Il bollettino del 10 dicembre 2020 parlava di 16.999 nuovi casi. 29.088 ricoverati, 3.291 in terapia intensiva;887 decessi
Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, giovedì 10 dicembre andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile.
Alle 17 circa la Protezione Civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi. Nell’attesa vediamo cosa é successo nelle ultime ore.
Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 16.999 (ieri 12.756) nuovi casi su 171.586 tamponi(ieri 118.475). Il rapporto nuovi positivi-tamponi era del 10.8% (ieri 9,9%). I decessi erano 887. Gli attualmente positivi erano 696.527 (ieri 710.515), di cui 29.088 (-565) ricoverati con sintomi e 3.291 (-29) in terapia intensiva. I dimessi/guariti sono 1.027.994.
LE FAQ SUL SITO DEL GOVERNO
Sul sito del Governo sono state pubblicate le Faq sulle limitazioni per il periodo che va dal 21 dicembre al 6 gennaio.
- Il dpcm del 3 dicembre 2020 prevede che, nonostante i divieti, dal 21 dicembre al 6 gennaio si possa comunque far rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Ecco cosa si intende con questi tre termini. La residenza è definita giuridicamente come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. La residenza risulta dai registri anagrafici ed è quindi conoscibile in modo preciso e verificabile in ogni momento. Il domicilio è definito giuridicamente come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Il domicilio può essere diverso dalla propria residenza. Il concetto di abitazione non ha una precisa definizione tecnico-giuridica. Ai fini dell’applicazione del dpcm, dunque, l’abitazione va individuata come il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (quindi per periodi continuati, anche se limitati, durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro, di studio o per altre esigenze), tuttavia sempre con esclusione delle seconde case utilizzate per le vacanze. Per fare un ulteriore esempio, le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si riuniscono ad esso con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, potranno spostarsi per ricongiungersi per il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 nella stessa abitazione in cui sono soliti ritrovarsi.
- Se con il proprio coniuge/partner si vive in città diverse per esigenze di lavoro o per altri motivi sarà possibile spostarsi,anche dopo il 21 dicembre, per trascorrere insieme le feste se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione.
- Le regole su spostamenti, aperture dei negozi, ristoranti variano a seconda che la Regione sia collocata in area rossa, arancione o gialla.
- Le regole da seguire per recarsi nelle seconde case sono le seguenti: in area gialla e arancione, se la seconda casa si trova nello stesso comune, ci si potrà sempre andare (non dalle 22 alle 5 e fino alle 7, il 1° gennaio 2021); esclusivamente in area gialla, se la seconda casa è nella stessa Regione, ma in un diverso comune, ci si potrà andare per tutto il periodo dal 21 dicembre al 6 gennaio, ad eccezione dei giorni 25 e 26 dicembre 2020 e 1° gennaio 2021. Il dpcm prevede il divieto di recarsi nelle seconde case in un’altra regione dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021. Il divieto vale anche per le seconde case che si trovino in un altro comune, nei giorni 25 e 26 dicembre 2020 e 1° gennaio 2021. Pertanto, nell’esempio indicato (seconda casa in una regione diversa), se si intende trascorrere insieme le feste sarà necessario trovarsi nello stesso luogo entro il 20 dicembre 2020. Naturalmente, lo spostamento verso la seconda casa fuori in una regione diversa da quella di residenza o abituale domicilio è consentito soltanto a condizione che la seconda casa non si trovi in Regioni, che, alla data del 20 dicembre, si trovino in zona arancione o rossa. In questi casi, infatti, permangono i divieti di entrate nei territori regionali. Lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro nel periodo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio non può essere addotto come motivo giustificativo di un nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra regione, nello stesso periodo.
- Gli spostamenti per fare visita o per andare a vivere per qualche giorno con parenti o amici, inclusi i propri genitori, saranno possibili per tutti solo se ci si muove da un luogo in area gialla a un altro luogo in area gialla, esclusivamente fino al 20 dicembre 2020 e a partire dal 7 gennaio 2021.Nel periodo dal 21 dicembre al 6 gennaio, questi spostamenti saranno consentiti, sempre esclusivamente tra luoghi in area gialla, solo se si ha la residenza o il domicilio o la propria abitazione nella regione/provincia autonoma di destinazione. Nei giorni 25 e 26 dicembre e 1° gennaio sarà comunque possibile spostarsi solo all’interno del proprio comune. In ogni caso, sarà possibile spostarsi tra comuni/province/regioni diversi per motivi di lavoro, necessità o salute.
- I genitori separati/affidatari possono spostarsi tra il 21 dicembre e il 6 gennaio per andare in comuni/regioni diverse o all’estero per trascorrere le feste con i figli minorenni, nel rispetto dei provvedimenti del giudice o degli accordi con l’altro genitore.
- Lo spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti sarà consentito anche dal 21 al 6 gennaio, anche tra Comuni/Regioni in aree diverse, ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso comune/regione.Non è possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori che abitualmente egli già assiste.
- Gli spostamenti per turismo all’interno del territorio nazionale sono consentiti, e comunque esclusivamente con partenza e destinazione in area gialla, se la partenza avviene entro il 20 dicembre 2020 o dal 7 gennaio 2021. Non sono consentiti spostamenti extraregionali per turismo in Italia tra il 21 dicembre e il 6 gennaio.
LA LOMBARDIA TORNA IN ZONA GIALLA
La Lombardia tornerà zona gialla da domenica: lo ha annunciato attraverso i social il Governatore Attilio Fontana. “Questa mattina il ministro Speranza mi ha informato che, come per le volte precedenti, venerdì firmerà l’ordinanza, sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore.-scrive il Presidente della Regione- Il trend dei numeri in Lombardia si conferma in diminuzione sia per quanto riguarda la circolazione del virus, sia per i ricoveri nei reparti ordinari che intensivi”.
MATTARELLA: “NIENTE SCAMBIO DEGLI AUGURI DI NATALE”
L’Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica ha comunica che quest’anno, per le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria in corso, non avrà luogo al Quirinale la tradizionale cerimonia di scambio degli auguri di fine anno tra il Presidente della Repubblica e i rappresentanti delle Istituzioni, delle Forze Politiche e della Società Civile.
NEL SANGUE PRESENTE UNA MOLECOLA SPIA
Studi scientifici, frutto della collaborazione tra l’Universita’ degli Studi di Milano, il Policlinico di Milano e l’Aeronautica Militare con l’Istituto di Medicina Aerospaziale di Milano, hanno scoperto che nel sangue esiste una molecola che permette di vautare la gravita’ del Covid-19, e conseguentemente di intervenire in maniera tempestiva, fin dalla comparsa dei primi sintomi: e’ lasfingosina-1-fosfato. La ricerca, effettuata su 111 pazienti, dimostra che bassi livelli di sfingosina-1-fosfato sono associati a una maggiore probabilità di sviluppare un quadro clinico grave che richieda il ricovero in terapia intensiva o addirittura di decesso.
PREGLIASCO: “NO AD ASPETTATIVE SALVIFICHE”
L’Agenzia europea del farmaco Ema, impegnata nell’approvazione dei vaccini, è stata oggetto di un attacco informatico, a seguito del quale ha avviato un’indagine, in stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine e altre entità competenti. Ha, inoltre, annunciato che il prossimo 29 dicembre ci sarà la prima autorizzazione in Ue per il vaccino Pfizer, che potrebbe arrivare il 15 gennaio. La seconda generazione del vaccino di Biontech potrebbe essere pronta già nella seconda metà del 2021: la novità consiste nel fatto che il vaccinopotrebbe essere trasportato a temperatura ambiente, piuttosto che agli attuali -70 gradi, che rendono il trasporto logisticamente difficile. Il virologo Pregliasco invita, però, a non avere un’aspettativa salvifica del vaccino perché gli effetti saranno miracolosi ma potranno essere valutati soltantto tra 8-9 mesi.
SITUAZIONE NEL MONDO
Nel mondo sono stati superati i 68 milioni di contagi nel mondo. Nel Regno Unito sono proseguite le vaccinazioni: stop al vaccino per chi ha manifestato significative reazioni allergiche. Il Presidente neoletto degli USA Biden ha promesso 100 milioni di dosi di vaccino nei primi cento giorni alla Casa Bianca
IL BOLLETTINO DEL 9 DICEMBRE
Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 12.756 (ieri 14.842) nuovi casi su 118.745 tamponi processati. Il rapporto nuovi positivi-tamponi era del 10.8% (ieri 9,9%). I decessi erano 499 (ieri) 634 per un totale di 61.739. Gli attualmente positivi erano 710.515, di cui 29.653 (-428) ricoverati con sintomi e 3.320 (-25) in terapia intensiva. I dimessi/guariti sono 933.132. Per quanto riguarda le regioni, per il quarto giorno consecutivo è il Veneto a segnare l’incremento maggiore (+ 2.427) seguito da Campania (+ 1.371), Lazio (+ 1.297), Lombardia (+ 1.233) ed Emilia Romagna 1(+ 1.079).
Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, il numero complessivo dei positivi era di: 89.903 in Lombardia, 97.213 in Campania, 93.818 nel Lazio, 81.018 in Veneto, 65.843 in Emilia Romagna, 63.483 in Piemonte, 48.070 in Puglia, 38.647 in Sicilia, 24.605 in Toscana, 16.321 in Abruzzo, 15.015 in Sardegna, 14.955 in Friuli Venezia Giulia, 13.517 nelle Marche, 10.884 a Bolzano, 10.127 in Calabria, 9.247 in Liguria, 6.284 in Basilicata, 5.656 in Umbria, 2.537 in Molise, 2.516 a Trento, 856 in Valle d’Aosta.