Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, giovedì 5 novembre andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.
Il bollettino del 4 novembre 2020 parlava di 30.550 nuovi casi 22.116 ricoverati, 2.292 quelli in terapia intensiva; 352 decessi
Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, le persone positive nelle Regioni erano: 104.733 in Lombardia, 54.488 in Campania, 41.883 nel Lazio, 41.577 in Piemonte, 37.536 in Veneto, 35.464 in Toscana, 29.974 in Emilia Romagna, 17.618 in Sicilia, 14.233 in Puglia, 10.467 in Liguria, 8.032 in Abruzzo, 7.998 nelle Marche, 7.836 in Umbria, 7.048 in Sardegna, 6.796 a Bolzano, 5.981 in Friuli Venezia Giulia, 3.893 in Calabria, 2.318 a Trento, 2.124 in Valle d’Aosta, 1.994 in Basilicata, 1.242 in Molise.
In una conferenza stampa a Palazzo Chigi il Premier Giuseppe Conte ha illustrato l’ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza, che suddivide le Regioni in tre zone – rossa, arancione e gialla– ciascuna con proprie misure restrittive
La zona rossa include Calabria, Lombardia, Piemonte e Val d’Aosta: qui è vietato uscire ed entrare dalle Regioni e anche spostarsi all’interno della regione stessa se non per motivi di salute, lavoro o necessità e muniti di autocertificazione. In queste regioni, i ristoranti e alcuni negozi saranno chiusi, tranne alimentari e di generi di prima necessità, parrucchieri, barbieri e lavanderie. A scuola fino alla seconda media si continuerà ad andare in presenza. La zona arancione é quella con criticità medio-alta e include Puglia e Sicilia. Qui verranno chiusi i ristoranti, ma non i negozi. Della zona gialla, a livello di rischio moderato, fanno parte Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Molise, Marche, Provincia di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto. Nelle aree gialle è vietato circolare dalle 22 alle 5.
Conte ha spiegato che se si introducessero misure uniche su tutto il territorio nazionale si finirebbe per non adottare misure efficaci per le Regioni a maggiore rischio e per imporre misure restrittive in aree meno gravi. Le misure entreranno in vigore venerdì novembre in modo da dare la possibilità alle regioni di organizzare le proprie attività. Ha precisato che si sono rese necessarie perché nelle prossime settimane c’è il rischio di terapie intensive in difficoltà essendo i numeri complessivi in costante aumento.
“Non abbiamo alternative“, per raffreddare la curva del contagio “dobbiamo affrontare queste restrizioni -ha detto il Premier- Comprendiamo il disagio e la frustrazione, ma dobbiamo tenere duro”
Nelle ultime ventiquattro ore nel Regno Unito si sono registrati 25.177 nuovi casi di Coronavirus e 492 decessi. Da domani l’intero Paese sarà in lockdown; una misura che si é resa necessaria per cercare di abbassare la curva attuale dei contagi ed evitare gravissimi roblemi al sistema sanitario.
Alle 17 circa la Protezione Civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi).
Il bollettino del 5 novembre 2020 parlava di 34.505 nuovi casi 23.118 ricoverati, 2.359 quelli in terapia intensiva; 445 decessi
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