Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, domenica 20 dicembre 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile. Alle 17 la Protezione Civile ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi.
Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 15.104 (16.308 sabato) nuovi casi a fronte di 137.420 (176.185 sabato) tamponi. I rapporto positivi/tamponi era del 10,9%. I decessi erano 352 e hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 68.799. Gli attualmente positivi erano 622.760, di cui 25.158 (-206) ricoverati con sintomi e 2.743(-41) in terapia intensiva.
Nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto contenente le regole da osservarsi dal 24 dicembre al 6 gennaio. L’intero territorio nazionale sarà zona rossa per un totale di 10 giorni: dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio, il 5 e il 6. Sarà, invece, zona arancione: il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. Sono prevista alcune deroghe a tale ferree regole. Due non conviventi che potranno fare visita a figli, genitori o nonni, fermandosi, ad esempio, per la cena della vigilia o per il pranzo di Natale. Quindi, fermo restando il divieto di spostamento tra le Regioni, sarà consentito sia nelle giornate “rosse” che in quelle “arancioni” a massimo due non conviventi di effettuare visite nelle abitazioni private, con autocertificazione. Dalla deroga non sono conteggiati gli under 14, i cui spostamenti saranno quindi consentiti.
In questi giorni ci si potrà spostare esclusivamente all’interno del proprio Comune senza giustificarne il motivo. Per venire incontro a comuni fino a 5000 abitanti fino a 30 km ma non nei capoluoghi di provincia. Rimangono chiusi bar e ristoranti tranne che per asporto e consegne a domicilio. I negozi saranno aperti fino alle 21.
Nei giorni da zona rossa saranno chiusi i centri estetici, bar e ristoranti. Saranno invece aperti supermercati, negozi di alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri. Fino alle 22 sono possibili le funzioni religiose. Nei giorni natalizi da zona rossa sarà consentito fare attività motoria nei pressi della propria abitazione purché nel rispetto della distanza di almeno un metro e con l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione e sportiva all’aperto in forma individuale. Rispetto alla zona rossa, in zona arancione sono aperti i negozi ed è sempre consentito lo spostamento all’interno del proprio Comune di residenza. Nel decreto non è previsto alcun anticipo del coprifuoco, rispetto a quello stabilito finora alle ore 22 dall’ultimo dpcm.
Nel decreto di Natale il governo ha stanziato 645 milioni di euro in aiuti economici per i ristoranti che resteranno chiusi nel periodo delle festività natalie. Le altre attività dovranno attendere il nuovo decreto Ristori di gennaio. Ma anche per i ristoranti questi fondi non basteranno: si calcolano perdite di gran lunga maggiori solo nei giorni di Natale e Santo Stefano.
Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto su RaiNews24 , ha dichiarato che le adottate per Natale sono necessarie ma probabilmente, per la tempistica, non saranno sufficienti a fermare la terza ondata: per quello occorrebbe almeno un mese, come hanno fatto in Germania e Austria.
Oggi Toscana e provincia autonoma di Bolzano tornano in zona gialla. Rimane arancione l’Abruzzo perché il Ministro Speranza ha firmato nuove ordinanze solo per le Regioni con scadenza fissata a domenica. E nemmeno la Campania, in virtù di una ordinana regionale firmata dal Governatore Vincenzo De Luca.
Nel mondo si é superata la soglia dei 75 milioni di contagi e quella di 1,6 milioni di morti per Covid. Nelle ultime ventiquattro ore nel Regno Unito i nuovi contagi erano 27.052, i decessi 534. In Francia i nuovi casi erano 17.565 i decessi negli ospedali 190. Il numero totale dei positivi in Francia dall’inizio dell’epidemia P salito a quota 2,46 milioni, mentre i morti sono 60.418.
Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 16.308 (17.992 venerdì) nuovi casi a fronte di 176.185 (179.800 di venerdì) tamponi. I rapporto positivi/tamponi era del 9,2%. I decessi erano 553 e hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 68.447. Gli attualmente positivi erano 627.798, di cui 25.634 (-405) ricoverati con sintomi e 2.784 (-35) in terapia intensiva.
Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, il numero complessivo dei positivi era di: 67.653 in Lombardia, 76.589 nel Lazio, 60.949 in Emilia Romagna, 84.190 in Campania, 13.026 in Toscana, 38.593 in Piemonte, 97.816 in Veneto, 33.843 in Sicilia, 53.389 in Puglia, 15.676 in Sardegna, 7.097 in Liguria, 12.940 in Abruzzo, 13.480 in Friuli Venezia Giulia, 10.070 nelle Marche, 3.965 in Umbria, 8.507 in Calabria, 10.810 a Bolzano, 5.976 in Basilicata, 2.363 a Trento, 2.740 in Molise, 494 in Valle d’Aosta.
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