Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, giovedì 31 dicembre 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile. Alle 17 la Protezione Civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi. Nell’attesa vediamo cosa é successo nelle ultime ore.
Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 23.477 (16.202 mercoledì) nuovi casi a fronte di 186.004 (169.045 mercoledì) tamponi. Il tasso di positività era del 12,6%. I decessi erano 555 e hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 74.159. 23.151 (-415) ricoverati con sintomi e 2.557 (+27) in terapia intensiva.
Il report dell’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato che nel periodo 8 – 21 dicembre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt medio è stato pari a 0,93 (range 0,89 – 1.02) in lieve aumento nelle ultime tre settimane. Tre Regioni (Veneto, Liguria, Calabria) hanno un Rt puntuale maggiore di 1, altre 3 (Basilicata, Lombardia e Puglia) lo superano nel valore medio, e altre tre lo sfiorano (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche).
Per l’ISS “l’epidemia in Italia si mantiene grave ancora a causa di un impatto elevato sui servizi assistenziali”. “Il valore é ancora lontano da livelli (50 casi per 100.000 in sette giorni) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti”. Nella bozza si legge ancora, “conferma la necessità di mantenere nel tempo la linea di rigore delle misure di mitigazione adottate nel periodo delle festività natalizie”.
Prosegue la campagna di vaccinazione anti-Covid. Il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, ha reso noto che nella mattinata di ieri sono stati consegnati, nei punti di somministrazione individuati d in accordo con le Regioni, 359.775 dosi di vaccino Pfizer. Oggi ne verranno consegnate altre 110.175 fino ad arrivare al totale di 469.950 dosi previsto per questa settimana.
Nella tradizionale conferenza di fine anno, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha affermato che si tratta di una campagna vaccinale senza precedenti e che lui stesso si sottoporrebbe subito a vaccinazione ma aspetterò il mio turno. Il Premier ha anticipato che a primavera ci saranno 10-15 milioni di vaccinati.
Il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri ha annunciato che la possibilità di vaccinazione anti-Covid nelle farmacie è stata inserita nella Legge di Bilancio, approvata in via definitiva ieri dal Senato. Per l’anno 2021 il vaccino potrà essere somministrato da infermieri o da personale sanitario opportunamente formato, se necessario sotto la supervisione di medici assistiti”. Sileri si tratta ha detto di essersi battuto per ottenere questo risultato che consentirà di moltiplicare le opportunità di effettuare il vaccino.
Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, in una intervista rilasciata a “Il Messaggero”, ha dichiarato che per medici, infermieri, personale sanitario il vaccino anti Covid deve essere obbligatorio. Lo stesso deve valere per chi lavora nelle Residenze sanitarie, perché l’obiettivo é quello di difendere gli anziani.
Il consigliere del ministro della Salute e professore di Igiene e Medicina preventiva alla Cattolica, Walter Ricciardi, ha tenuto a precisare all’Ansa che l’inizio della campagna vaccinale non significa che il nostro comportamento cambierà rispetto alla protezione dal virus: per tutto il 2021 le misure resteranno uguali ad adesso, dal distanziamento fisico alle mascherine, all’igiene delle mani. Grazie alle vaccinazioni si comincierò gradualmente ad avere meno morti e meno malati e questo rassicura tutti. Noi, però, dobbiamo continuare a mantenere cautela su due fronti: sottoponendoci a vaccino e seguendo regole di comportamento adeguate.
Intanto da oggi e fino a domenica 3 gennaio l’intero territorio nazionale é in zona rossa. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute e con autocertificazione. Sono prevista alcune deroghe a tale ferree regole. Due non conviventi che potranno fare visita a figli, genitori o nonni. Quindi, fermo restando il divieto di spostamento tra le Regioni, é consentito a massimo due non conviventi di effettuare visite nelle abitazioni private, con autocertificazione. Dalla deroga non sono conteggiati gli under 14, i cui spostamenti saranno quindi consentiti. Chiusi i centri estetici, bar e ristoranti. Aperti invece supermercati, negozi di alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri. Fino alle 22 sono possibili le funzioni religiose. É consentito fare attività motoria nei pressi della propria abitazione purché nel rispetto della distanza di almeno un metro e con l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione e sportiva all’aperto in forma individuale. Il giorno 4 si tornerà in zona arancione per un solo giorno, dopodichè il 5 e il 6 gennaio sarà zona rossa per tutti. Possibili nuove restrizioni per zone dal 7 gennaio.
Le Regioni hanno scritto ai Ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza per chiedere di rimandare la riapertura degli impianti sciistici dal 7 al 18 gennaio. La Conferenza delle Regioni, presieduta dal Presidente delle Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, ha chiesto anche che l’apertura delle piste da sci avvenga solo nei territori che sono in zona gialla.
Nel mondo i contagi sono arrivati quasi a quota 82 milioni, mentre nuovi casi relativi alla nuova variante inglese si stanno individuati in vari Paesi europei ed anche in Sudafrica. Nelle ultime ventiquattro ore record di morti in Germania: 1.129; in Russia si sono registrati 26.513 contagi e 599 morti. Nel Regno Unito approvato il vaccino Oxford-AstraZeneca, sviluppato con la collaborazione dell’Irbm di Pomezia.
Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 16.202 (11.212 martedì) nuovi casi a fronte di 169.045 (128.730 martedì) tamponi. Il tasso di positività era del 9,58%. I decessi erano 575 e hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 73.604. 23.666 (-96) ricoverati con sintomi e 2.528 (-19) in terapia intensiva.
Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, il numero complessivo dei positivi era di: 90.023 in Veneto, 77.611 in Campania, 74.463 nel Lazio, 56.057 in Emilia Romagna, 52.996 in Lombardia, 52.740 in Puglia, 33.387 in Sicilia, 28.959 in Piemonte, 16.325 in Sardegna, 11.647 in Friuli Venezia Giulia, 11.036 in Abruzzo, 10.602 a Bolzano, 10.572 nelle Marche, 9.737 in Toscana, 8.731 in Calabria, 5.995 in Basilicata, 5.628 in Liguria, 3.706 in Umbria, 2.061 in Molise, 1.713 a Trento, 406 in Valle d’Aosta.
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