Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, sabato 25 aprile 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.
Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, il 24 aprile, il totale delle persone che hanno contratto il virus era 192.994, con un incremento rispetto alle ventiquattr’ore precedenti di 3.021 nuovi casi. Il numero totale di positivi era di 106.527, con un decremento di 321 assistiti rispetto al giorno prima. Trapositivi 2.173 erano in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 94 pazienti rispetto a giovedì. 22.068 persone erano ricoverate con sintomi, con un decremento di 803 pazienti. 82.286 persone, pari al 77% degli attualmente positivi, erano in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. 420 i deceduti sono 420.
Dati in calo in 11 regioni. Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 34.368 in Lombardia, 12.509 in Emilia-Romagna, 15.391 in Piemonte, 9.679 in Veneto, 6.133 in Toscana, 3.437 in Liguria, 3.273 nelle Marche, 4.492 nel Lazio, 2.943 in Campania, 1.827 nella Provincia autonoma di Trento, 2.933 in Puglia, 1.320 in Friuli Venezia Giulia, 2.320 in Sicilia, 2.079 in Abruzzo,1.093 nella Provincia autonoma di Bolzano, 322 in Umbria, 804 in Sardegna, 821 in Calabria, 354 in Valle d’Aosta, 229 in Basilicata e 200 in Molise.
Nello specifico, vediamo i dati completi di qualche Regione. In Abruzzo si é registrato un aumentodi 52 casi; i positivi erano stati 66 su un totale. 322 pazienti (+11) erano ricoverati in ospedale in terapia non intensiva, 31 (-4) in terapia intensiva. 280 pazienti deceduti (+4).Sono 1091 i nuovi positivi in Lombardia, per un totale di 71.256. Risultano in calo i decessi, che raggiungono quota 166 (giovedì erano 200) per un totale di 13.106. I posti in terapia intensiva sono calati di 34 unità a quota 756, mentre i ricoveri sono scesi di 401 per un totale di 8.791. I dimessi sono 1.162 (totale 45.382). I tamponi effettuati sono 11.583. 69 morti e 731 nuovi contagi hanno fatto scattare la preoccupazione nelll’associazione dei Medici e dei Dirigenti Sanitari del Piemonte, secondo cui “il rischio è che alla fase 2 coincida il picco 2. Che potrebbe essere peggiore del picco 1”.
La Fase 2 inizierà ufficialmente il 4 maggio. I primi settori che riapriranno saranno quelli a inice di riischio più basso, come i cantieri e le industrie manufatturiere. Il prossimo step mobiliterà tra i 2,7 e i 2,8 milioni di italiani. La cifra dei lavoratori, in realtà, é molto più ampia perché altri continueranno a svolgere smart working. I negozi potrebbero riaprire l’11 maggio e la ristorazione dal 18. Per quanto riguarda il trasporto pubblico in fase di studio una rimodulazione:di certo, viaggeranno meno persone per corsa, saranno sanificati i mezzi ogni giorno, saranno incentivati i biglietti digitali. Intanto, per i viaggi aerei, Alitalia ha stilato le prime linee guida per chi é già in possesso di un biglietto e viaggia per motivi d lavoro o familiari. Non riapriranno nè la scuola nè i centri estivi; proprio per questo motivo si dovranno trovare soluzioni per le donne lavoratrici con figli piccoli estivi. Dal 27 aprile potrebbero già riaprire le aziende in grado di rispettare i protocolli di sicurezza, che rispetto a quello dello scorso 14 marzo, dovranno essere aggiornati.Gli spostamenti saranno possibili tra Comuni ma solo all’interno dei confini regionali finchè l’indice dei contagi non scenderà a 0. É probabile che l’autocertificazione servirà soltanto per chi cambia Regione.
Alcuni Governatori puntano ad una riapertura anticipata di alcuni settori. Il Presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, ha detto che sta lavorando ad una ordinanza che conterrà novità in arrivo per chi fa sport all’aria aperta, per ristoranti ed esercizi di distribuzione alimentare, per chi pesca e fa equitazione, per le famiglie che potranno tornare a fare una passeggiata con i bimbi e anche per estetiste e parrucchieri.
Il Governo é pronto a varare una maximanovra da circa 150 miliardi per fronteggiare l’emergenza Coronavirus: entro la fine del mese dovrebbe uscire il Decreto Legge. L’intervento conterà 55 miliardi per le famiglie, per le imprese, per la sanità, e ulteriori risorse per la liquidità e per proteggere le nostre aziende. Tra le misure 12 miliardi circa serviranno per i pagamenti dei debiti della Pubbliche Amministrazioni e 30 miliardi a copertura delle garanzie sulla liquidità. Dovrebbe essere azzerata l’Iva sulle mascherine e dovrebbero essere stanziati nuovi fondi per agevolare gli acquisti dei dispositivi per la sicurezza e la sanificazione dei luoghi di lavoro per le imprese: il fondo di 50 milioni di euro già previsto dal decreto Cura Italia sotto forma redito di imposta per le spese per la sicurezza sul lavoro potrebbe essere aumentato di circa 200 milioni di euro.
A sororea il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, con la mascherina indosso, si è recato a Piazza Venezia, presso l’altare della Patria, per l’omaggio al Milite Ignoto. Mattarella ha espresso la sua partecipazione al lutto di molti e la riconoscenza a tutti coloro che si trovano in prima linea per combattere il virus e a quanti permettono il funzionamento di filiere produttive e di servizi essenziali.
Il Commissario Straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, nel punto stampa settimanale , ha dichiarato che il Coronavirus è indebolito ma non è ancora sconfitto, che non abbiamo vinto. Oggi è la festa della Liberazione ma, che tutti devono capire che non ci siamo ancora liberati dal virus. Arcuri ha anche annunciato che dal 4 maggio partiranno i testsierologici su tutto il territorio nationale: i risultati si sapranno la settimana successiva.
Alle 18 la Protezione civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva). Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 25 aprile, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 195.351, con un incremento rispetto a ieri di 2.357 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 105.847, con un decremento di 680 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 2.102 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 71 pazienti rispetto a ieri. 21.533 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 535 pazienti rispetto a ieri. 82.212 persone, pari al 78% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 415 e portano il totale a 26.384. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 63.120, con un incremento di 2.622 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 34.473 in Lombardia, 12.347 in Emilia-Romagna, 15.502 in Piemonte, 9.432 in Veneto, 6.146 in Toscana, 3.433 in Liguria, 3.272 nelle Marche, 4.561 nel Lazio, 2.935 in Campania, 1.744 nella Provincia autonoma di Trento, 2.919 in Puglia, 1.084 in Friuli Venezia Giulia, 2.272 in Sicilia, 2.061 in Abruzzo, 1.035 nella Provincia autonoma di Bolzano, 297 in Umbria, 794 in Sardegna, 811 in Calabria, 313 in Valle d’Aosta, 218 in Basilicata e 198 in Molise.
In Abruzzo rispetto a ieri si registra un aumento di 29 casi per un totale di 47.323 pazienti (-4) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva, 26 (-2) in terapia intensiva, mentre gli altri 1712 (-12) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 293 pazienti deceduti (+7). In Liguria i positivi sono 4.904 (+32); 842 pazienti in ospedale (-5) di cui 83 in terapia intensiva (UTI, -4), 2.591 a domicilio (+1). I deceduti 1.091 (+17). In Lombardia nelle ultime 24 ore registrati 713 nuovi casi di positività. 163 persone sono morte, per un totale di 13.269 dall’inizio della pandemia. 32 pazienti sono stati dimessi dai reparti di terapia intensiva della regio
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