Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, sabato 16 gennaio 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile. Alle 17 la Protezione Civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi. Nell’attesa vediamo cosa é successo nelle ultime ore.
Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 16.310 (ieri 16.146) nuovi casi a fronte di 260.704 (273.506 ieri) tamponi. I decessi erano 475 e hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 81.800. 22.784 (-57) ricoverati con sintomi e 2.520 (-2) in terapia intensiva.
“Un milione di italiani ha ricevuto il vaccino anti #covid19. -scrive sui social il Premier Giuseppe Conte– Un sentito ringraziamento ai cittadini e al nostro SSN per la risposta straordinaria. L’Italia è prima in Ue per numero di persone vaccinate. Un dato incoraggiante che ci spinge ad andare avanti così, mantenendo sempre alta la guardia. Purtroppo arrivano anche due brutte notizie. La prima é che da lunedì prossimo la Pfizer consegnerà il 29% di dosi in meno di fiale di vaccino in meno rispetto alla pianificazione che aveva condiviso con gli uffici del Commissario e, suo tramite, con le Regioni italiane. Lo ha annunciato il Commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, il quale ha aggiunto che é stato anche indicato in quali centri di somministrazione del nostro Paese ridurrà le fiale inviate e in quale misura. Analoga comunicazione è pervenuta a tutti i Paesi della Ue. Pronta la risposta di Arcuri, che ha inviato una formale risposta a Pfizer Italia, nella quale esprime il proprio disappunto, indica le possibili conseguenze di una riduzione delle forniture e chiede l’immediato ripristino delle quantità da distribuire nel nostro Paese. Riservandosi, in assenza di risposte, ogni eventuale azione conseguente in tutte le sedi. Nella nota si sottolinea che, a fronte della decisione di Pfizer, vengono meno le ipotesi di iniziare la somministrazione del vaccino agli over 80, di provvedere alla seconda dose per il personale sanitario e socio sanitario e per gli ospiti delle Rsa, recando un grave nocumento al suo proseguimento. “E penalizzare l’Italia è assai più grave, considerando lo sforzo sinora profuso da tutte le Regioni per accelerare l’andamento delle somministrazioni”. La seconda brutta notizia é che nella notte di giovedì, all’ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì, a causa di un improvviso guasto al congelatore dove erano stati stoccati i vaccini, 800 dosi di vaccino Moderna sono andate perse. L’episodio è avvenuto accaduto nella notte di giovedì: si pensa che tutto questo sia dovuto ad un errore umano.
Il Professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, durante il punto stampa serale sull’emergenza Covid in Regione Liguria, ha dichiarato che il plasma iperimmune non cambia le prognosi gravi. É importante dirlo per non dare messaggi illusori alla popolazione; si può guarire soltanto seguendo un percorso rigorosamente scientifico.
Per la quinta volta consecutiva l’RT é salito; l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità lo ha rilevato. Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, commentando i dati, ha sottolineato che l’Italia sta attraversando una fase di crescita lieve rispetto al resto dell’Europa ma le misure restrittive adottate stanno evitando una impennata della curva. Bisogna però continuare ad avere comportamenti accorti perché il tasso di incidenza é ancora alto.
Sulla base del report la Lombardia, Sicilia e Bolzano passano in zona rossa. Il Presidente della Sicilia Musumeci ha già firmato l’ordinanza. Il governatore della Lombardia Fontana, contestando i parametri presi in considerazione per decidere la zona rossa, ha annunciato che proporrà ricorsi qualora il Ministro della Salute Roberto Speranza non dovesse ripensarci. La nuova ordinanza firmata dal governatore altoatesino Arno Kompatscher ha firmato una ordinanza, che, nonostante la zona rossa, conferma le misure già in vigore, ovvero ristoranti, bar e negozi aperti; le disposizioni, che prevedono anche l’apertura dei rifugi alpini ammessa dalle ore 8 alle 16 in aree sciistiche. Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle d’Aosta diventano arancioni.
Confermato lo stato di emergenza fino al 30 aprile. Vietato l’asporto per i bar dopo le 18, coprifuoco fino al 5 marzo ma musei aperti in zona gialla. Confermato fino al 15 febbraio il divieto già in vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Inoltre, dal 16 gennaio 2021 e fino al 5 marzo 2021, sull’intero territorio nazionale, è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le ore 5 e le ore 22, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Lo spostamento può avvenire all’interno della stessa regione, in area gialla, e all’interno dello stesso comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti; qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30. Istituita la zona bianca per le Regioni che per tre settimane consecutive, registrano un numero inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti.
Nel mondo é stata superata la soglia dei due milioni di morti mentre sono 93,4 milioni i contagi. Da oggi il Governo francese imporrà il coprifuoco su tutto il territorio nazionale a partire dalle 18.
Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 16.146 (ieri 17.246) nuovi casi a fronte di 273.506 (ieri 160.585) tamponi: tasso di incidenza del 10,7% I decessi erano 47e hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 81.325. 22.841 (-415) ricoverati con sintomi e 2.522(-35) in terapia intensiva.La regione con più casi giornalieri è la Lombardia (+2.205), seguita da Sicilia (+1.945), Emilia Romagna (+1.794), Lazio (+1.394) e Campania (+1.150).
Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, il numero complessivo dei positivi era di: 56.100 in Lombardia, 77.980 nel Lazio, 55.948 in Emilia Romagna, 72.753 in Campania, 8.685 in Toscana, 14.723 in Piemonte, 9.825 in Veneto, 44.865 in Sicilia, 55.535 in Puglia, 17.453 in Sardegna, 5.074 in Liguria, 11.180 in Abruzzo, 12.863 in Friuli Venezia Giulia, 12.193 nelle Marche, 4.489 in Umbria, 9.667 in Calabria, 11.605 a Bolzano, 6.805 in Basilicata, 2.078 a Trento, 1.147 in Molise, 412 in Valle d’Aosta.
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