Il bollettino dell’8 novembre 2020 parlava di 32.616 nuovi casi 26.440 ricoverati, 2.749 quelli in terapia intensiva; 331 decessi
Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, domenica 8 novembre andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.
DATI COVID-19 IN ITALIA IL 7 NOVEMBRE
Il bollettino del 7 novembre 2020 parlava di 40.215 nuovi casi 24.005 ricoverati, 2.634 quelli in terapia intensiva; 425 decessi.
I NUMERI REGIONE PER REGIONE
Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, le persone positive nelle Regioni erano: 127.629 in Lombardia, 65.506 in Campania, 51.489 in Piemonte, 49.036 nel Lazio, 47.657 in Veneto, 41.583 in Toscana, 35.649 in Emilia Romagna, 20.737 in Sicilia, 16.573 in Puglia, 12.108 in Liguria, 9.827 nelle Marche, 9.370 in Umbria, 8.895 in Abruzzo, 8.071 in Sardegna, 7.480 a Bolzano, 7.360 in Friuli Venezia Giulia, 4.795 in Calabria, 2.618 a Trento, 2.415 in Basilicata, 2.181 in Valle d’Aosta, 1.557 in Molise.
SPERANZA SI ASSUME LA RESPONSABILITA’ DELLA DIVISIONE DELL’ITALIA IN ZONE
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a ‘Stasera Italia Weekend’, su Rete4, si é assunto la responsabilità delle misure che hanno portato alla divisione dell’Italia nelle zone di rischio e alle chiusure. Ha stolineato che non si tratta di una punizione ma di una soluzione necessaria per aiutare il Paese a uscire da una fase difficile.
TOTI PRONTO A CHIUDERE NEGOZI, BAR E LOCALI
Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha ammesso che ci sono dubbi sulla scelta di mettere la Liguria tra le Regioni in zona gialla perché la pressione sugli ospedali soprattutto nell’area metropolitana di Genova è molto forte, il numero dei contagi è molto alto ; a fare la differenza é stato l’indice Rt, in discesa. Il Governatore si é detto pronto a chiudere negozi, bar e locali per salvare i cittadini; ritiene però inaccettabile che le persone si assembrino nelle nostre piazze senza rispettare le regole.
CIRCOLARE DEL VIMINALE AI PREFETTI
Proprio il tema delle piazze é stato oggetto di una circolare inviata dal Viminale ai Prefetti che avrà una durata minima di 15 giorni, ma non superiore al periodo di validità del Dpcm, cioè il 3 dicembre. C’é la possibilità di disporre la chiusura di strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento.
LE FAQ DEL GOVERNO
Nelle FAQ del Govrno si legge che i ristoranti degli alberghi potranno restare aperti per i clienti, sia nelle zone arancioni che in quelle rosse. Nessun limite d’orario e, nel caso in cui all’interno della struttura dovesse mancare il servizio di ristorazione, il cliente potrà avvalersi dell’asporto o della consegna a domicilio da consumare in albergo. Rigorosamente i mercatini di Natale su tutto il territorio nazionale, anche nelle zone gialle. Consentite, invece, le riunioni di condominio in presenza, anche se è fortemente consigliato svolgerle a distanza.: in questo caso sarà necessario rispettare il distanziamento sociale e indossare, per tutta la durata della riunione, la mascherina. Si possono assistere parenti o amici non autosufficienti senza limiti di orario perché si tratta di una situazione di necessità; qualora si tratti, invece, di persone anziane o con patologie è bene ricordare che sonocategorie vulnerabili e, dunque, vanno evitati tutti i contatti non strettamente necessari. Si può raggiungere la seconda casa se entrambe, sia la prima che la seconda, si trovano in area gialla; se invece la seconda casa si trova in un Comune dell’area arancione sarà possibile andarci solo per il tempo necessario a sopperire a situazioni di emergenza sopravvenute e imprevedibili come crolli, effrazioni o rottura di impianti idraulici.
SITUAZIONE NEL MONDO
Prosegue la forte crescita di contagi in Tunisia dove nelle ultime ventiquattr’ore si sono registrati 1625 contagi. In Portogallo i nuovi casi sono stati 6.640 e 59 i morti. La Romania ha contato 9.937 nuovi contagi e 130 decessi.
I DATI COVID DELL’8 NOVEMBRE
Alle 17 circa la Protezione Civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi).
Il bollettino dell’8 novembre 2020 parlava di 32.616 nuovi casi 26.440 ricoverati, 2.749 quelli in terapia intensiva; 331 decessi.