Coronavirus in Italia del giorno 28 aprile: dati e notizie

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Il bollettino del 28 aprile 2020 parla di calo delle terapie intensive, rispetto al giorno prima in aumento i nuovi casi e decessi

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, martedì 28 aprile 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.

DATI COVID-19 IN ITALIA IL 27 APRILE

Continua per il settimo giorno consecutivo il calo dei malati. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio il totale delle persone che hanno contratto il virus era 199.414, con un incremento rispetto a domenica di 1.739 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi era di 105.813, con una decrescita di 290 assistiti. Tra i positivi 1.956 erano in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 53 pazienti. 20.353 persone erano ricoverate con sintomi, con un decremento di 1.019 pazienti.83.504 persone, pari al 79% degli attualmente positivi, erano in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a domenica i deceduti sono stati 333 e hanno portato il totale a 26.977. Il numero complessivo dei dimessi e guariti é salto invece a 66.624, con un incremento di 1.696 persone.

STATISTICHE PER REGIONE

Nel dettaglio, i casi positivi erano 35.441 in Lombardia, 15.508 in Piemonte, 12.225 in Emilia Romagna, 8.860 in Veneto, 5.983 in Toscana, 3.580 in Liguria, 4.562 nel Lazio, 3.310 nelle Marche, 2.877 in Campania, 2.912 in Puglia, 1.707 nella Provincia autonoma di Trento, 2.123 in Sicilia, 1.258 in Friuli Venezia Giulia, 2.030 in Abruzzo, 940 nella Provincia autonoma di Bolzano, 287 in Umbria, 776 in Sardegna, 235 in Valle d’Aosta, 782 in Calabria, 217 in Basilicata e 200 in Molise.

SUPPORTO PSICOLOGICO

Il Ministero della Salute annuncia che da oggi è attivo il numero di supporto psicologico 800.833.833. Accanto agli sforzi della sanità italiana, il Ministero della Salute e Dipartimento Protezione Civile aggiungono un importante strumento per combattere le conseguenze di Covid19 curato da professionisti specializzati. Il ministro Roberto Speranza: “In questo momento è fondamentale essere vicini alle persone che hanno bisogno di un sostegno emotivo, dare ascolto alle loro fragilità, affrontare insieme le paure”. Il numero è:gratuito, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 24, raggiungibile anche dall’estero allo 02.20228733.

CONTE IN LOMBARDIA

In visita a Milano, prima di partire alla volta di Bergamo e Brescia, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha dichiarato che tutti speravano di tornare presto alla normalità ma non ci sono le condizioni per farlo e che questo va detto in modo chiaro e forte. Il Premier ha continuato affermando che stiamo, tutti, facendo tanti sacrifici e, proprio per questo, non è il momento di mollare. Ha ribadito che questo Governo non cerca consenso, vuole fare le cose giuste, anche se ciò potrebbe scontentare i cittadini. Una precisazione sul termine “congiunti”, che dal 4 maggio si potranno andare a votare. Sono le persone con cui si hanno stabili relazioni affettive o parentela, che si potranno andare a trovare ma con molta responsabilità, perché, come ha detto Conte, “un quarto dei contagi é nelle case”.

SANTE MESSE

Duro no della CEI all’impossibilità di celebrare la Messa con il popolo; i Vescovi parlano di violazione dell’esercizio della libertà di culto. Palazzo Chigi risponde che sarà stilato presto un protocollo che consentirà ai fedeli di partecipare alle funzioni religiosa. In serata il Premier Conte ha fatto sapere che “avremo già un’apertura per le cerimonie funebri, poi con il protocollo che definiremo con la Cei studieremo un percorso per garantire anche le messe in massima sicurezza”.

OPPOSIZIONE

Matteo Salvini, leader della Lega, é sempre convinto che si debba riaprire tutto e scrive su Facebook: “Il Popolo italiano sta dimostrando buonsenso. Se faccio la fila al supermercato, con tutte le precauzioni del caso, perché non posso fare la coda per entrare in un negozio di abbigliamento? Commercianti, artigiani, partite IVA, tanti lavoratori e tante famiglie non possono più aspettare. Dopo quasi 50 giorni di reclusione, con distanze e mascherine serve restituire agli italiani un po’ di libertà, e siamo pronti a dimostrarlo, anche fuori dai social”. Della stessa idea Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che dichiara:”E’ un mese che chiedo di riaprire. La Spagna riapre, la Germania riapre i negozi, in Francia riaprono le scuole, noi abbiamo avuto il lockdown più duro di tutti”.

REGIONI

Intanto, alcuni Governatori allentano di più la morsa delle misure restrittive. In Liguria, rispetto a quanto previsto nel DPCM del 26 aprile, Giovanni Toti ha consentito attività quali: vendita di calzature per i bimbi; passeggiata a cavallo, pesca sportiva dilettantistica; passeggiate all’aria aperta in modo individuale o con coloro che sono residenti o domiciliate nella stessa abitazione e altre. Luca Zaia ha firmato una nuova ordinanza che consente a tutti i veneti di uscire di casa per passeggiate e attività fisica all’aperto senza limiti nel territorio del proprio comunee  di raggiungere la seconda casa e la propria imbarcazione, anche in un altro comune rispetto alla residenza, per attività di manutenzione. Anche per il Governatore di Lombardia, Attilio Fontana, “si poteva allentare di più”:si stanno studiando nuovi piani. Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, invece, ha annunciato che anche dopo il 4 maggio non sarà consentito l’asporto nelle attività di ristorazione e non saranno concessi gli spostamenti verso ulteriori abitazioni all’interno della Regione perché é necessario mantenere linea di rigore

 BRUSAFERRO

Il trend è di progressivo decremento dei morti e dei casi di infezione. Ma comunque il virus continua a circolare nel nostro paese.

I numeri – ha commentato Silvio Brusaferro dell’Istituto Superiore di Sanità nella conferenza stampa del 27 aprile alla Protezione civile – mostrano il “successo delle misure di contenimento adottate, ma bisogna riflettere man mano che ci avviamo a caute aperture: dovremo monitorizzare con grande attenzione il numero dei casi e gli indicatori, come ad esempio quello delle terapie intensive, per valutare l’efficacia delle misure, ma anche la capacità, nella fase di riapertura, di contenere la diffusione dell’infezione”.

Uno degli obiettivi – ha proseguito Brusaferro – è “la crescente tempestività dei tamponi anche fuori dal contesto ospedaliero e anche per i pauci sintomatici. Ora facciamo oltre 60 mila tamponi al giorno, dobbiamo spingere per ridurre la distanza temporale tra sintomi e tampone”.

“È in elaborazione un documento, che sarà reso pubblico nelle prossime ore con indicazioni per la fase 2. Dobbiamo spingere molto sull’organizzazione per ridurre la disomogeneità sul territorio”.

OMS: “SIAMO LONTANI ALLA PANDEMIA”

“Dallo studio che diversi virologi stanno effettuando in tutto il mondo sulla struttura del virus possiamo concludere che fino adesso il Covid-19 si è comportato in modo abbastanza stabile e i cambiamenti che ci sono stati erano previsti”.  Lo ha dichiarato Maria Van Kerkhove dell’Organizzazione mondiale della Sanità nel consueto briefing sul Covid-19.

Intanto il numero di casi di Coronavirus nel mondo ha superato quota 3 milioni: è quanto emerge dai dati aggiornati della Johns Hopkins University. I decessi sono quasi 208.000, di cui ben oltre 55.000 negli Usa, una cifra che sfiora le vittime americane nei 20 anni della guerra in Vietnam (58.000 circa).

“Siamo lontani dalla fine della pandemia. L’Oms è preoccupata dai trend in crescita, ad esempio in Africa”, ha detto il direttore dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

I DATI COVID DEL 28 APRILE

Alle 18 il Capo la Protezione civile ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 28 aprile, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 201.505, con un incremento rispetto a ieri di 2.091 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 105.205, con una decrescita di 608 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 1.863 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 93 pazienti rispetto a ieri. 19.723 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 630 pazienti rispetto a ieri. 83.619 persone, pari al 79% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 382 e portano il totale a 27.359. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 68.941, con un incremento di 2.317 persone rispetto a ieri.

REGIONI

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 35.744 in Lombardia, 15.506 in Piemonte, 12.003 in Emilia Romagna, 8.601 in Veneto, 5.896 in Toscana, 3.571 in Liguria, 4.562 nel Lazio, 3.334 nelle Marche, 2.802 in Campania, 2.919 in Puglia, 1.565 nella Provincia autonoma di Trento, 2.143 in Sicilia, 1.239 in Friuli Venezia Giulia, 1.990 in Abruzzo, 910 nella Provincia autonoma di Bolzano, 275 in Umbria, 772 in Sardegna, 209 in Valle d’Aosta, 764 in Calabria, 205 in Basilicata e 195 in Molise.