Coronavirus in Italia, i dati del giorno 5 maggio 2020: +1.075 nuovi casi

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Il bollettino del 5 maggio 2020 ci parla di 1.075 nuovi casi e di continuo calo di ricoverati e nelle terapie intensive- 236 morti

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, martedì 5 maggio 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.

DATI COVID-19 IN ITALIA IL 4 MAGGIO

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, il totale delle persone che hanno contratto il virus era 211.938, con un incremento rispetto a domenica di 1.221 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 99.980, con una decrescita di 199 assistiti. Tra gli attualmente positivi 1.479 erano in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 22 pazienti. 16.823 persone erano ricoverate con sintomi, con un decremento di 419 pazienti. 81.678 persone, pari al 82% degli attualmente positivi, erano in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. I deceduti sono stati 195 e hanno portato il totale a 29.079. Il numero complessivo dei dimessi e guariti é salito invece a 82.879, con un incremento di 1.225.

STATISTICHE PER REGIONE

Nel dettaglio, i positivi erano 37.307 in Lombardia, 15.562 in Piemonte, 8.984 in Emilia-Romagna, 7.234 in Veneto, 5.279 in Toscana, 3.508 in Liguria, 4.385 nel Lazio, 3.206 nelle Marche, 2.711 in Campania, 1.165 nella Provincia autonoma di Trento, 2.945 in Puglia, 2.202 in Sicilia, 1.050 in Friuli Venezia Giulia, 1.837 in Abruzzo, 636 nella Provincia autonoma di Bolzano, 181 in Umbria, 653 in Sardegna, 110 in Valle d’Aosta, 674 in Calabria, 173 in Basilicata e 178 in Molise.

INFETTIVOLOGO GALLI: “L’EMERGENZA NON É FINITA”

Nonostante i dati incoraggianti, Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, ha invitato alla prudenza. L’emergenza non è affatto finita, ha detto, si sta cominciando a vedere la luce perché ci sono stati i provvedimenti di distanziamento sociale.  “Riaprire tutto -ha sottolineato il medico – significherebbe dimostrare di non aver capito che lo stato dell’emergenza Coronavirus non permette ancora di tornare alla normalità”.

MINISTRO SPERANZA:

Anche il Ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a “Mezz’ora in più” su Rai Tre ha sottolineato che nonostante si siano registrati dei progressi e la curva del contagio mostri un sostanziale rallentamento dell’epidemia, l’Italia è ancora dentro all’emergenza.

COMPORTAMENTI DA TENERE IN FASE 2

Anche in questa fase 2, appena iniziatam  occorre osservare alcune importanti regole per prevenire il contagio e limitare il rischio di diffusione del nuovo coronavirus.

Dieci raccomandazioni da seguire per la salute di tutti, evidenzate dal Ministero della Salute

  1. Lava spesso le mani con acqua e sapone o, in assenza, frizionale con un gel a base alcolica
  2. Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani. Se non puoi evitarlo, lavati comunque le mani prima e dopo il contatto
  3. Quando starnutisci copri bocca e naso con fazzoletti monouso. Se non ne hai, usa la piega del gomito
  4. Pulisci le superfici con disinfettanti a base di coloro o alcol
  5. Copri mento, bocca e naso possibilmente con una mascherina in tutti i luoghi affollati e a ogni
  6. contatto sociale con distanza minore di un metro
  7. Utilizza guanti monouso per scegliere i prodotti sugli scaffali e i banchi degli esercizi commerciali
  8. Evita abbracci e strette di mano
  9. Evita sempre contatti ravvicinati mantenendo la distanza di almeno un metro
  10. Non usare bottiglie e bicchieri toccati da altri

NUOVO MODULO AUTODICHIARAZIONE

Gli spostamenti sono ancora limitati a i casi tassativamente elencati (comprovate edgenze lavorative, stato di necessità. salute, visite ai congiunti) e accompagnati dal nuovo modulo per l’autocertificazione degli spostamenti.

FASE 2

Il 4 maggio sono tornati al lavoro 4,4 milioni di italiani. Si tratta del 62% di coloro i quali hanno smesso di lavorare durante il periodo del lockdown e delle misure restrittive previste dal governo. La maggior parte appartiene al settore manifatturiero e a quello delle costruzioni. Tutto pare essersi svolto in maniera ordinata ma soltanto tra quindici giorni sapremo se si potranno allentare ulteriormente le restrizioni oppure se, in presenza di un aumento di contagi, occorrerà tornare al lockdown.

CONTE: “PIU’ DONNE NELLE TASK FORCE”

Il Premier Giuseppe Conte, accogliendo la richiesta delle senatrici, ha dichiarato che nelle task force daranno presenti più donne e che e parlerà presto Vittorio Colao per dirgli dell’integrazione. Allo stesso modo chiederà al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Dottor Angelo Borrelli, di aumentare la presenza femminile nel Comitato Tecnico Scientifico

I DATI COVID DEL 5 MAGGIO

Alle 18  la Protezione civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 5 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 213.013, con un incremento rispetto a ieri di 1.075 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 98.467, con una decrescita di 1.513 assistiti rispetto a ieri.Tra gli attualmente positivi 1.427 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 52  pazienti rispetto a ieri. 16.270 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 553 pazienti rispetto a ieri. 80.770 persone, pari al 82% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 236 e portano il totale a 29.315. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 85.231, con un incremento di 2.352 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 37.092 in Lombardia, 15.323 in Piemonte, 8.681 in Emilia-Romagna, 7.116 in Veneto, 5.190 in Toscana, 3.427 in Liguria, 4.370 nel Lazio, 3.219 nelle Marche, 2.530 in Campania, 1.041 nella Provincia autonoma di Trento, 2.939 in Puglia, 2.202 in Sicilia, 984 in Friuli Venezia Giulia, 1.809 in Abruzzo, 612 nella Provincia autonoma di Bolzano, 176 in Umbria, 642 in Sardegna, 110 in Valle d’Aosta, 650 in Calabria, 177 in Basilicata e 177 in Molise.