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Coronavirus in Italia, aggiornamenti e news del 15 gennaio 2021: +16.146 nuovi casi

Situazione contagi in Italia del 15 gennaio 2021: il bollettino parlava di 16.146  nuovi casi positivi al Covid-19 e 477 decessi

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, venerdì 15 gennaio 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile. Alle 17 la Protezione Civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi. Nell’attesa vediamo cosa é successo nelle ultime ore.

Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 16.146 (ieri 17.246) nuovi casi a fronte di 273.506 (ieri 160.585) tamponi: tasso di incidenza del 10,7% I decessi erano 47e  hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 81.325. 22.841 (-415)  ricoverati con sintomi e 2.522(-35) in terapia intensiva.La regione con più casi giornalieri è la Lombardia (+2.205), seguita da Sicilia (+1.945), Emilia Romagna (+1.794), Lazio (+1.394) e Campania (+1.150).

Nella serata di ieri il Presidente della repubblica, Sergio Mattarella,  ha firmato il decreto legge con le nuove misure che andranno in vigore dal prossimo 16 gennaio. Confermato lo stato di emergenza fino al 30 aprile. Vietato l’asporto per i bar dopo le 18, coprifuoco fino al 5 marzo ma musei aperti in zona gialla. Confermato fino al 15 febbraio il divieto già in vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Inoltre, dal 16 gennaio 2021 e fino al 5 marzo 2021, sull’intero territorio nazionale, è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le ore 5 e le ore 22, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Lo spostamento può avvenire all’interno della stessa regione, in area gialla, e all’interno dello stesso comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti; qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30.

Istituita la zona bianca per le Regioni che per tre settimane consecutive, registrano un numero inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. Oggi,il Ministro della Saulte, Roberto Speranza, firmerà la zona rossa per Lombardia, Sicilia e Bolzano; il resto d’Italia sarà arancione.

RIAPERTURA IMPIANTI SCIISTICI

Oggi dovrebbero arrivare le indicazioni del Comitato tecnico scientifico in merito alla riapertura degli impianti sciistici, che comunque dovrà fare i conti del divieto di spostamento tra Regioni fino al 15 febbraio. La Conferenza delle Regioni e delle Province ha proposto un protocollo che contiene le linee guida in merito all’utilizzo degli impianti di risalita nei comprensori sciistici e chiesto al Governo, in caso di mancata riapertura degli impianti, di garantire ristori certi, immediati e proporzionati alle perdite subite. Intanto il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, ha annunciato che dal 18 gennaio i residenti in Alto Adige potranno andare a sciare avvertendo, però, che se la situazione dovesse peggiorare si richiuderà tutto. Anche il presidente della  Maurizio Fugatti, nel corso di una diretta Facebook, ha detto che é stato chiesto al Governo, qualora la zona fosse ancora classificata come gialla, di poter permettere lo sci ai residenti.

LA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE

Il Commissario per l’Emergenza Covid , Domenico Arcuri, ha annunciato che in Italia sono già state vaccinate 910mila persone e somministrato il 64% delle dosi arrivate. In Italia è stato vaccinato finora l’1,5% della popolazione, in Germania l’1% e in Francia lo 0,37% m aper Arcuri é l’inizio di un lungo cammino che abbiamo iniziato nel migliore dei modi: l’obiettivo é quello di vaccinare fino a 30 milioni di italiani entro la fine dell’anno.  Il Commissario ha detto che il virus è ancora tra noi anche se per fortuna da qualche giorno la pressione sulle terapie intensive diminuisce così come l’occupazione dei posti letto. Perché la partita sia vinta dobbiamo aspettare che i vaccini e i vaccinati siamo tanti.

LA SITUAZIONE NEL MONDO

Nel mondo sono 91,5 milioni i casi e 1,9 milioni di morti. In Francia da sabato coprifuoco anticipato alle 18. Record di morti in Germania (1244) e di casi  in Portogallo (10.698). In Svezia i decessi registrati nelle ultime ventiquattro ore sono stati 351.

IL BOLLETTINO DEL 14 GENNAIO

Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 17.246  nuovi casi  a fronte di 160.585 tamponi: tasso di incidenza del 10,7% I decessi erano 522 e hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 80.848. 23.110  ricoverati con sintomi e 2.557(-6) in terapia intensiva.

Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, il numero complessivo dei positivi era di: 56.100 in Lombardia, 77.980 nel Lazio, 55.948 in Emilia Romagna, 72.753 in Campania, 8.685 in Toscana, 14.723 in Piemonte, 79.825 in Veneto, 44.865 in Sicilia, 55.535 in Puglia, 17.453 in Sardegna, 5.074 in Liguria, 11.180 in Abruzzo, 12.863 in Friuli Venezia Giulia, 12.193 nelle Marche, 4.489 in Umbria, 9.667 in Calabria, 11.605 a Bolzano, 6.805 in Basilicata, 2.078 a Trento, 1.147 in Molise, 412 in Valle d’Aosta.

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Pubblicato da
Marina Denegri

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