Coronavirus in Italia: dati bollettino dell’8 febbraio 2021: +7.970 nuovi casi

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Situazione contagi in Italia dell’8 febbraio 2021: Locatelli e Bassetti su situazione vaccini in Italia; da oggi altri Comuni in zona rossa

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, lunedì 8 febbraio 2021 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile. Alle 17 la Protezione Civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi. Nel frattempo vediamo cosa é successo nelle ultime ore.

Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 7.970  nuovi casi (domenica 11.642) su 144.270 tamponi (206.879 domenica); il tasso di positività era al 5,5%. 307 morti. Gli attualmente positivi erano 419.604 (- 7.420). I guariti e i dimessi erano 2.133.523 (+15.082), mentre in isolamento domiciliare c’erano 397.934 persone (- 7.717). Ricoverati con sintomi 19.527 (+ 261), 2.143 in terapia intensiva (+36).

LOCATELLI E BURIONI SU SITUAZIONE VACCINI

Il Professor Franco Locatelli, Presidente del Consiglio superiore di sanità, intervenuto a “Che tempo che fa” su Rai Tre in compagnia del virologo Roberto Burioni, ha fatto il punto sulla situazione vaccini, ricordando che quasi il ‘90% delle dosi finora disponibili in Italia è stato già utilizzato e nel prossimo trimestre si punta a raggiungere i 25 milioni di persone vaccinate. Locatelli ha ricordato che, al fine di aumentare la capacità vaccinale sul territorio, è in sviluppo un piano che incrementi i punti di vaccinazione sul territorio, includendo anche le farmacie. Locatelli si é detto ottimista di poter raggiungere l’obiettivo del 70% entro fine estate e le prime settimane di autunno; Burioni ha, però, aggiunto che le varianti presenti nel nostro Paese potrebbero limitare l’efficacia. Si é poi parlato di quei membri del personale sanitario che rifiutano di farsi somministrare la dose di vaccino. Burioni, sottolineando che i vaccini oggi disponibili hanno un elevato profilo di sicurezza,  affermato che é grave che ci siano ancora sanitari che continuano a rifiutare la vaccinazione, perché mettono a rischio non solo se stessi ma anche i pazienti Locatelli ha aggiunto che ognuno di noi deve avere la certezza che sia stato fatto tutto il possibile per evitare il contagio. Sulla possibilità di somministrare un giorno il vaccino russo Sputnik,  Locatelli ha spiegato che sarà la documentazione fornita all’Ema a dare indicazioni precise. Locatelli ha ricordato che zona gialla non é sinonimo di normalità perché il virus continua a circolare e d’altronde anche in zona gialla vigono misure restrittive, come la chiusura di bar e ristoranti alle 18, che devono essere osservate.

BASSETTI SU VACCINI

Il professor Matteo Bassetti, Direttore del Reparto Malattie Infettive di Genova, intervenuto a Live non é la D’Urso sulle reti Mediaset, ha precisato che non ci sono vaccini di serie A e di serie B. Quello di Astrazeneca è un ottimo vaccino, ha la copertura del 100% sulla malattia grave che può portare alla morte; é un po’  difficile comprendere il limite dei 55 anni, vista la penuria di vaccini. Ha detto di augurarsi che il vaccino Sputnik ottenga quantoprima l’autorizzazione di Ema. Ha spiegato come nella situazione attuale siano importanti due “S”: Spiegare e Semplificare.

LA SITUAZIONE IN ITALIA

Da domani tutte le Regioni saranno in zona gialla, fatta eccezione per Puglia, Sicilia, Umbria e Provincia Autonoma di Bolzano che resteranno arancioni. In virtù del potere conferito alle singole Regioni di stabilire all’interno del proprio territorio zone rosse laddove sia stata verificata la presenza di varianti, in particolari di quella inglese, in zona rossa ci sono in Toscana il comune di Chiusi,  in Abruzzo  i centri di Tocco a Casauria, San Giovanni Teatino e Atessa in Umbria tutta la provincia di Perugia e sei piccoli comuni del Ternano. Da oggi lockdown duro fino a fine mese in tutta la Provincia di Blzano (nonostante il 15 avrebbero potuto riaprire gli impianti sciistici): ieri nel centro del capoluogo altoatesino circa 300 persone hanno manifestato il loro disappunto per il nuovo pacchetto di restrizioni imposto dalla giunta provinciale.

LA SITUAZIONE NEL MONDO

Nel mondo sono stati superati i 2,3 milioni di morti Covid. Nelle ultime ventiquattro ore in Francia si registravano 19.175 nuovi casi di Coronavirus, nel Regno Unito 15.845 i nuovi contagi. Alcuni Paesi stano pensando di istituire un passaporto vaccinale per poter viagiare, accedere a teatri, stadi e manifestazioni pubbliche: non il Regno Unito che si é detto contrario.

IL BOLLETTINO DEL 7 FEBBRAIO

Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 11.642 (ieri 13.442) nuovi casi su 206.879 (282.407 ieri( tamponi; il tasso di positività era al 5,6%. 270 morti. Gli attualmente positivi erano 427.024. I dimessi e i guariti erano 2.118.441, mentre i ricoverati con sintomi serano 19.266. 2.107 i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva; 405.651 i pazienti in regime di isolamento domiciliare

Nel dettaglio, gli attualmente positivi erano: 65.472 in Campania, 53.358 nel Lazio, 51.266 in Puglia, 48.840 in Lombardia, 43.261 in Emilia Romagna, 39.009 in Sicilia, 26.970 in Veneto, 14.685 in Sardegna, 12.322 in Piemonte, 10.976 in Abruzzo, 10.787 in Friuli Venezia Giulia, 10.440 in Toscana, 7.803 in Calabria, 7.626 nelle Marche, 6.784 in Umbria, 5.289 a Bolzano, 4.651 in Liguria, 3.292 in Basilicata, 2.676 a Trento, 1.355 in Molise, 162 in  Valle d’Aosta