttamente il soggetto colpito dalla malattia) di ca l’ 80% . Probabilmente è stata sovrastimata e non di poco; pertanto i reali immuni sono molti di più”.
Alle 18 il Ministero della Salute ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).
Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, nelle ventiquattr’ore precedenti si sono registrati 192 nuovi casi. 945 risoverati mentre sono 74 i pazienti in terapia intensiva. 7 decessi
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