Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, venerdì 18 dicembre 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile. Alle 17 la Protezione Civile ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi.
Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 17.992 (18.236 giovedì) nuovi casi a fronte di 179.800 (giovedì 185.320). I rapporto positivi/tamponi era del 10%. I decessi erano 674 e hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 67.720. Gli attualmente positivi erano 627.798, di cui 25.679 (-658) ricoverati con sintomi e 2.819 (-36) in terapia intensiva.
Il Governatore del Veneto, Luca Zaia, firmerà un’ordinanza che entrerà in vigore il 19 dicembre e lo resterà fino al 6 gennaio e che prevede che dalle ore 14 in poi non si potrà più uscire dal proprio Comune, se non motivi di lavoro o di urgenza. Se verrà emanata una misura nazionale il provvedimento regionale verrà assorbito.
Il Premier Giuseppe Conte ha annunciato misure restrittive per Natale e Capodanno contenute in un nuovo Dpcm. Si ipotizza tutt’Italia in zona rossa dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio, con bar, ristoranti e negozi chiusi, fatta eccezione per alimentari, farmacie, tabacchi, edicole e librerie. Non ci si potrà spostare nemmeno all’interno del proprio Comune se non per motivi di salute, lavoro o urgenza e sempre con l’autocertificazione. Si potrà andare a Messa o uscire per assistere una persona non autosufficiente o per fare attività motoria mentre pranzi o cene saranno ammessi con il nucleo convivente o con non più di due congiunti. Dal 28 al 30 dicembre negozi, bar e ristoranti dovrebbero essere aperti secondo le attuali norme in vigore. Ci sarà il coprifuoco dalle 22 e ci si potrà muovere all’interno della propria regione, sempre se gialla. Dal 4 al 6 gennaio dovrebbero essere applicate le norme previste per la zona gialla, salvo il divieto di spostarsi fuori Regione.
Il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Agostino Miozzo, ha dichiarato che il 7 gennaio la scuola deve riaprire e che, se saremo prudenti a Natale e Capodanno, questo potrebbe avvenire.
Intanto, sulla base del nuovo report settimanale, venerdì prossimo alcune Regioni potrebbero cambiare colore: il Veneto potrebbe diventare arancione mentre Toscana e Campania potrebbero tornare gialle.
Dopo avere anticipato al 21 dicembre la riunione sull’approvazione del vaccino di Pfizer, Ema, l’agenzia europea delle medicine, ha deciso di anticipare al 6 gennaio quella sul vaccino di Moderna.
Il Commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, ha annunciato che il “vaccine day” europeo ci sarà il prossimo 27 dicembre, un giorno a quello inizialmente previsto: sarà un giorno simbolico in cui i cittadini d’Europa cominceranno a vaccinarsi tutti nello stesso momento. Si partirà dal personale sanitario e sociosanitario per proseguire con il personale e gli ospiti nelle Rsa. Tutti gli italiani che vorranno sottoporsi al vaccino anti-Covid potranno farlo entro l’estate o, al più tardi, l’autunno del 2021.
Scrive su Faceboo il Ministro della Salute, Roberto Speranza: “Se tutte le procedure di verifica sul vaccino Pfizer Biontech da parte di Ema e di Aifa saranno completate favorevolmente nelle date previste, l’Italia partirà con le prime vaccinazioni al personale sanitario il 27 Dicembre. Il governo italiano ha lavorato negli ultimi giorni per favorire una simbolica data comune di avvio delle vaccinazioni nell’Unione Europea. Ci vuole ancora molta prudenza e il percorso non sarà breve, ma la strada è quella giusta”.
Papa Francesco, nel messaggio per la 54ma Giornata della Pace, ha fatto appello ai responsabili politici e al settore privato affinché sia garantito l’accesso ai vaccini contro il Covid-19 e alle tecnologie per assistere i malati e chi è più povero e più fragile. La pandemia ha dimostrato che “nessuno si salva da solo” e per uscirne serve “solidarietà e cura del creato”.
Nel mondo, da inizio epidemia, si sono registrati 74.210.350 di casi. Nelle ultime ventiquattro ore in Germania, nel secondo giorno di lockdown pre-natalizio, nuovo record di contagi che sono stati più di 30mila nuovi casi. Nel Regno Unito nuova stretta con 38 milioni di persone che finiranno in zona rossa.
Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 18.236 (mercoledì 17.252) nuovi casi a fronte di 185.320 (199.489 mercoledì). I rapporto positivi/tamponi era dell’8,8%. I decessi erano 683 e hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 67.720. Gli attualmente positivi erano 635.343 (-17.607), di cui 26.427 (-470 ricoverati con sintomi e 2.855 (-71) in terapia intensiva.
La Regione più colpita è il Veneto (+4.402 casi), davanti a Lombardia (+2.730), Emilia-Romagna (+1.667), Lazio (+1.597) e Puglia (+1.073).
Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, il numero complessivo dei positivi era di: 95.779 in Veneto, 86.553 in Campania, 78.630 nel Lazio, 68.041 in Lombardia, 62.577 in Emilia Romagna, 52.616 in Puglia, 45.543 in Piemonte, 34.688 in Sicilia, 15.539 in Sardegna, 14.260 in Toscana, 13.425 in Abruzzo, 13.221 in Friuli Venezia Giulia, 10.832 nelle Marche, 10.712 a Bolzano, 8.952 in Calabria, 7.629 in Liguria, 6.075 in Basilicata, 4.010 in Umbria, 3.051 a Trento,2.715 in Molise,495 in Valle d’Aosta.
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