Coronavirus Italia, dati del giorno 27 dicembre 2020: +8.913 nuovi casi

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Aggiornamenti in Italia su contagi del 27 dicembre 2020: il bollettino parlava di 8.913 nuovi casi positivi al Covid-19 e 305 decessi

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, domenica 27 dicembre 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile. Alle 17  la Protezione Civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi. Nell’attesa vediamo cosa é successo nelle ultime ore.

Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 8.913 (10.407 venerdì) nuovi casi  a fronte di 59.879 (81.825 venerdì) tamponi. Il tasso di positività era del 14,88%. I decessi erano 305 e hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 71.925. Gli attualmente positivi erano 580.941, di cui 26.145 (+459) ricoverati con sintomi e 2.580 (-2) in terapia intensiva.

OGGI E’ IL “VACCINE DAY”

Partita in tutta Italia la vaccinazione anti-Covid: oggi vi saranno sottoporte duemila persone. Tra i primi vaccinati anche il professor Massimo Galli, direttore responsabile del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, che invita a sottoporsi tutti a vaccino senza paura. “Ho appena finito la vaccinazione per il Covid. Mi sento più forte!! È iniziata un nuova era. Speriamo sia l’era del post Covid. È iniziata la nostra controffensiva contro il virus. Il vaccino è un Atto d’amore per noi, per le persone che amiamo e per la comunità in cui viviamo“, é stato il commento sui social del professor Matteo Bassetti, Direttore del Reparto Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.

Le prime 9750 dosi di vaccino Pfizer-Biontech provenienti dal Belgio erano arrivate  ieri all’Ospedale Spallanzani di Roma. La campagna vaccinale ha avuto inizio in tutti i Paesi dell’Unione Europea. “È un messaggio di fiducia che si irradia in Italia e in Europa. Grazie al ministro Speranza, alla struttura commissariale di Arcuri, alle forze armate e a tutti gli operatori sanitari che ci consentiranno di realizzare una campagna di vaccinazioni senza precedenti”, ha commentato sui social il Premier Giuseppe Conte.

Intanto l’AIFA ha rilasciato un documento ufficiale con le istruzioni sulla vaccinazione. Vediamo i punti salienti. Il vaccino é destinato a prevenire la malattia da Coronavirus 2019 (COVID-19) nei soggetti di età pari o superiore a 16 anni. Viene somministrato in due iniezioni, solitamente nel muscolo della parte superiore del braccio, a distanza di almeno 21 giorni l’una dall’altra. La protezione è efficace solo dopo una settimana dalla seconda dose. La durata della protezione non è ancora definita con certezza perché il periodo di osservazione è stato necessariamente di pochi mesi, ma le conoscenze sugli altri tipi di coronavirus indicano che la protezione dovrebbe essere di almeno 9-12 mesi.

Le reazioni avverse osservate più frequentemente (più di 1 persona su 10) nello studio sul vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sono stati in genere di entità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Tra queste figuravano dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre. Arrossamento nel sito di iniezione e nausea si sono verificati in meno di 1 persona su 10. Prurito nel sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà ad addormentarsi e sensazione di malessere sono stati effetti non comuni, che hanno interessato meno di 1 persona su 100. Debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta) si è verificata raramente, in meno di 1 persona su 1000.

AIFA tiene a precisar che il vaccino non introduce nelle cellule di chi si vaccina il virus vero e proprio, ma solo l’informazione genetica che serve alla cellula per costruire copie della proteina Spike. Se, in un momento successivo, la persona vaccinata dovesse entrare nuovamente in contatto con il SARSCoV-2, il suo sistema immunitario riconoscerà il virus e sarà pronto a combatterlo

La vaccinazione è gratuita per tutti. I vaccini disponibili attualmente saranno utilizzati soltanto nei presidi definiti dal Piano vaccini e non saranno disponibili nelle farmacie o nel mercato privato. È altamente sconsigliato cercare di procurarsi il vaccino per vie alternative o su internet. Questi canali non danno nessuna garanzia sulla qualità del prodotto, che potrebbe essere, oltre che inefficace, pericoloso per la salute.

Il vaccino protegge la singola persona, ma se siamo in tanti a vaccinarci, potremmo ridurre in parte la circolazione del virus e quindi proteggere anche tutte le persone che non si possono vaccinare: la vaccinazione si fa per proteggere se stessi, ma anche la comunità in cui viviamo.

ULTIMO GIORNO DI ZONA ROSSA

Ultimo giorno di zona rossa per ‘intero territorio nazionale. Ricordiamo che si si potrà uscire soltanto per ragioni di lavoro, necessità e salute e con autocertificazione. Si potrà fare attività motoria nei pressi della propria abitazione purché nel rispetto della distanza di almeno un metro e con l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione e sportiva all’aperto in forma individuale. Chiusi i negozi salvo quelli di generi alimentari, farmacie e parafarmacie, edicole,  tabaccai. Dopodiché ci attendono tre giorni di zona arancione, con conseguente riapertura dei negozi, per poi ritornare in zona rossa dal 31 dicembre al 3 gennaio. Saranno sempre vietati gli spostamenti tra Regioni e tra Comuni.

SITUAZIONE NEL MONDO

Nel mondo si sono quasi 80 milioni di casi e 1,8 milioni di morti. Nelle ultime ventiquattro ore nel Regno Unito si sono registrato 34.693 nuovi contagi e 210 morti; la Russia ha superato i 3 milioni di casi mentre in  Germania i nuovi positivi sono stati 14.455.

IL BOLLETTINO DEL 26 DICEMBRE

Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 10.407 (19.037 venerdì) nuovi casi  a fronte di 81.825 (152.334 venerdì) tamponi. I decessi erano 261 e hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 71.620. Gli attualmente positivi erano 580.941, di cui 25.886 (-100) ricoverati con sintomi e 2.582 (-2) in terapia intensiva

Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, il numero complessivo dei positivi era di: 88.842 in Veneto, 80.563 in Campania, 76.294 nel Lazio, 57.287 in Emilia Romagna, 59.622 in Lombardia, 53.790 in Puglia, 33.290 in Sicilia, 31.557 in Piemonte, 16.400 in Sardegna, 12.125 in Friuli Venezia Giulia, 11.885 in Abruzzo, 10.878 in Toscana, 10.564 a Bolzano, 9.635 nelle Marche, 8.561 in Calabria, 5.960 in Basilicata, 5.672 in Liguria, 3.549 in Umbria, 2.323 in Molise, 1.726 a Trento, 418 in Valle d’Aosta.